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La difesa ai raggi X

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La classifica del Torino parla chiaro, i risultati sono stati inferiori alle attese e anche alle potenzialità della squadra, vediamo di analizzare reparto per reparto e scoprire quel poco che ha funzionato e cosa invece non è andato...
Redazione Toro News

La classifica del Torino parla chiaro, i risultati sono stati inferiori alle attese e anche alle potenzialità della squadra, vediamo di analizzare reparto per reparto e scoprire quel poco che ha funzionato e cosa invece non è andato per il verso giusto. Iniziamo dal reparto difensivo.

 

Troppi i gol subiti questo è lampante, 29 reti in 17 partite sono più di un gol e mezzo a partita, solo la Reggina ha fatto peggio di noi e in casa nessuno ha subito più reti del Torino. Lo scorso anno Sereni aveva dato il suo contributo per evitare passivi peggiori mentre quest’anno si è limitato a parare il parabile salvo qualche eccezione sia negativa che positiva, così come ha fatto il suo sostituto Calderoni. Perché il Torino prende tante reti? A mio avviso ci sono stati molti più errori individuali rispetto a quelli di reparto, errori frutto di movimenti fatti in ritardo, mancanza di concentrazione e di velocità e rapidità rispetto agli avversari. Ed è su queste ultime capacità condizionali che voglio mettere l’accento: velocità e rapidità

È risaputo che i difensori granata non sono dei fulmini di guerra, se sono puntati ce ne sono alcuni vedi Colombo che vanno in difficoltà tragiche, se vengono presi in contropiede il solo Rubin e forse Pisano e Ogbonna riescono a recuperare l’avversario; Diana ha dimostrato di non essere più un difensore affidabile, Natali si salva spesso col fisico e con la classe superiore, Di Loreto con le maniere forti, mentre Pratali nella stessa partita alterna buone cose a errori marchiani (movimenti in ritardo) ma tutti questi, se non riescono ad anticipare l’avversario o a contrastare sul nascere la sua azione, appena perdono contatto c’è da affidarsi al portiere o all’errore dell’avversario per non subire il gol

Dopo questa analisi torniamo alla velocità e rispondiamo a queste semplici domande: con chi si allenano i difensori del Toro? Con i loro compagni di attacco. Sono veloci i compagni d’attacco? No, sono tutti lenti, escluso Abate e Rosina quando e se ritornerà ai livelli di due anni fa.

Allora qua si può trovare una risposta alle difficoltà della difesa granata, i loro sparring partner non sono sufficientemente allenanti, WAN dovrà pertanto insistere su esercitazioni dove i difensori partono in ritardo rispetto agli attaccanti, però nelle partitelle (che sono la maggior parte dell’allenamento situazionale) questo accorgimento non potrà valere.

WAN comunque lavorerà di più rispetto a GDB sui movimenti di squadra in fase di non possesso palla e la porta rimasta imbattuta nelle ultime due partite è già un piccolo segnale beneaugurante (non dimentichiamoci però che Fiorentina e Napoli hanno giocato sotto tono), probabilmente lavorerà anche su una rosa leggermente modificata dal mercato invernale.

Stesso discorso vale anche per i portieri, solo chi ha visto la velocità e la precisone con la quale Gandini bersaglia i portieri rispetto a quella del pur bravo e professionale Bisioli può comprendere una o la causa del rendimento minore di Sereni, però qui dormiamo sonni tranquilli perchè sono sicuro che il rendimento dei portieri migliorerà in questo girone di ritorno.

Rendimento (calcolato sulla base dei tre quotidiani sportivi) che è stato sufficiente solo per Calderoni e Ogbonna

Calderoni 6,033; Ogbonna 6,026; Natali 5,917; Rubin 5,824; Sereni 5,806; Pisano 5,792; Di Loreto 5,650; Diana 5,622; Colombo 5,620; Pratali 5,409