La mia inadattabilità

di Silvia Lachello

Buongiorno Toro... alluvioni, terremoti, dittatori ammazzati, un ragazzo di 24 anni morto durante una gara in moto, l’economia mondiale allo sbando, i baby-pensionati e i pensionati che ‘muoiono’ di fame. E poi altro ancora.Ci ho provato, ci ho messo tutto il mio impegno, ci ho provato a guardare un telegiornale. Ho messo su un DVD (*) subito dopo la lettura dei titoli, ovviamente corredati da immagini sensazionalistiche. Che roba: non sono proprio fatta per questi tempi.Io lo so. Io so che la morte, le tragedie, le catastrofi, le guerre, le ingiustizie, fanno parte di questo mondo. Lo so: sono nata nello scorso millennio, ho già fatto un po’ di strada.Non riesco ad entrare nell’ordine di idee della morte sbattuta in faccia, delle tragedie di cui sviscerare ogni singolo attimo. È un limite mio.Così come è un limite mio non farmi venire il fegato marcio per una sconfitta contro il Gubbio. Anzi: proprio in virtù del fatto di iniziare ad avere qualche capello bianco in più (che non dà saggezza, ma indica qualcosa, temporalmente parlando), fra me e me ho pensato: "Apperò, ogni tanto c’è equilibrio e vince la squadra che gioca meglio."Anche se la squadra che aveva perso era la MIA squadra, anche se la squadra che aveva perso era irriconoscibile.Succede.Succede di non essere al meglio.Se poi il non essere al meglio dovesse diventare una costante... boh, ci penserò a tempo debito e solo ed esclusivamente se sarà necessario farlo.Quindi, caro Toro, vedi di non cadere ennesimamente in uno di quei buchi neri a cui né io né tutti gli altri innamorati di Granata riusciremo mai ad abituarci... sai, domani allo stadio porto con me una personcina che merita tanta felicità e tante cose belle. Vi siete scelti a vicenda per quella strana alchimia non codificata che fa essere forti contro tutte le avversità. Vorrei che quell’ora e mezza sugli spalti fosse per lei, e non solo, un momento di pulizia dal marciume di un mondo tanto difficile.Forza Toro, dunque, e buon fine settimana, Sorelle e Fratelli...(*) "Yellow Submarine", per la cronaca. L’ho visto per la millemillesima volta. Mi ha dato qualcosa per la millemillesima volta. Mi ha anche regalato le lacrime di mia figlia, quella che verrà allo stadio con me, che mi ha detto: "Piango perché è un film bellissimo..." E giuro che casa mia non è esattamente il Mulino Bianco...

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