di Silvia LachelloGiovedì 28 ottobre 2010, Bari-boh 3-1, notteCaro Diario,sic transit gloria mundi.Che sta per "così passa la gloria di questo mondo" e dunque per "Come sono passeggere le cose del mondo".Un modo come un altro per evitare di cadere in espressioni triviali che non farebbero altro che aumentare la mia pressione arteriosa e il mio livello di inquietudine.Voltare pagina, voltare subito pagina: non mi piace stare nella 'bagna' della disperazione e del nervosismo.Archiviare, archiviare subito: ci sarà un tempo in cui riprenderò in mano il fascicolo riguardante questo infausto periodo e lo guarderò come si guardano le foto di tragedie passate.La mia biblioteca interiore è ricca di fascicoli, preferisco archiviare fascicoli piuttosto che libri: sfuggono più facilmente alla vista e... mi viene meno voglia di rileggerli.Venerdì 29 ottobre 2010Caro Diario,sembra che la vita sia un continuo susseguirsi di 'giorni dopo'.Mi stupisce e mi stupirà sempre che si ricordino con più nitidezza i 'giorni dopo' che portano con sé strascichi di amarezza e rabbia, piuttosto che quelli gioiosi, ma ciò fa parte di come sono fatta io.Io che preferisco essere felice.Io che preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno.Io che preferisco non avere aspettative.Ecco, sì: torno brevemente sul discorso 'aspettative'.La delusione.Parliamo della delusione.Si rimane delusi quando ciò che ci si aspettava che accadesse non accade.Ma perché??? Perché non prendere, invece, in considerazione il fatto che se qualcosa NON accade è perché era così che doveva andare?Sì, lo so... ritenere di vivere un'esistenza in qualche modo già scritta fa orrore al solo pensiero... è un'esistenza che sembrerebbe priva del libero arbitrio... ma il libero arbitrio non è scegliere un percorso piuttosto che un altro?Io so che la mia esistenza può concludersi in un unico modo: con la fine di essa.Un ragionamento lapalissiano? Certo... sfido chiunque a trovare un'alternativa, però.Il mio libero arbitrio consiste semplicemente e magnificamente nell'avere la possibilità di scegliere quali strade, sentieri, salite, discese, viuzzole percorrere.Non ti sembra abbastanza?Pazienza: anche il libero pensiero fa parte del libero arbitrio.Scelgo i percorsi, scelgo le persone con cui percorrerli, scelgo le persone con cui evitare di percorrerli: mi sembrano opportunità enormi.Ma forse, e dico forse, la stanchezza non mi consente di esprimermi come vorrei... ci ritornerò sopra poi.Sabato 30 ottobre 2010Caro Diario,altro che stanchezza: ho l'influenza.Che bello.Qualcuno ha azzardato trattarsi di influenza 'strategica' per non andare allo stadio lunedì sera... che cosa potrebbe esserci di 'strategico' nel non fare una cosa che si ama fare? Nel non vedere alcuni amici che riesco a vedere solo lì? Nel non esserci in uno dei tanti momenti in cui penso che il Toro stia tirando le cuoia e voglio essere presente quando esalerà l'ennesimo ultimo respiro?Che cosa ci può essere di 'strategico' nel girare per casa come uno zombie con un fazzoletto in una mano e l'altra mano a cuocersi sulla fronte? Nel non godermi tre giorni tre di possibile quiete? Nel ricevere messaggi contriti di quelli che avrebbero avuto il piacere di passare due ore in compagnia e della compagnia avrei fatto parte anche io?Misteri della mente umana.Vedi come cambiano rapidamente le cose?La scorsa settimana cercavo di contrastare un magone che sembrava essere più grande di tutti quelli provati in passato, questa settimana combatto contro il magone di non poter essere allo stadio dopodomani.Eccheppalle tutti 'sti magoni... se solo iniziasse a piovere, starei meglio.Starei meglio e riuscirei a far finta di ignorare che uno dei costumi più diffusi in quest'epoca è leggere le vite altrui.Domenica 31 ottobre 2010Caro Diario,come sto? Male, grazie.Anzi: peggio.Meno male che piove.Ne ho approfittato per andare a letto con le galline (facevano un casino indicibile, ah ah ah: humour) e per guardarmi un film che mi era capitato di vedere due o tre volte da bambina insieme con mia Nonna.Si tratta di "La vita è meravigliosa", regia di Frank Capra, protagonista James Stewart (un Grande), girato nel 1946. Mi girava in testa da un po', ma non ho mai tempo per fermarmi a non fare nulla.Stare davanti ad uno schermo, per me, è fonte di irritazione: bisogna stare troppo fermi.Ma quando fanno male le ossa, la pelle, i capelli (uh, quanto dolore), le unghie, i polpastrelli, quando ti appoggiano un uovo sulla fronte (te l'ho detto: sono andata a letto con le galline) e diventa sodo in tre minuti... be', anche io, il moto perpetuo fatto persona, mi fermo.E in un tripudio di cuscini e fazzoletti di carta, ho appoggiato il PC sulla panza, messo le cuffiette e ciao berta: eccomi di nuovo lì, di nuovo bambina, con mia Nonna alle spalle, a guardare 'sto film.Sai come siamo, noi del Toro... ci piace ricordare.Ricordare eventi, ricordare emozioni, ricordare tribolazioni, ricordare estasi, ricordare ricordi.Ricordare, in fondo, che cos'è?È rinunciare al buio, rinunciare all'immobilismo, rinunciare a rinunciare.No, non è un arzigogolo: leggi bene e spremi un po' le meningi.Mica posso fare sempre tutto io, che diamine...Comunque... ho rivisto questo film.Il protagonista, George Bailey, idealista e sempre pieno di idee, generoso e onesto, ad un certo punto della vicenda ritiene di non avere più speranze e decide di porre fine alla propria esistenza, presupponendo che, in questo modo, altri ne trarrebbero benefici.Mentre George sta per gettarsi da un ponte interviene Clarence Oddbody: nientedimeno che un angelo, un angelo in cerca di ali.Se Clarence riuscirà a salvare George, le otterrà.Egli prova dapprima a convincere George con le parole, ma visto lo scarso successo ottenuto, gli mostra come sarebbe stata la vita dei suoi amici e della sua famiglia se lui non fosse mai esistito.Nel giro di poco tempo George comprende come, per quanto piccolo sia un individuo nel contesto dell'Universo, possa essere grande il suo contributo al fine di mantenere l'equilibrio totale.George comprende (bella cosa la comprensione) e chiede a Clarence di ritornare nel suo piccolo grande mondo difficile e felice.Clarence ottiene le sue belle ali e viva viva l'happy ending, dunque.È sempre e solo una questione di Fede: ce la si ha oppure no.Io ne ho a bizzeffe, a quanto pare,Sarà questo il motivo per cui, fra un vacillare e l'altro, sono sempre qui di Granata tinta?Forse sì.Intanto etciù e tanti saluti al mondo: vediamo se 'sta febbre mi abbandona...Lunedì 1° novembre 2010Caro Diario,questa sera: la partita.Una di quelle che, cromaticamente parlando, ne ricordano un'altra (sigh).Fremo e tremo (sì, ho ancora la febbre).Lunedì 1° novembre 2010, notte, Torino-Ascoli 2-1Caro Diario,pheeew e anche wow.Il gol degli altri è giunto con la disinvoltura con cui la pioggia martoriava il campo.Lo sgomento dei Ragazzi era l'ovvio seguito.La reazione è stata quella che dovrebbe essere normalmente.Abbiamo vinto and I feel fine.Martedì 2 novembre 2010Caro Diario,oggi è stato il giorno dei:- io ho smesso di crederci quando siamo andati sotto di un gol...- ma come ca##o si fa a prendere un gol così???- avrei preferito perdere.Ho avuto parole dolci e consolatorie per tutti, ci sono cose che so fare bene: consolare è una di esse... mi sembrava di essere un nastro in loop.E poi... e poi ho esclamato: "Ma abbiamo vinto, non state a rompermi le cispole!"Sai che cos'è? È che mi sembra di vivere in mezzo ad uno sciame impazzito impegnato nella cerca del Graal.E, proprio come nel terzo film di Indiana Jones, lo sciame cerca una coppa ingioiellata... io appoggio l'idea di Indy: il Graal è una coppa semplice, ruvida, anonima... proprio in quello risiede la sua grandezza... ah, Indy e io: una faccia, una razza. Non fateci tirare fuori la frusta, però: è un consiglio, un piccolo consiglio.Poi ti devo raccontare della mia mamma che sperava che la vittoria di ieri sera mi avesse rimessa un po' in sesto... sai, mamma, questa mattina mi andava di lamentarmi un po', però... sì, dai, un po' mi si è scaldato il cuore... te ne parlerò meglio quando ci vedremo, adesso... oh, adesso son proprio a pezzi, ma... che figata essere del Toro. Comunque e sempre.Approfondimenti:- "La Vita è Meravigliosa", regia di Frank Capra, 1946- "Indiana Jones e l'Ultima Crociata", regia di Steven Spielberg, 1989- "Harvey", regia di Henry Koster, 1950 (non l'ho citato sopra, ma me lo guardo questa sera)
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Influenze
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