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Irrinunciabile

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di Silvia Lachello Venerdì 2 marzo 2012Caro Diario,ci vorrebbe un po’ di pioggia: mi è vitale come mi sono vitali il Toro e la cioccolata amara e i Beatles e Daredevil e il Regno Unito tutt’intero e Hornby e... uh,...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

Venerdì 2 marzo 2012Caro Diario,ci vorrebbe un po’ di pioggia: mi è vitale come mi sono vitali il Toro e la cioccolata amara e i Beatles e Daredevil e il Regno Unito tutt’intero e Hornby e... uh, quante cose, tutte, tante, mai troppe.Non faccio mistero di dedicare la mia vita a più passioni: semplicemente il Toro è oltre, il Toro è altro, il Toro è plus ultra.La pioggia gli si avvicina, quanto a magnetismo per la mia anima avida, e faccio strane danze per invocarne la discesa su queste terre ormai dimentiche delle recenti nevicate. Anche io sono terra: piovi o non piovi? Per Giove (proprio tu, Giove, appunto: datti da fare).Sabato 3 marzo 2012, Grosseto-Toro 0-3, seraCaro Diario,per la serie: sono invidiosissima. Sì, sono invidiosissima di tutti quelli che compiono gli anni e ricevono come regalo una vittoria del Toro.Sono così rosa (brutto colore) dall’invidia che ho deciso che dall’anno prossimo compio gli anni nel giorno della prima vittoria in trasferta del girone di ritorno... anzi: già da quest’anno.Quindi tanti auguri a me!Che figata!È il mio compleanno e il Toro ha vinto!... però non c’è gusto, a dire il vero... non c’è gusto ad essere invidiosi, non c’è gusto a forzare gli eventi, non c’è gusto a non provare gusto per tre gol tre di cui due nei cinque minuti di recupero che a TUTTI, nel momento in cui sono stati comminati, sono sembrati un emacheca§§ocinqueminutimadovemaperchémasmettilamavergognati.Perfino io, quella che vede bicchieri non solo pieni bensì grondanti, come cornucopie dopo una vendemmia, di ambrosia, ho esclamato un sonoro mavaffanmulo, preda di un rigurgito mal controllato di celhannotutticonnoi.E poi gol e poi ancora gol e allora viva viva i cinque minuti e memento per le prossime occasioni: noi del Toro non ci arrendiamo mai.Tié.E pure olé.E anche tanti auguri al mio Amico nonché Fratello Marek che ha festeggiato il compleanno con una vittoria del Toro (che invidia invidiosissima...).Quanto a me... buon noncompleanno, la Silvia, e che ci siano ancora tanti e poi tanti non compleanni in cui (e da) festeggiare...Domenica 4 marzo 2012Caro Diario,c’è stato un momento bello prima della partita di ieri e voglio raccontartelo.Era un po’ che non sentivo il mio Amicone e Fratellone Paolo e allora l’ho chiamato.Abbiamo sparato qualche stronzata a caso (ma il caso non esiste, si sa) e poi - come da copione (noi facciamo sempre così, vero, Paolo?) - abbiamo dato sfogo alla tenerezza della condivisione di momenti d’anima.Ci siamo raccontati le ultime novità e, senza dircelo, ci siamo detti il bene che ci vogliamo.Senza dircelo un par di palle, in realtà... noi ce lo diciamo in continuazione e in vieppiù maniere.Un giorno ti racconterò per filo e per segno com’è andata che i nostri sentieri si incrociassero, ma non adesso, non adesso... però, qui e ora, ti dico che sapere che lui, il mio Amicone e Fratellone Paolo, era sulla strada per Grosseto mi ha fatta sentire ancora più del Toro, anche se - a detta di alcuni - essendo mollemente adagiata fra i conforti della mia abitazione, ero del tutto inutile al sostegno la Squadra.Vabbe’, ognuno la pensi come preferisce: respect. Sempre. Come forza Toro: sempre.Tornando a quel che dicevao prima: che cosa c’è di bello in questo momento? Tutto.Parlare con Paolo, parlare di noi, parlare del Toro, sapere che i Tori Seduti erano in marcia.In Primavera anche Giulia tornerà allo stadio e vuole farlo con loro, con i Tori Seduti e sai una cosa? Quella ragazzina sa sempre scegliere bene. Sceglie bene in generale e benissimo quando si tratta di squadre di calcio e compagni di stadio.Lunedì 5 marzo 2012Caro Diario,mio figlio qualche giorno fa mi ha fatto una domanda ‘scomoda’.No, non pensare a sesso, politica, religione, ex premier o roba del genere."Come fanno i grandi ad insegnare ai piccoli a camminare e a parlare?", mi ha chiesto.Visto? Una domanda per nulla imbarazzante, ma... boh, non sapevo che cosa rispondere.Mi ricordo tutto o quasi del percorso che ha fatto sì che i miei pargoli camminassero e parlassero... ma non ricordo di avergli insegnato nulla in tal senso.Io non gli ho insegnato nulla, erano loro ad imparare.Semplicemente erano loro a fare il lavoro più duro.Io non credo di avere alcunché da insegnare, ma quella domanda così ingenua, e altrettanto profonda, mi ha fatto riflettere su quanto si possa imparare anche inconsapevolmente.Ciò ha un risvolto negativo, ovviamente, poiché se si impara dai gobbi - per fare un esempio a caso e totalmente assurdo - non si imparano mica belle cose.Meno male che siamo dotati di libero arbitrio e allora cerchiamo sempre di imparare le cose giuste, vero?Tipo che una vittoria è una vittoria, una sconfitta è una sconfitta, un pareggio una perdita di tempo.Oppure che il Toro è bello e irrinunciabile.O anche che quando il Toro vince si può imparare ad essere felici punto e basta, senza se e senza ma, felici di felicità, felici di ebbrezza Granata, felici di essere del Toro, felici senza sfumature. Felici.Martedì 6 marzo 2012Caro Diario,la pioggia giunse.C’è una cosa che mi ricorda il suono della pioggia ed è quel tipo di applauso che nasce improvvisamente e magari immotivatamente e che cresce fino a diventare suono unico, come gocce che cadono sulla foresta: dopo un po’ non si sa più quale sia la foglia che produce più suono nel suo fermare la corsa della goccia, ma talvolta è bene non sapere, chiudere gli occhi e abbandonarsi all’ascolto, semplicemente all’ascolto.Con l’età ho imparato a fermarmi, di quando in quando, ad ascoltare il mio continuo elucubrare e quel che sento, sempre e comunque, è un sottofondo di costante pensiero Granata da cui trarre forza quando la forza non c'è più e quando di forza c'è più bisogno che mai.Ascolto il mio pensiero Granata e la pioggia è qui, dentro di me, e felice che sono: felice di essere e di essere del Toro.