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Orbassano (TO) – Ieri sera al ristorante “Le Cascine” si è tenuta la cena dei gruppi organizzati della Curva Primavera in onore di Andrea Ardito. All’evento erano presenti oltre duecentocinquanta tifosi, in rappresentanza di tutti clubs. L’atmosfera era lieta, nonostante gli ultimi risultati negativi, c’era fiducia e voglia di essere uniti per incitare la squadra. Il Momento culminante è stato quello dalla premiazione dell’encomiabile numero ventitré. A metà cena, Marco Montiglio, in veste di portavoce della Curva Primavera, prende la parola, ringrazia l’infaticabile centrocampista a nome di tutti e afferma: “Dopo Ferrini, Ardito è uno dei pochi che hanno incarnato lo spirito del Toro. Se tutti giocassero con la sua grinta il Toro non avrebbe problemi.” Dopo il discorso il calciatore viene premiato con l’ambita targa. Ardito è commosso, prende il microfono, tra gli applausi, e ringrazia così: “È il più bel premio che ho ricevuto nella mia carriera, perché mi è stato donato da voi, soprattutto in un momento come questo. I tifosi danno sempre tanto, adesso tocca a noi in campo a rendervi felici, daremo tutto, sputeremo sangue, ma dobbiamo salvarci, perché ve lo meritate”. Le sorprese della serata non sono finite, a fine cena, arriva il Mister Gianni De Biasi, subito coccolato e amato dai tifosi, firma magliette, sciarpe, foto, è felice di essere insieme al popolo granata e parla del campione premiato: “Sicuramente è un calciatore che ha dato tutto se stesso. Ha una determinazione e uno spirito che incarna quello che vogliono tifosi granata.” Mister, come mai non ci sono undici Ardito in campo? Cosa manca a questa squadra?“Ognuno ha la propria personalità. Molti hanno pagato in modo deciso, di aver giocato, all’inizio del campionato, in condizioni fisiche non idonee. Non era ancora pronti. Però sono sicuro che tutti fanno il possibile e si impegnano per raggiungere l’obbiettivo prefisso”.La serata finisce con una ricca lotteria, i tifosi escono felici, orgogliosi di aver premiato il loro paladino, certi che Ardito non li deluderà e il loro dono sarà ricambiato, nelle ultime partite, con una splendida prestazione del calciatore e, ovviamente, di tutta la squadra per ottenere la preziosa salvezza.
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