mondo granata

La disabitudine al nemico

La disabitudine al nemico - immagine 1
di Silvia Lachello Buongiorno Toro... sapete che cos’è la disabitudine al nemico? Adesso ve la spiego.Qualche sera fa ero alle prove del coro di mio figlio e mi è stato momentaneamente affidato un suo compagno di classe:...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

Buongiorno Toro... sapete che cos’è la disabitudine al nemico? Adesso ve la spiego.Qualche sera fa ero alle prove del coro di mio figlio e mi è stato momentaneamente affidato un suo compagno di classe: Fabrizio [chiamiamolo così, via].Dopo un rapido scambio di battute su come andava la scuola, sui prof e sullo spettacolo che avrebbe avuto luogo di lì a poco, gli ho fatto LA domanda.“E dimmi, Fabrizio... per che squadra tieni?”“Per la giuve.”Il tempo si è fermato, mi si è creato un improvviso blocco all’altezza del plesso solare, mio figlio si è fisicamente frapposto fra il compagno e me, ma gli ho fatto segno che era tutto sotto controllo.Quindi Fabrizio mi ha chiesto: “E tu?”“Secondo te?”, gli ho risposto, indicando il mio cappello Granata.“Per la Roma.”Ahia.“Ritenta, Fabrizio.” [gelida]“Per il Milan.”Mio figlio stava andando in apnea, ma ha trovato la forza per dirgli: “Il cappello, guarda il cappello!”“No, Fabrizio, ascoltami... che colore è questo?”“Rosso!”“Allora non sei daltonico, bene... tengo per il Toro e quindi...”“No, mamma! Guarda che Fabrizio è simpatico lo stesso!”“Tranquillo, figliuolo, tranquillo... dimmi, Fabrizio, sai di che colore è la maglia del Toro?”“Boh, rosso scuro, qualcosa del genere...”“Okay... adesso io esco a fumare una sigaretta e a fare una telefonata. Se uno di voi due esce dal teatro, gli legherò le gambe con un nodo inestricabile, chiaro?”, ho sibilato sorridendo e poi tuffando il viso nella gelida sera.Un’improvvisa consapevolezza mi è esplosa dentro: il piccolo Fabrizio non conosceva il colore Granata... per disabitudine al nemico.Ho detto nemico? Sì, l’ho detto. Non venite a spararmi pipponi sul fair play, sul politically correct... anche la persona più civile, più buona, più gentile, più accondiscendente del pianeta, ha un nemico.Noi sappiamo qual è il nostro, loro... loro FORSE stanno cercando nuovi nemici (e li trovano sempre facilmente, che teneri...) perché agiscono in modo sottile sulle nuove leve, non insegnando loro quale cromatismo debba generare in essi un quanto meno vago timore.Hanno la disabitudine al nemico.Non è un loro merito, è colpa di anni scellerati, i cui danni - in termini filosofici - possono solo essere riparati da quei bambini che conoscano i giusti colori e il Giusto Colore.In termini filosofici, già... per quanto riguarda tutto il resto... be’, io non perdo la speranza.Povera illusa? Forse.Non posso farci nulla: se c’è da combattere, vado sul campo di battaglia, fa parte del nostro DNA. Una faticaccia, ma ne vale sempre la pena... a proposito di ‘faticacce’: un pensiero a Emiliano Mondonico. Alziamo la sedia noi per te, Mondo, tu pensa a rimetterti in sesto.Buona settimana, Sorelle e Fratelli...