Sono stato molto tribolato e dubbioso prima di scrivere questo articolo.La questione era: tenersi i timori e fare finta di niente, per poi farsi belli a giochi fatti….Oppure vuotare il sacco subito, col rischio di passare per menagrami?Qual è il male minore?E soprattutto qual è l’unica strada per fare in modo che ciò che si teme non si ripeta?Da dove passa il bene del Toro?
mondo granata
La maledizione del doppio turno casalingo
Credo che tifare Toro sia anche la somma di strane esperienze.Si diventa strambi, si presta attenzione alle stranezze.Come ai numeri, ai segni o alle statistiche.Le statistiche e le probabilità sono leggi nate per essere infrante dal libero arbitrio.Ma proprio perché una statistica esiste, significa che esiste una regola sottintesa,un disegno indipendente che fa sì che le cose, il più delle volte, si verifichino in un certo modo.Ed è allarmante quando si riesce a prevedere con terrore, sbagliando raramente, quello che sarà.
Perché le cose avvengono in un certo modo?Come si può modificare un qualcosa che sembra inevitabile?Mi fa sorridere il modo di approcciare le partite di alcuni tifosi. Se invitati al pronostico, bisogna assolutamente e PER FORZA dire che la partita si concluderà con una nostra vittoria.L’anno passato mi capitò una cosa singolare.Ospite di una trasmissione televisiva, venni invitato al pronostico su una partita casalinga. In barba ai trionfalismi dissi che esisteva il pericolo fondato che la partita terminasse in parità, nonostante la debolezza dell’avversario.Come avevo fatto ad essere scettico e a pronosticare una delusione?Semplice, la partita in oggetto era la seconda di un doppio turno casalingo.
Spieghiamoci meglio. Per doppio turno casalingo intendo le due partite che il calendario propone una di fila all’altra, senza trasferte ad interromperlo.Capita in media due-tre volte per stagione.Quest’anno è già successo due volte.E poi…
E poi sta per capitare.Abbiamo giocato contro La Nocerina.E lunedì la seconda partita sarà contro la Doria.
Perché tutto questo?Vengo al dunque subito, così ci spaventiamo.Perché il Toro quasi mai vince entrambe le partite di un doppio turno casalingo.Sono anni che non vince entrambe le partite.Con la Nocerina abbiamo vinto…
Come dicevo è una scelta tribolata.Parlare subito o aspettare che le cose si verifichino, sperando che in realtà non lo facciano?Ho scelto di dire la mia, è incredibile come pochi si accorgano di questa infausta ricorrenza.Non mi credete? Ho detto anni.Anni che diamo per scontate le due vittorie, i sei punti che poi non arrivano. Pensate che siano cavolate?E va bene, partiamo in un piccolo viaggio di ricerca.Ma non facciamolo da Adamo ed Eva.Facciamo lo al contrario.Forse l’evidenza delle cose convincerà anche i più scettici.E magari tutto questo farà girare i dadi nel senso giusto.Speriamo solo i dadi e non le sfere.
2011-2012Cominciamo proprio da quest’anno, per renderci conto di quanto inquietante sia questa ricorrenza.Ci siamo già imbattuti per due volte nel doppio turno consecutivo casalingo. Ad inizio campionato contro Cittadella e Varese, pareggiando con i veneti e battendo i lombardi, ed in seguito nel doppio turno Albinoleffe ed Ascoli, rimediando nuovamente un pari ed una vittoria.4 punti ogni volta dunque e vedrete che questa non è una rarità, ma merce comune.
Dunque segniamo uno “0”, che sta ad indicare le volte nelle quale si sono presi sei punti, ed un “2”, che sono le volte in cui si è fatto cilecca, anche parziale.
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2010-2011E’ storia recente, lo sappiamo.Uno dei campionati più irritanti della storia granata.
Per somma di coincidenze, il Toro affronta un solo doppio turno casalingo. Quello che lo vede opposto al Frosinone in data 23 ottobre ed Ascoli il primo giorno di novembre.Il Frosinone arriverà ultimo: noi riusciamo a cedergli 6 punti.1-2 quel giorno, per poi battere l’Ascoli con il medesimo punteggio.3 punti in tutto.
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2009-2010L’annata terminata male a Brescia, è la fotocopia di quelle precedenti.Il 5 ottobre giochiamo contro l’Ancona e riusciamo a prendere gol da centrocampo, per poi trovare il miracoloso pari di Bianchi a tempo scaduto.Una settimana più tardi riusciamo a perdere in maniera incredibile contro il Modena per 1-0.1 punto.
Simili partite tra il 13 ed il 17 aprile, ed identico risultato.Due volte in vantaggio contro Piacenza e Cesena, raggiunti in entrambi i casi.Pareggi che saranno decisivi per bloccare la nostra rincorsa al secondo posto.2 punti.
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2008-2009E’ l’anno della nostra retrocessione ed i doppi turni casalinghi non possono offrire trasgressione dalla rassegnata regola di questi Grandi Numeri.
Infatti.Vi sembrerà strano, ma questa è l’unica stagione nella quale non ho trovato doppi turni interni.
2007-2008L’anno di Recoba.Il primo doppio turno casalingo che incontriamo, è beffardo.Parla infatti della dannata partita contro i gobbi, risolta dal gol di Trezeguet in fuorigioco.E’ il 30 settembre, ci rifacciamo la settimana seguente, battendo la Sampdoria per 1-0 grazie ad un gol di Corini nel finale.3 punti.
Pestilenziale poi il doppio turno che ci troviamo ad affrontare tra il 19 ed il 23 marzo.Incontriamo Udinese e Milan e perdiamo in entrambi i casi.0 punti.
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2006-2007Siamo al primo anno di serie A, che non ci riserverà grandi soddisfazioni, così come le annate che hanno seguito questa.Il Toro affronta il doppio turno casalingo in due occasioni.La prima volta ad inizio campionato e più precisamente il 30 settembre, quando la Lazio sbanca il Comunale per 4-0.Una settimana di sosta e poi c’è la vittoria per 1-0 con gol di Stellone.3 punti.
A fine campionato sono prima il Milan e poi l’Ascoli a fare visita al Toro.Entrambi gli incontri terminano per 1-0, con la piccola circostanza che è il Milan ad imporsi su di noi e non viceversa.3 punti
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2005-2006La prima annata di Cairo non sembra neppure sfuggire a questa maledizione.Il 18 ottobre Torino Bari termina 0-0, quattro giorni dopo però Muzzi e compagni hanno la meglio sul Piacenza per 2-1.4 punti
Quella squadra però, composta da veri uomini e atleti, che riuscirà ad andare ben oltre i propri limiti, tra il 12 ed il 19 novembre è persino più forte dei Grandi numeri e rifila un doppio 2-1 a Modena e Verona.Certi segni vanno letti anche il queste piccole cose.6 punti.
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2004-2005Sappiamo come andò a finire la seconda annata di Ezio Rossi e la gestione Zaccarelli.Per non parlare di quella societaria.Dopo la nostra partenza a razzo, il 7 novembre rifilammo un 2-0 a quel Perugia che avremmo ritrovato sulla nostra strada a fine giugno. Il giorno 14 incontrammo il Venezia di Benussi, dal quale fummo raggiunti a tempo scaduto grazie ad una uscita scellerata di Fontana.4 punti.
Niente da fare anche in seguito.Dopo il 3-1 al Pescara, la gara contro L’Empoli non si smuove dai binari dello 0-0, in data 9 aprile 2005.4 punti.
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2003-2004E’ il primo anno di Ezio Rossi, ma la maledizione dei Grandi Numeri ci coglie quando meno ce l’aspettiamo.Dopo un convincente successo per 4-2 contro il Cagliari il 15 ottobre, ci facciamo sorprendere da un tiro da distante dell’atalantino Marcolini pochi giorni dopo.3 punti
Ecco però che, poco prima che la stagione deragli, il doppio successo sbuca dalle nuvole.2-1 alla Ternana il 4 marzo, 2-0 al Pescara (1 gol di Rubino) tre giorni dopo.6 punti.
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2002-2003Un campionato spaventosamente disastroso. Non ci sarebbe neanche da controllare, ma lo facciamo.Il 2 novembre la banda Ulivieri si fa segnare due gol dal Brescia, poi dopo quattro giorni batte il Bologna 2-1 grazie ad un gol del contestatissimo Castellini allo scadere. Sarà una delle nostre poche vittorie quell’anno.3 punti.
La storia si ripete, drammatica.Il 21 dicembre veniamo sconfitti dalla Roma. Nel recupero contro l’Atalanta, il 6 gennaio, un rigore di Mezzano pareggia il gol dell’atalantino Natali.1 punto.
Più avanti ancora, il 16 febbraio nuovo pareggio interno, questa volta contro il Modena di De Biasi, prima della famosa partita sospesa contro il Milan, peraltro quando si era in svantaggio per 0-3.1 punto
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2001-2002La nostra annata di Serie A con Camolese non riesce a piegare il gioco delle probabilità.Il 19 dicembre, in infrasettimanale, il Toro batte il Parma con un gol di Ferrante.Quattro giorni dopo augura Buone Feste ai suoi tifosi perdendo in casa col Venezia 1-23 punti.
E’ l’unica volta, in quel campionato, che usufruiamo di un doppio turno casalingo.
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2000-2001L’annata di Simoni-Camolese nella sua seconda gestione sarà trionfale ed infatti l’incubo viene sfatato il 16 ed il 23 dicembre 2000, con un doppio 1-0 ai danni di Empoli e Pescara.6 punti!
La grande annata non ci vieta comunque di incappare nel nostro tallone d’Achille il giorno 25 marzo 2001.Dopo che una settimana prima un diagonale di Asta ha fatto fuori i piacentini, il Cittadella, grazie ad un pasticcio di Garzya, acciuffa il 2-2 finale4 punti.
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1999-2000E’ l’anno della nostra momentanea sosta in serie A sotto la seconda gestione Mondonico, tornato l’anno precedente.Il 17 ottobre 1999 facciamo fuori il Bari 3-1, ma nel turno seguente un gol di Di Francesco (non DJ Francesco) pareggia il gol di Sarchielli e la regola viene confermata.4 punti
Una squadra ormai diretta verso la retrocessione non pensa neanche a vincere due partite di fila. Così l’8 aprile 2000 si impatta col Parma per 2-2, per poi ripetere il risultato contro il Milan il giorno 16, nella famosa partita della sostituzione di Pinga da parte di Mondonico.2 punti
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1998-1999Il ritorno di Mondonico sulla panchina granata porta male ai grandi numeri, che vengono sfatati l’11 e il 17 settembre, con una doppia vittoria su Chievo (vendetta per 2-0) e Genoa (3-0).6 punti!
Alla seconda opportunità, il 28 marzo, il Toro stende la Lucchese 2-1, poi la settimana dopo va 0-3 contro il Monza.Servirà una rimonta storica per riportarsi in parità.Il successo viene solo sfiorato ed i Grandi Numeri ce lo impediscono.4 punti
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1997-1998E’ l’annata di Souness e Reja, terminata come sappiamo.Al primo doppio turno interno, il Toro stecca.Batte sì il Padova per 2-1 il 7 settembre, poi però non va oltre il pari il turno seguente contro il Foggia, che blocca nuovamente i granata per 1-1.4 punti.
La maledizione si blocca invece il 22 marzo ed il 5 aprile, quando un 1-0 al Monza ed un 2-1 alla Fidelis Andria ci regalano i sospirati sei punti.
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1996-1997Sembra incredibile che in un’annata sgalfa come quella del 1996-1997, quella di Sandreani, poi esonerato, capiti il miracolo. Vediamo perché:
Il colpaccio capita tra il 6 ed il 13 ottobre 1996, quando battiamo Cosenza 3-1 e Salernitana 1-0.6 punti!
Ma non solo. La regola cede una seconda volta, tra il 22 dicembre ed il 5 gennaio, con le vittorie su Castel di Sangro (1-0) e Reggina (4-2)6 punti!
Ci sarebbe una terza occasione il 20 aprile, ma il Foggia ci blocca sull’1-1 e a nulla vale il successivo successo per 2-1 contro il Palermo.4 punti.
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1995-1996Un campionato disastroso, che ci portò per la seconda volta (terza) in serie B. Logico che l’infausta previsione qui trovi terreno fertile.Il 29 novembre 1995 si batte il Vicenza grazie ad una autorete di Lopez, poi però la settimana seguente non si va oltre lo 0-0 casalingo contro il Napoli.4 punti
Non è il caso di ricercare opportunità nelle due gare giocate il 20 e 28 aprile 1996, 1-1 col Milan e vittoria 1-0 sulla Cremonese, vittoria che comunque sancisce la nostra retrocessione matematica.4 punti
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1994-1995Striscia confermata anche nella stagione di Rampanti-Fascetti.A fine ottobre 1994 il Toro prima pareggia per 2-2 contro la Roma, poi la settimana successiva ha la meglio sul Brescia per 2-0 grazie ad una grande prestazione di Pelè.4 punti, primo anno ni cui si assegnarono i 3 punti per vittoria.
Si tratta di un campionato particolare, nel quale il Toro ha più volte la possibilità di affrontare questa prova, fallendola peraltro sempre.Il 21/12/1994 il Toro impatta col Milan per 0-0, poi dopo la pausa natalizia batte la Fiorentina 1-0.Trattasi di doppio turno atipico, pur tuttavia non messo a frutto.4 punti
Il rinvio del derby di novembre causa alluvione, fa in modo che ci sia una terza opportunità di verifica di questa infausta regola. Quindi se il 22 gennaio 1995 si gioca Toro-Genoa, che termina a reti bianche, ai fini statistici poco vale la mitica vittoria per 3-2 ottenuta nel deby.4 punti
Mica finita qui.Quarta volta della stagione il 26/02.Il toro batte il Foggia 2-0 e si spiana la strada verso una possibile eccezione, la settimana seguente.Ma il Parma al delle Alpi fa man bassa, 0-2.3 punti.
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1993-1994L’annata cruciale edel passaggio Goveani-Calleri, l’annata della fine del Toro così com’era.Non c’è scampo dalla regola.Il 2 gennaio il Toro pareggia in casa per 1-1 contro la Roma, la settimana seguente batte di misura il Piacenza con una punizione di Poggi deviata dalla barriera.4 punti (allora 3)
La seconda volta che il doppio turno si ripresenta si ha a fine febbraio.Prima un pareggio nel derby, con gol di Baggio e Fortunato, poi un secco 2-0 all’Inter con reti di Poggi e staffilata di Cois, l’ultima nostra vittoria contro l’Inter in campionato.4 punti 0 + 2
1992-1993La solfa non cambia nel 1992-1993.Doppio pareggio (1-1 e 0-0) tra il 6 ed il 13 dicembre con Foggia e Roma, in piena contestazione a Borsano.2 punti (come allora)
Si replica il 28 marzo ed il 4 aprile, doppio 1-1 con Milan e Lazio.Un annata nella quale si raccoglie veramente poco nel doppio turno casalingo.2 punti (come allora)
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1991-1992Continuiamo il nostro viaggio a ritroso.Esemplare l’episodio capitato il 28 ottobre 1991.Il sei ottobre, prima di una pausa, il Toro ha regolato il Foggia per 3-1.Adesso si sta giocando Toro-Roma. I granata sono in vantaggio per 1-0 e, con questo risultato sono virtualmente in testa alla classifica.Ecco che si verifica una di quelle situazioni di Toro-paura, così comuni in quegli anni.L’effetto doppio turno, più possibile primato, non lascia scampo ed Aldair pareggia.Niente primato e regola confermata.4 punti (allora 3)
Peggio ancora tra il 18 ed il 25 aprile, gare disputati sull’onda emotiva del tourbillon Coppa UEFA.1-1 con la Sampdoria, 2-2 col Milan.2 punti (come allora).
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1990-1991Con l’arrivo di Mondonico i pareggi in casa sono comunque aumentati, benché camuffati da trionfalismo, ma bisogna attendere il 3 marzo 1991 per assistere al doppio turno.1-1 col Cagliari, regola confermata indipendentemente da quello che potrà essere.Il 10 marzo comunque, festa della donna celebrata in una delle varie iniziative dello scaltro Borsano, si batte per 2-1 il Cesena in una partita rocambolesca.(4 punti, allora 3)
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1989-1990Chissà invece se nella nostra storica cavalcata dalla B alla A, dove eravamo appena retrocessi, questa assurda regola sia stata annientata? Vediamo un po’…Il 15 ottobre del 1989 si gioca in casa contro il Padova e si vince 3-1, fin qui tutto bene.La settimana seguente….Ahia, regola confermata.0-0 col Parma di Scala.Sembra incredibile. 4 punti (allora 3)
E invece la regola casca tra il 7 ed il 21 gennaio, sosta intermedia, quando rifiliamo un perentorio doppio 4-0 a Monza e Reggiana.6 punti! (all’epoca 4)
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1988-1989Nell’anno della nostra retrocessione non ci si possono certo aspettare i miracoli.Infatti non avvengono.L’8 gennaio 1989 perdiamo col Napoli grazie ad un gol di Careca, la settimana seguente facciamo pena col Pisa, 0-0.Che disastro.1 punto (come allora).
Nel proseguo del campionato il doppio turno si ripresenta e la prima data è il 2 aprile, quando si fa 1-1 col Pescara, gara nella quale Cravero si fa parare un rigore da Gatta.La settimana seguente invece si disputa la miglior prestazione stagionale e si batte la Roma per 3-1 (!).4 punti (3 allora)
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1987-1988Niente da fare, la regola è quella e non si scappa.Il 17 gennaio, nell’ultima di andata, regoliamo il Pisa per 3-1, ma una settimana più tardi non riusciamo ad andare oltre lo 0-0 contro l’Avellino4 punti (allora 3)
Si replica il 27 marzo ed il 10 aprile (sosta pasquale in mezzo).Prima si impatta a reti bianche contro il Napoli, poi si fanno due gol al Pescara di Junior.4 punti (allora 3)
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1986-1987L’evento si ripresenta con terrificante puntualità.Il 12 ottobre battiamo l’Empoli con un gol di testa di Franco Lerda. Una settimana più tardi la Roma di Bergreen (che ringrazia Lorieri) ed Agostini ci regola per 0-2.3 punti (allora 2).
Abbiamo una seconda opportunità di sfatare il maleficio, rispettivamente il 29 marzo 1987 ed il 5 aprile, ma sprechiamo banalmente l’opportunità prima pareggiando a reti inviolate contro l’Inter, poi facendoci bloccare sul 2-2 dal Brescia.2 punti. Come allora.
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1985-1986Alleluja, clamoroso al Cibali.Il 27 ottobre ed il 3 novembre frantumiamo l’incantesimo.Prima battiamo per 2-1 il Napoli di Maratona, poi una staffilata di Ezio Rossi condanna il Bari.Non è più capitato in serie A da allora (!!!).6 punti! (allora 4)
Caschiamo poi però penosamente quando ci imbattiamo nuovamente nella consecutio casalinga.Questa volta, il 6 aprile 1986 ne prendiamo tre dal Como di Marchesi, segnando solo un gol.Una settimana dopo ci prendiamo la rivincita, battendo l’Inter di misura.3 punti (allora 2).
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1984-1985Nell’anno che vede il nostro grande rilancio, anche grazie alla mentalità vincente di Radice, che non si era per nulla assopita, purtroppo non sfuggiamo alla regola.Impattiamo infatti per 1-1 contro l’Inter il 14 ottobre, pareggiando con Serena un gol di Mandolini, per poi vincere di misura contro la Lazio una settimana dopo.Un rigore di Junior intuito da Fernando Orsi, quasi al termine di una partita largamente dominata.4 punti (allora 3)
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1983-1984Regola confermatissima, anzi, prima avvisaglia di quello che sarebbe stato in seguito, con partita abbordabile rivelatasi poi un dramma.Torino-Lazio 4-0 il 20 novembre.Poi il Toro tesse da solo la sua tela il giorno 27. Si porta avanti per 2-0 col Pisa. E poi si fa prendere dal panico.Vogliamo mica essere così vicino alla vetta questa sera?Le crepe di una mentalità pauristica si cominciano già ad intravedere in quegli ani, quando Corradini incappa nella peggior prestazione della sua carriera e Birigozzi e Massimi pareggiano il conto.4 punti (allora 3)
Occorre poi passare a Marzo perché la casistica trovi anxora conferma.Prima un sofferto successo interno per 2-1 contro il Genoa il giorno 11 (prima rete di Antonio Comi), poi uno scialbo 0-0 contro l’Ascoli che schiera tra i pali il portiere di riserva Muraro.Partita che segnerà l’inizio del nostro declino4 punti (allora 3)
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1982-1983Anche qui all’inizio non sfuggiamo alla regola.Il 10 ottobre pareggiamo 0-0 con l’Inter, una settimana dopo ne rifiiamo tre alla Doria.4 punti (all’epoca 3).Poi però frantumiamo la regola col botto.2-0 alla Fiorentina il 20 marzo.Quindi il 27 giochiamo con la gobba.Qualcuno per caso ricorda lontanamente quel giorno?6 punti (all’epoca 4)
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1981-1982Nel tribolato anno di Giacomini, ultima stagione di Pulici, il 16 dicembre incappiamo in un 1-1 contro l’Avellino, una settimana più tardi è il Catanzaro di Borghi a fare il colpaccio (1-2), gettando i granata nello sconforto.1 punto (come allora).
Nel finale di stagione, tra il 28 marzo ed il 4 aprile, il Toro prima pareggia in casa col Cesena, quindi ha la meglio sul Cagliari in uno scoppiettante 4-2, ma anche in quella situazione, nulla da fare per il doppio turno.4 punti (3 allora)
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Tirando le sommeVi chiederete che cosa significhi tutta questa serie di numeri, bene, proviamo a dare qualche interpretazione.Il Toro negli ultimi 30 anni ha affrontato il doppio turno casalingo esattamente 60 volte.Di queste 60 volte, solo in 10 occasioni è riuscito ad ottenere i sei punti, o l doppia affermazione.Sapete cosa vuol dire?La percentuale di vittorie è del 16,6%.Irrisoria, risibile, per avere certezze tali da essere sicuri di smembrare l’avversario.La cosa grave è che questo non si verifica dal 2005-2006, mentre in serie A l’evento si è verificato l’ultima volta nel 1985-1986 (!!!).Che cosa capita dunque all’interno dell’ambiente granata?Cosa fa in modo che, quando la squadra è attesa da conferme o aspettative, tutto si blocchi?Supponenza, paura?Cosa succede, anche se cambiano giocatori e dirigenti, ma la cosa si ripete?
Non potrebbe essere che è i dati riflettano il fatto che siamo scarsi e che, soprattutto negli ultimi anni in casa è stato un susseguirsi di stillicidi?Buon che mi sia fermato al 1981, per valutare gli ultimi 30 annim perché avrei scoperto che l’ultimo doppio turno vinto è datato 1974!O forse capita anche da altre parti? I pochi dati che ho spulciato di altre squadre, sembrano segnare molti meno passi falsi delle squadre esaminate. Domande che restano aperte.
Alla luce di questi dati, perché non si tratta più di opinioni, deve essere chiaro a tutti che la partita di lunedì sera, vera e propria possibile svolta della stagione, ha bisogno di un qualcosa di “più”, per essere vinta.Ci sono anche altri “segni” poco rassicuranti nell’aria.Un certo “sboronismo” che a noi non viene mai perdonato.La sinistra affermazione di Stefanovic, poi ripetuta come un mantra in alcuni articoli sul fatto che l’Olimpico sia ancora imbattuto.Perché dirlo, perché bearsi di questo, quando dovrebbe essere una cosa scontata?Non c’è modo migliore che pronunciare una frase storica in questo ambiente, per poi vederla in frantumi.L’affermazione mi ha fatto venire tornare alla mente quando due mesi fa si cominciò a contemplare noi stessi compiaciuti, per il fatto che fossimo la difesa meno battuta d’Europa.Di lì in avanti spesso anche due gol subiti a partita.Oppure le frasi gradasse “li distruggiamo”, ripetute tra i tifosi per farsi forza a parole, più che nei concetti.
Abbiamo detto, ci sono statistiche e segni.E forse possono essere interpretati.E chissà che proprio la nostra consapevolezza, una rinnovata umiltà non faccia saltare questa ciclicità, della quale nessuno sembra accorgersi?Chissà di non essere riusciti ad esorcizzare questa maledizione nascosta?La partita di lunedì è troppo importante per affrontarla senza sapere bene chi siamo.Sapendo che, se oltre alla Doria, riuscissimo a battere anche i Grandi Numeri, avremmo fatto un passo decisivo verso la serie A. Mauro Saglietti
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