Buongiorno Toro... vogliamo parlare di quel piccolo pezzetto di stoffa che sta ad indicare che uno fra gli undici giocatori in campo si fregia del titolo di Capitano? Ma sì, dai... in fondo tutti hanno bisogno di un leader, di una figura riconosciuta istituzionalmente come rappresentativa all'interno del gruppo... anche la persona più libera, più anarchica necessita di una guida.Si chiama gioco dei ruoli, tutti abbiamo una parte in esso: a casa, sul lavoro, sempre.Essere una guida comporta qualche responsabilità in più, significa pensare per il bene della collettività, significa mantenere la compattezza del gruppo.Per alcuni significa anche alitare sul collo di chi quella fascia porta al braccio al fine di poter costruire dietrologie, sovrastrutture, orpelli.Per altri significa invece mettere su un altare di intoccabilità e perfezione il suddetto spostando la propria attenzione su quella fascia piuttosto che sul comportamento e sul rendimento di chi la porta.Non siamo tutti uguali, viva le differenze... e viva anche le differenze fra Capitani.Alcuni portano quella fascia come se fosse un macigno e dietro ad essa si nascondono per giustificare le proprie pecche, altri la portano dandole il giusto peso e da essa traggono nuove forze ed anche ispirazione.Strano come un rettangolo di stoffa possa avere influssi così diversi, strano come un rettangolo di stoffa possa cambiare di peso a seconda della persona.Non so chi porterà la fascia domani pomeriggio ma sono certa (e conscia della mia presunzione) che le renderà onore. Perché la bella sensazione che ho dentro, nonostante la partita di martedì, è che non ci sia spazio per cuori pesanti quest'anno. Via i macigni dall'anima, via via...
mondo granata