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Io riparto da te

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di Silvia Lachello
Redazione Toro News

Domenica 29 maggio 2011, Chidiavolosiete? - Padova 0-2Caro Diario,riassunto del campionato qui concluso: PRENDI IL MIO AMORE, IL MIO DOLORE E TUTTA LA MIA RABBIA. Lo dicevo io me medesima giusto nove mesi fa. Nove mesi fa.Ogni campionato è una specie di dolorosa gravidanza alla fine della quale, ultimamente, nasce un figlio coglione.Vuoi buttarlo via? No.E allora prendi il mio amore, il mio dolore e tutta la mia rabbia. Prendili, prendili, non me ne faccio nulla, adesso.Dicevo anche che mi fa un baffo, il male.Che balla colossale.Domani andrà meglio.Ora, però, lasciami sfogare tutto quello che ho dentro. TUTTO....................Lunedì 30 maggio 2011Caro Diario,io riparto da Valentino."Chepppalle, basta con Capitan Mazzola, basta con i ricordi, basta..."No, caro mio, io riparto da Valentino: undici anni, tifoso del Toro."Io tifo per l’AC Torino" dice lui.Bravo, Valentino, tu hai le idee chiare.Io no, invece, ma proprio per niente.L’altra sera ti sei avvicinato e, con aria di sfida, mi hai detto: "Chiedimi qualunque cosa sul Toro: io so tutto".Avrei voluto chiederti il risultato della partita di ieri, ma sarebbe stato un colpo gobbo (sic) e non te lo meritavi.Veramente non meriti neppure di assistere a questo strazio.Io, alla tua età, toccavo il cielo con un dito ed ero così forte che avrei potuto tornare indietro nel tempo, sradicare la Collina maledetta, far atterrare l’aereo, e non essere così felice da toccare il cielo con un dito, perché evitando lo schianto, non so se i miei undici anni sarebbero stati ugualmente così felici.Tu non meriti di assistere a questo strazio e il Toro non ti merita... alt.Fermi tutti.Sto dicendo una delle mie tante castronerie.Il Toro ti merita.Il Toro.Non 'sta roba che non so neppure più come chiamare.Io mi dissocio, Valentino, mi dissocio da tutte le voci che, da tanto tempo con toni più sommessi, da ieri con toni forti, dicono di non provare rabbia, raccapriccio, odio.Mi dissocio da chi si definisce anestetizzato.Sai, Valentino, ieri notte un Amico mi ha scritto che anche lui si sentiva estraneo al NON SENTIRE EMOZIONI, mi ha scritto di essere felice che io, almeno io, stessi male.Perché stare male significava non soffocare sentimenti.Sentimenti dolorosi.Pur sempre sentimenti.Gli ho augurato un buon star male.Siamo pazzi, Valentino? No, ne sai qualcosa anche tu, nonostante i tuoi undici anni.Non ci siamo augurati il male, ci siamo solo reciprocamente complimentati per la freddezza (o il calore?)  con cui riuscivamo a sentire ancora un po' di... 'cose' in quelle anime malandate che ci portiamo dentro.Io riparto da te, Valentino.Riparto da te, che quando ti ho sibilato (a volte sono proprio una serpe): "Dimmi la formazione dello Scudetto", hai risposto: "Quale?"Hai proprio detto così.Di primo acchito ho pensato di aver trovato il tuo punto debole, chissà perché poi... forse un piccolo grande peccato di presunzione (mia).Poi ho capito.Allora ti ho detto: "Quella dell’ottavo Scudetto".Non ti sei lasciato sorprendere.Sei partito come una scheggia, hai esitato per un attimo su Patrizio Sala, poi hai proseguito (tu sì che sai fare un vero contropiede) e hai pronunciato, quasi sottovoce, "Pulici".C’era entusiasmo nella tua voce.E mi sono chiesta, come tante altre volte, da dove arrivasse tutto quell’entusiasmo.L’entusiasmo non si insegna: lo si prova.Così come l’orgoglio.L’orgoglio non si codifica, non segue leggi (precise o imprecise che siano), l’orgoglio è o non è, c’è o non c’è.Io riparto da te, che sai dire bacigalupoballarinmarosogrezarigamonticastiglianomentiloikgabettomazzolaossola in tre secondi netti.Ma se anche lo dicessi in un quarto d’ora andrebbe bene lo stesso.Spesso non è ciò che si dice quel che conta, ma come lo si dice.Mi hai insegnato qualcosa, Valentino.Ora voglio insegnare una cosa a te.Ieri siamo rimasti in serie B.Oggi manca un giorno di meno al nostro ritorno in serie A, manca un giorno di meno a un altro inferno, manca un giorno di meno a non so che cosa.Sicuramente, Valentino, oggi siamo ad un giorno di distanza da un momento terribile.Ce ne saranno altri.Non dimenticare mai, però, che quel giorno in meno verso il futuro trascorre.E non smettere mai di credere ad un futuro.Questo è ciò che ti posso insegnare.Grazie, Valentino, ed ora... un po’ di silenzio.