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di Federico Floris
E’ stato ufficialmente inaugurato alle ore 18 di ieri pomeriggio il Toro Club Orfeo Pianelli- Costa Azzurra, il primo dedicato al grande presidente granata, primo...
"di Federico Floris
"E’ stato ufficialmente inaugurato alle ore 18 di ieri pomeriggio il Toro Club Orfeo Pianelli- Costa Azzurra, il primo dedicato al grande presidente granata, primo dirigente dello scudetto del ’76 e di tante altre gloriose annate. Basti pensare che con le regole attuali nei vent’anni di gestione Pianelli il Toro si sarebbe qualificato per la Champions League ben 9 volte. E poi ancora, i numerosi ed importanti successi ottenuti dal settore giovanile guidato dall’avvocato Cozzolino.Tutti questi dolci ricordi sono stati ieri ampiamente menzionati e celebrati dalla mostra che ha preceduto l’inaugurazione del Club, presso la vecchia sede granata in corso Vittorio Emanuele 77. Tanti tifosi, ex giocatori e rappresentanti del Torino attuale (mister De Biasi e capitan Rosina in testa) hanno partecipato all’avvenimento.
"Molte le foto ed i preziosi cimeli messi a disposizione da Cristina Pianelli, le stampe dei giornali che riferiscono le tragiche scomparse di Meroni e Ferrini ed anche una splendido plastico del Filadelfia, così come era costruito nel 1926, realizzato da Corrado Golè.A margine della mostra abbiamo incontrato proprio Cristina Pianelli e le abbiamo rivolto alcune domande.
"Cristina Pianelli, quali sono le sue sensazioni nel ritornare nelle vecchia sede del Toro per inaugurare il primo club dedicato a suo padre?Basta dire che stamattina quando sono arrivata tremavo. E’ un’emozione incredibile entrare qui dentro, vi ho passato tanti giorni: se volevo incontrare mio padre era questo il posto dove ero sicura che l’avrei trovato. La sera ad esempio cenava qui, era una delle sue scaramanzie. Sono stati quasi 20 anni molto belli. Tanti sacrifici ma tutti ripagati.
"Soddisfatta di come è stata allestita la mostra?Sì, molto. E’ davvero emozionante rivedere tutte queste fotografie. Dopo che è morto mio padre (nel 2005 n.d.r) non avevo più avuto coraggio di guardarle. Poi oggi è venuta davvero tanta gente, cosa che mi rende davvero felice. Non ci poteva essere sede migliore per questa manifestazione.
"Ha citato seppure indirettamente Meroni e Ferrini, i suoi ricordi di questi campioni così diversi e così amati? Ero molto affezionata ad entrambi. Di Gigi ho sempre avuto grande stima, io lo vedevo come un ragazzo molto sensibile, quasi triste, con una animo poetico. Di capitan Ferrini mi piace citare il grande rapporto che aveva con mio padre: non si parlavano mai ma si guardavano negli occhi e si capivano. Ricordo che mio padre era stato ricoverato alla Fornaca (clinica provata a pochi metri di distanza dalla sede di c.so Vittorio) per un malore e Ferrini andava a trovarlo spesso. Si sedeva lì e stavano zitti. Erano entrambi persone che non parlavo molto, preferivano i fatti.
"Cosa pensa del ritorno di Gianni De Biasi, che ancora una volta ha centrato l’obiettivo?GdB mi piace molto. Mio padre non l’avrebbe mai mandato via come è successo l’anno scorso. Ma è anche vero che sbagliando si impara.
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