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Il Torino e Casa Ugi: il bello del calcio raccontato a “Casa Tennis”
Lo sport è vita, sorrisi, spensieratezza, salute. Valori e principi che sono al centro del legame tra Torino e Casa Ugi, la Onlus torinese che da anni si occupa di dare assistenza alle famiglie e ai bambini affetti da tumore e in cura presso l’ospedale “Regina Margherita”. Lo strettissimo rapporto tra il club granata e Ugi si rinnova ulteriormente grazie al progetto “LosportconUgi”, presentato quest’oggi, mercoledì 13 ottobre, presso la cupola geodetica allestita in piazza Castello in occasione delle ATP Finals. Un hub culturale dove, nei giorni in cui Torino assume il ruolo di capitale mondiale del tennis, è allestito un ricco programma di eventi, panel e dibattiti dove vengono illustrati progetti sportivi e non solo.
Il Torino FC, come si diceva, è da anni al fianco di Casa Ugi, che peraltro è anche Charity Partner delle Nitto ATP Finals. Negli anni sono state tante le iniziative che hanno visto la partecipazione della società granata. Tra queste anche il progetto “100%”, la prima squadra di calcio composta esclusivamente da adolescenti guariti da un tumore. Nella scorsa primavera i ragazzi, accompagnati da allenatori e dirigenti della Scuola Calcio granata tra cui Marco Morra (tecnico e osservatore granata in prima fila in questo progetto anch’egli presente sul palco di piazza Castello), hanno partecipato al famoso torneo giovanile “Manlio Selis” in Sardegna. “Ho avuto l’onere e l’onore di accogliere progetto 100% Ugi all’interno delle mie responsabilità – ha detto Buonagrazia - Il gioco del calcio non è sempre portatore di sani esempi, ma questo è un caso diverso. Ad aprile abbiamo avuto la possibilità di mandare la squadra 100% Ugi ed è stata un’esperienza incredibile anche per i momenti di condivisione con i ragazzi delle squadre del Torino, che dalla vicinanza con i ragazzi di 100% hanno capito di essere fortunati e hanno compreso quanto è importante avere una base valoriale per poter diventare in futuro uomini e calciatori”.
Dal canto suo, Barile ha sottolineato: “Il Torino vanta un’esperienza decennale anche con il Torino FD, squadra del calcio disabile. Il movimento in Italia è cresciuto molto negli ultimi anni, ma noi siamo stati pionieri. Abbiamo anche spinto la Lega Serie A ad utilizzare parte del ricavato delle multe per finanziare l’attività delle squadre del calcio disabile. Sono tutti ragazzi volontari che hanno impegno e passione. Il Torino FD, che negli ultimi anni ha anche vinto molto, vanta pure una scuola calcio formata da due squadre. A volte i genitori non si rendono conto di quanto fare uscire i ragazzi disabili dalla protezione delle mura casalinghe sia importante. Per noi è un grande orgoglio aiutare in questo senso, abituandoli alle dinamiche di una squadra e di uno sport di contatto”.
Oggi, con “LosportconUgi” la partnership tra il Toro e Ugi si consolida ulteriormente. Si tratta di un progetto che consente ai bambini e alle bambine guarite da un tumore di riprendere la propria vita anche e soprattutto attraverso l’attività sportiva, grazie a un ambiente inclusivo e a percorsi personalizzati che permettono l’accesso allo sport a tutti. A partecipare all’evento in piazza Castello, per il Torino FC, sono stati il direttore operativo Alberto Barile e il responsabile dell’Attività di Base, Corrado Buonagrazia.
Hanno preso la parola anche la professoressa Franca Fagioli, direttrice del dipartimento di patologia e cura del bambino dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, ed Emma Postiglione, segretaria generale di Ugi: “Al di là del trattamento medico, abbiamo la consapevolezza di dover offrire la possibilità di fare attività ricreative e ludiche ai nostri pazienti – ha detto la professoressa Fagioli -. Non ultima, l’attività sportiva. La squadra 100% Ugi è il nostro fiore all’occhiello. Alle famiglie e ai ragazzi suggerisco di continuare a fare attività fisica e sport. Questo aiuta ad avere una vita sana, un cardine per ridurre incidenza malattie cardiovascolari e tumorali”. Chiude l’evento in piazza Castello un volto storico del Toro come Silvano Benedetti: “Dopo aver terminato l’attività di responsabile al Toro mi sono avvicinato alla squadra 100%. La vita come ci regala tanto a volte toglie, quindi è bello sostenere questi ragazzi meravigliosi. Attraverso il gioco e il divertimento ci insegnano tante cose”.
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