Buongiorno Toro...avete presente quel vecchio cartone, in cui lo sfortunatissimo coyote dà la caccia ad uno struzzo antipatico e sfacciatamente fortunato facendo spesso ricorso alla dinamite? Sul detonatore campeggia la scritta TNT ed è uno spettacolo vederlo all'opera, anche se le sue invenzioni dinamitarde finiscono sempre per ritorcerglisi contro. Ebbene, sembrava che sulla scarpa sinistra di Parisi, sabato pomeriggio, ci fosse scritto TNT, tanta è stata la potenza con cui ha scagliato il tiro dal limite dell'area. Un tiro talmente secco ed esplosivo da non toccare nemmeno l'erba, deciso a terminare la sua corsa nell'angolo più lontano della porta livornese. Complimenti a Parisi, dunque, anche per la dedica al figlioletto, per la prima volta allo stadio. Per il resto, continua la tendenza delle partite in casa: avversari cortissimi e nervosissimi (a partire dal mister), con frequente uso delle cattive maniere. Comprensibilmente non è facile creare quando gli altri sono venuti per distruggere, senza dimenticare che l'assenza di Bianchi, là davanti, si è fatta sentire non poco. Il Toro continua ad essere una squadra granitica (o granatica?) in difesa ed estremamente parsimoniosa in attacco. Ebagua è in un momento no, mentre Antenucci sembra andato in difficoltà da quando le esigenze della squadra l'hanno ricollocato nel suo luogo naturale: il centro dell'attacco. Ecco quindi tornare utili, finalmente, i calci piazzati, che risolvono molte più partite di quante si creda. Nel calcio moderno non è più sufficiente una buona fase d'attacco per superare difese sempre meglio organizzate, spesso occorre saper sfruttare punizioni e calci d'angolo. Per fortuna che, quando la partita volgeva al tramonto, è giunto dalla fascia più profonda il terzino con la dinamite nei piedi, giusto in tempo per chiudere i conti e rilanciare il Toro in classifica, anche grazie ai passi falsi (mezzi o interi) delle inseguitrici. A volte le partite si vincono anche così.A proposito: io, ovviamente, facevo il tifo per il coyote.
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