Il Toro cala il poker

Buongiorno Toro...ci voleva il Pescara di matrice zemaniana perché si verificassero due eventi inediti nell'economia di questa stagione: il Toro ha segnato più di 3 reti e ne ha subite più di una.Ci voleva il Pescara, dicevamo, ma attenzione a non commettere l'errore di attribuire le ampie dimensioni del successo esclusivamente all'interpretazione tattica “allegra” di Zeman: i delfini non erano terzi per caso e sono certo che saranno lì a giocarsela anche in primavera. Vedere una fila di otto giocatori sulla linea di centrocampo, pronti a scattare in avanti per invadere in massa il “territorio” dell'avversario,  più che un modulo  sembra una filosofia. Spregiudicata, certo, e indubbiamente molto rischiosa; di certo non noiosa.  Si tratta di una squadra che ha fatto piangere più di un'avversaria sotto valanghe di gol, ecco perché va reso merito al gruppo di Ventura di aver saputo leggere correttamente le varie fasi di gioco senza disunirsi neanche dopo il momentaneo pareggio. Anzi, proprio quei 5 minuti tra l' 1-1 e il 2-1 sono stati a mio avviso  tra i più bei momenti che il Toro ci ha offerto in questa stagione. Da quando la palla è stata rimessa al centro, i granata hanno voluto e cercato con insistenza il nuovo vantaggio, con grintose percussioni e verticalizzazioni improvvise nelle praterie abruzzesi. Trasformato il portiere in bersaglio, il gol è arrivato da lontano lontano, dopo una parabola dolce e perfetta, che ha suggellato l'ottima prestazione del gagliardo Vives. La difesa altissima del Pescara prestava il fianco alle sgroppate di Sgrigna, finalmente autore di una doppietta in granata. Il bottino poteva essere ancora più ampio, ecco perché appaiono capziose le polemiche abruzzesi per un gol annullato nel primo tempo. Un gol regolare, è vero, ma successivo di alcuni minuti ad un intervento da rigore non fischiato su Vives.Direi che in una partita scoppiettante come quella di sabato, non siano stati certo gli episodi a condizionare il risultato. Il 4-2 è  frutto di una prestazione convinta e convincente da parte del Toro, davanti ad una formazione che rischia ma che fa anche rischiare gli avversari. Un altro importante esame è stato superato, dunque. A pieni voti.