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Memorie granata / Una vittoria schiacciante del Torino esattamente 100 anni fa, che arrivò ad un passo dallo Scudetto. La Grande Guerra interruppe il campionato e la FIGC assegnò il...
"Il campionato di calcio del 1914/1915 (non si chiamava ancora Serie A Tim per ovvie ragioni di sponsorizzazione) è stato segnato da un evento che, in qualche misura, tocca nel profondo qualsiasi italiano e ha prodotto ferite mortali nel terreno del Veneto e del Carso: lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Il campionato, che era suddiviso in regioni geografiche, funzionava più o meno così: gironi interregionali composti da sei squadre ciascuno, delle quali passano le prime due classifiche oltre a quattro migliori terze. La fase finale, invece, si articolava su due gironi nazionali di quattro squadre ciascuno. Torino e Juventus sono inserite nel girone B, assieme a Vigor, Piemonte, Valenzana e Veloces Biella. Il primo scontro stracittadino finì 1-1. Il ritorno, al campo di Corso Sebastopoli, la squadra granata rifilò ai bianconeri un perentorio 7-2. Questo risultano permise ai granata di conquistare la vetta del gironcino totalizzando 19 punti e segnando ben 37 reti.
"Il 23 maggio 1915 si sarebbe dovuta disputare Torino-Genoa. Un accadimento di portata planetaria sconvolse però l'ultima fase dal campionato: lo scoppio del primo conflitto mondiale. Il 20 maggio 1915 il Parlamento aveva votato il Governo a pieni poteri al Governo, assecondando la sua scelta di entrare in guerra contro l'impero austo-ungarico. Il 23, quindi, l'arbitro invece di fischiare l'inizio della partita (che avrebbe permesso ai granata, in caso di vittoria, l'accesso alla finale contro la vincente del centro sud), lesse ai ventidue giocatori il comunicato della FIGC che ordinava l'immediata sospensione di qualsiasi manifestazione sportiva e ordinava la mobilitazione generale. Il Torino, con il tecnico Vittorio Pozzo, ebbe di che protestare: "Quindici giorni prima della sospensione, il Genoa lo avevamo battuto in casa nostra per il notevole risultato di 6-1. Avevamo, in quel giorno, scoperto varie debolezze del sistema difensivo genoano, e con un giuoco tutto d'attacco le avevamo sfruttate appieno. Se noi battevamo il Genoa anche nella partita di ritorno - ed eravamo ben decisi a farlo - il Torino passava in testa, e il campionato era nostro. Questa la convinzione di tutti noi granata, quando, come su comando del fato, cessammo di giuocare e partimmo soldati."
"Una pagina molto triste della nostra storia contemporanea: la FIGC decise, al termine del conflitto, di consegnare il titolo al Genoa Football and Cricket Club. Il settimo. Alcuni fonti sostengono che la federazione italiana avesse prese la decisione già nel 1919, altri che l'assegnazione avvenne solamente nel 1921. Molti dei genoani campioni però, non poterono gioire: morirono in battaglia o a seguito delle ferite riportate. Tra di loro, ricordiamo il portiere Adolfo Gnecco, l'ala Carlo Marassi, l'attaccante Alberto Sussone e il terzino Claudio Casanova. Morirono anche due figure chiave nella storia rossoblù del primo decennio del XX secolo: Luigi Ferraris, ingegnere e centrocampista (a cui è dedicato lo stadio di Genova) e James Spensley, il fondatore della società.
DI SEGUITO IL TABELLINO DELLA PARTITA:
JUVENTUS - TORINO 2-7
MARCATORI: Debernardi II 15', 70' (T), Mosso III 18', 55' (T), Tirone 22', 25' (T), Giriodi 28' (J), Boglietti I 34' (J), Mosso I 85' (T)
JUVENTUS: Faroppa, Baldi, Capello, Bigatto, Varalda, Goggio, Boglietti, Girodi, Bona, Dalmazzo, Sodano.
TORINO: Morando I, Morando II, Capra II, Valobra A., Bachmann I, Demarchi C., Debernardi II, Mosso III, Mosso I, Tirone, Ruffa.
ARBITRO: Pedroni
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