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Quattro domande, tre pareri e un dibattito con in oggetto l’ultimo match di campionato. Nasce “Toro-Ask-Club”: il format pensato da Toro News per dare voce ai Club granata sulla prima e più importante testata giornalistica online dedicata al Torino FC. Tre diversi presidenti di tre Toro Club sparsi in giro per l’Italia sono i protagonisti di questo format. Per questa puntata abbiamo scelto Dario Rivera (presidente Toro Club Sigari Granata), Carlo Nobile (presidente Toro Club Gassino) e Nino Gancia (presidente Toro Club Saluzzo). Passione, competenza e senso critico: sono questi i tre ingredienti con cui apprestiamo a commentare l'ultimo derby della Mole perso per 2-1 dal Torino.
Il 201° derby della Mole si è concluso con l’ennesima beffa finale subita da parte del Torino. Che idea vi siete fatti della partita, un paio di giorni dopo?
Riviera - “Faccio un breve preambolo prima di rispondere alle domande. Subito dopo il derby nella nostra chat abbiamo discusso animatamente perché ogni Sigaro motiva le proprie idee e ci siamo resi conto che il classico capro espiatorio di questa brutta situazione non è solo uno. Queste sono le mie opinioni. Rispetto l’anno scorso il gioco del Toro di Giampaolo è nettamente migliore. Creiamo azioni, facciamo girare bene la palla, l’anno scorso facevo fatica ad accendere la TV per vedere il Toro perché mancava tutto e solo un miracolo ci ha permesso la permanenza in serie A che a mio avviso non meritavamo".
Nobile - "È un film che si ripete da metà del campionato scorso, c'è qualcosa che non funziona a livello mentale nella squadra. Anche quando si riesce a sviluppare qualche buona trama di gioco dura come neve al sole perché poi ci facciamo rimontare anche in situazioni estreme e la cosa sta diventando recidiva. E questo subire nei minuti finali non può che essere un aspetto psicologico più che tecnico".
Gancia - "La partita è stata quella che mi aspettavo, gioco in mano a loro e noi in difesa con possibilità di agire in contropiede, purtroppo nel primo tempo potevamo raddoppiare ma Zaza ha fallito una clamorosa occasione, nel secondo tempo loro ci hanno pressati ma senza impensierire più di tanto ma i soliti errori difensivi e lo sbagliato piazzamento di Sirigu sui due cross che hanno deciso la partita ci sono stati fatali".
Cosa non sta funzionando nel Torino? Secondo voi la retrocessione a fine anno può essere un rischio concreto?
Riviera - "Ciò che non funziona è riconducibile ad una questione psicologica dei giocatori ma soprattutto alla mancanza di pedine fondamentali per il nostro organico che non sono arrivate in fase di calcio mercato. Giampaolo stesso ha cambiato il suo modulo in base alle disponibilità della rosa (ed è un grave errore) ma ritengo che giocando in questo modo i risultati per la permanenza in A arriveranno”.
Nobile - "Secondo me si tratta di una gestione societaria scellerata, i ragazzi mi sembrano abbandonati a loro stessi. La società sta dimostrando di avere delle mancanze e mi sembra che la gestione sia puramente aziendale da parte di Cairo, non vedo riferimenti ad aspetti fondamentali come quello dell'attaccamento alla maglia che permettono poi ai calciatori di gettare il cuore oltre l'ostacolo nelle partite. E chi ne paga le conseguenze alla fine siamo solo noi tifosi, quasi come se la colpa fosse nostra che non possiamo nemmeno più partecipare alle partite a causa del Covid. Retrocessione? Secondo me il rischio c'è ed è alto perché non siamo più abituati a lottare nei bassifondi e quando si comincia ad arrancare per tante partite il rischio c'è".
Gancia - "Purtroppo non abbiamo un regista che detta i tempi e verticalizzi l'azione, Rincon non è in grado di farlo e davanti il solito encomiabile Belotti non può bastare. Se non si interverrà sul mercato di gennaio la retrocessione è un rischio più che concreto".
Allenatore, squadra e società: secondo voi, in percentuale, chi ha più responsabilità dell’ultimo periodo negativo del Torino? Motiva la risposta.
Riviera - "Dico la società al 70%. Non ha fornito i giocatori giusti richiesti da Giampaolo, e probabilmente Giampaolo si è dovuto adeguare. La società ha commesso gravi errori sportivi ma soprattutto gravi errori nei confronti di noi tifosi (dal famoso "esperimento sociale" in curva Primavera, all'eliminazione degli spazi allo stadio per gli striscioni dei TC, l'oscuramento dei vetri primo anello distinti, il pessimo rapporto con l’UCG che unisce circa cento Toro Club, fino alla gestione pessima del Fila tempio sacro per tutti i cuori granata). Poi il 10% delle responsabilità le ha Giampaolo, perché ha accettato un compromesso con la società anche se le sue richieste di iniziò stagione non sono state accolte. La % di colpe comunque sono limitate, il Toro gioca bene, crea belle soluzioni ma soprattutto Giampaolo ha dato spazio a giocatori della primavera (Singo tra tutti, ha vent’anni e diventerà un asso del calcio) e risolto in parte i problemi del nostro spogliatoio. Il 20% che manca lo imputo infine ai giocatori. La perdita di attenzione ogni partita risulta fatale per il risultato finale. Se le partite finissero al 45 minuto saremmo secondi in classifica dietro al Milan. Ciò significa che i giocatori hanno problemi di concentrazione. Forte impatto negativo deriva anche dal pessimo rendimento di alcuni elementi che l’anno scorso hanno fatto la differenza e quest’anno sono in difficoltà".
Nobile - "Per me le maggiori responsabilità le ha la società. Ho sempre pensato che in ambito calcistico i grandi risultati si ottengano nelle stanze dei bottoni. In ogni squadra che è più o meno vincente c'è un'organizzazione solida che da noi non vedo. Non abbiamo nulla di proprietà, non si è creato uno spirito granata, anche il Filadelfia è stato ristrutturato ma viene trattato come un normale impianto sportivo cosa che non è assolutamente. Poi anche l'allenatore lo trovo in egual misura responsabile, perché ha dichiarato pubblicamente che dava 10 al mercato per cui non si può lamentare. Anche se a livello di organico abbiamo delle grandi lacune, sia tecniche che tattiche. Col bel gioco non si vincono i campionati, soprattutto se domini per 80' e poi subisci sempre gol nel finale per degli errori così banali. In ultimo i giocatori perché, escluso Belotti che è veramente un ragazzo di altri tempi e a cui bisognerebbe fare un monumento, sono diventati dei semplici soldatini e in più con l'uso così eccessivo dei social hanno veramente rovinato tutto. Quando si indossa la maglia del Toro bisogna onorarla fino in fondo e questo purtroppo non succede da tanti anni e non solo per colpa dei giocatori".
Gancia - "Secondo me la responsabilità è da attribuire al 100% alla società e a Cairo che purtroppo dopo 15 anni di presidenza continua a prendere in giro la tifoseria con false promesse, secondo me è giunta l'ora di farsi sentire e dire basta".
Ultima domanda: la classifica piange e dice che il Torino ha raccolto soltanto 6 punti raccolti in 10 giornate. Giampaolo adesso comincerà ad essere messo in discussione?
Riviera - "Sostituire l’allenatore ora non servirebbe a niente e sono contrario. Maggiore concentrazione dei giocatori e un pizzico di fortuna ci permetteranno di portare a casa i punti ma ritengo che questa situazione sia stata causata dalle pessime scelte della società con gli stessi giocatori e dalla mancanza di pedine fondamentali in organico".
Nobile - "Per come vedo io le cose Giampaolo dovrebbe già essere stato esonerato, perché nonostante sia una brava persona non ha ottenuto i risultati che servivano. Non capisco nemmeno quei tifosi che dicono che si fa il bel gioco, per me una squadra che gioca bene è una squadra che vince. Quando si subiscono due o tre gol a partita c'è qualcosa che non va e queste sono responsabilità del mister. Anche nel derby abbiamo subito due gol uguali e poi si aggiunge anche Sirigu che sinceramente mi sembra che non abbia più voglia di giocare nel Toro".
Gancia - "Giampaolo potrà sicuramente essere messo in discussione perché come successo anche nel derby non è stato in grado di leggere la partita, ma d'altro canto con la panchina che si ritrova le colpe non sono tutte sue, forse le rimonte subite sono da imputare anche a lui che non riesce a motivare e a tenere alta la pressione della squadra. Ma ripeto: secondo il mio punto di vista il male principale è tutto nella presidenza e in una società inesistente sotto tutti gli aspetti".
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