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Io sono Rolando Bianchi

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di Walter Panero  Sabato 24 marzo 2012. Stadio Olimpico.   - Ehi bambino....come ti chiami?- Io non mi chiamo....io sono Rolando Bianchi!- Ma va là.....se avrai sì e no sette-otto anni....chi vuoi prendere in...
Redazione Toro News

di Walter Panero

 

 

Sabato 24 marzo 2012. Stadio Olimpico.

 

 

- Ehi bambino....come ti chiami?

- Io non mi chiamo....io sono Rolando Bianchi!

- Ma va là.....se avrai sì e no sette-otto anni....chi vuoi prendere in giro?....

- Ti ho detto che sono Rolando Bianchi! Sei capace di leggere? Guarda un po' cosa c'è scritto sulla mia maglietta. Lo vedi o no?

- Sì....è vero....c'è scritto così...però....

- ....Però....però niente!...Guarda cosa so fare col pallone....scarto uno, due, tre avversari....tiro....gooooolllll!....Allora? Hai ancora dei dubbi adesso?....

 - Uhm.....non mi convinci…e poi guarda….il vero Rolando Bianchi è laggiù che sta per entrare in campo con i compagni....hai visto? Ti ho fregato! Tu non puoi essere Rolando Bianchi!

- Guarda…pensa un po’ quello che vuoi….ma adesso lasciami andare che gli altri mi chiamano per entrare in campo. Ah, una cosa ancora: naturalmente anche loro sono Rolando Bianchi!

- Ma smettila di prendermi in giro! Non possono anche loro….

 - Beh....se non ti fidi di me c'è una sola cosa da fare: prova a chiederglielo....io so già come ti risponderanno....però fai tu....

- Aspetta...lo chiedo a lei che è una femminuccia e di sicuro non mi dirà che....

- Dai....dai....allora prova....vedrai che adesso mi faccio del gran ridere....

- Ehi ragazzina bionda, quanti anni hai?

- Ne ho dieci, signore....

- Non mi chiamare signore che mi fai sentire troppo vecchio....

- Va bene, signore....ma mi dica....cosa vuole da me?....Sa...ho fretta....vorrei tornare a giocare....mio padre mi ha portato alla partita, ma finisce sempre che mi annoio un po’ e mi metto qui sotto a giocare a pallone con gli altri bambini....adesso stiamo per iniziare una partita importante ed io, come le ho detto, dovrei tornare a a giocare...contro quello con la maglia strana e la nostra sciarpa al collo….contro quello con la maglia blu ed il nostro cappellino….

- Ooopppsss....scusa....scusami tanto….volevo solo sapere come ti chiami.....me lo dici per favore?

- Signore....lo può vedere da solo come mi chiamo....c'è scritto qui sulla maglietta che indosso....io mi chiamo, io sono Rolando Bianchi!

- Ma....cioè....come è possibile?...Tu sei una femminuccia....non è possibile che....

- E invece è così!...Io sono Rolando Bianchi!...Il mio papà mi dice spesso che Rolando Bianchi fa tanti gol.....e io quando gioco ne faccio sempre tantissimi....guardi signore….passamela….tiro….goooolllll!...

- E tu bimbo che avrai sì e no due anni, non mi dire che anche tu....

- Si chiama Rolando Bianchi anche lui! - interviene suo padre che poi continua – e anche lei che è sua sorella....provi un po' a chiederle come sia chiama….provi un po' a domandarle chi è....

- No guardi....ho capito benissimo....so che anche lei....sicuramente.....

Ma dove diavolo sono finito?!? Questi sono tutti matti! Meglio che me ne torni al mio posto, là dove mi metto sempre quando il Toro gioca in casa. Tra gli adulti, altro che 'sti bambini pazzi. Lì sì che capiscono di calcio. Li sì che ragionano col cervello. Lì sì che ci sono persone normali.Nives, Fulvio, Mauro, Silvio e gli altri amici di sempre non sono ancora arrivati e io posso continuare a guardarmi intorno. Così osservo, stavolta da lontano, i ragazzini di prima che continuano la loro partita laggiù in quello stretto campetto che sta tra le gradinate e la recinzione del campo. E' questo il bello del calcio, penso: bastano un po’ di persone, un pallone, uno spazio anche piccolo e si può giocare immaginando di trovarsi al Camp Nou, al Bernabeu, al Maracanà, all’Olimpico...o addirittura al Fila.Li osservo attentamente: tutti indossano la magliettina con numero 9! Tutti indossano la magliettina del Capitano! Sì….avevano ragione loro: visti da qui sono proprio tutti Rolando Bianchi!

Intanto anche sul campo grande la partita è cominciata. Pochi minuti e da dietro iniziano a sentirsi i soliti strepiti.

- Paracarro!

- Guadagni troppo!

- Incapace!

- E tu in panchina cosa continui a farlo giocare!

- Bastaaaa! Vendiamoloooo!

Mi volto. Li squadro ad uno ad uno.

- Ma siamo sicuri che non fosse meglio stare là insieme a quei ragazzini che continuano a divertirsi dietro al loro pallone arancione? – penso.Intanto do un’occhiata a quello che succede in campo, quello grande, non quello dei ragazzini là sotto. Giusto in tempo per vedere il Capitano che conquista la palla; che si infila in area tra due avversari; che la difende con caparbietà; che la butta sul palo; che cade a terra ma si rialza, che la recupera e la manda in porta; che si mette a correre come un forsennato per raccogliere l'abbraccio della sua gente. Nello stesso istante, anche uno dei ragazzini  che giocano là sotto -  il primo Rolando Bianchi che avevo conosciuto in precedenza - ha infilato la palla nella porta sguarnita e vola adesso felice ad abbracciare i suoi compagni. Sembra proprio....beh sì....sembra proprio....il Capitano!

Non lo sento, ma riesco lo stesso a capire cosa sta dicendo.Non lo sento, ma riesco lo stesso a capire cosa sta provando.Non lo sento, ma riesco finalmente a capire cosa voleva dirmi prima.

Perché anch'io, come lui, sono Rolando Bianchi! Lo sono adesso che il Capitano ha segnato ed esulta, ma lo ero anche e soprattutto prima, quando si era mangiato quel gol assurdo.E anche Nives, e Fulvio, e Silvio, e Mauro sono Rolando Bianchi!Ebbene sì. Oggi più che mai, alla faccia di tutto e di tutti, tutti noi siamo Rolando Bianchi! Ma non solo: siamo Stefano Guberti! E Juanito Surraco! E Mirco Antenucci! E Cristian Pasquato (oh yeah)! Insomma: siamo qualunque giocatore che abbia la fortuna di indossare questa maglia e sappia dimostrare, anche solo per pochi minuti, di esserne degno.

Forza Toro sempre, comunque ed ovunque!

 

 

La prossima settimana il nostro Toro gioca di venerdì sera. Come di consueto, sabato prossimo lascerò spazio ai colleghi che ci racconteranno il match contro la Reggina e coglierò l'occasione per prendermi una settimana di riposo. Pertanto mi rivedrete passare da queste parti sabato 14 aprile. Buona Pasqua a tutti e sempre forza Toro!