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La pioggia non ferma il popolo granata, tantomeno il ricordo che questo tributa al suo capitano di sempre. Giorgio Ferrini avrebbe oggi 70 anni, e invece se n'è andato che ne aveva appena 37: la verità del...
La pioggia non ferma il popolo granata, tantomeno il ricordo che questo tributa al suo capitano di sempre. Giorgio Ferrini avrebbe oggi 70 anni, e invece se n'è andato che ne aveva appena 37: la verità del dolore è semplice, non conosce tante parole. Come tante parole non faceva lui stesso, e non fanno i suoi figli, Amos e Cristiana (lei più taciturna), nella domenica mattina che i presenti al Museo del Grande Torino hanno vissuto ieri. L'occasione era l'apertura della mostra temporanea dedicata al loro papà, che hanno conosciuto per troppo poco tempo ma che per tanti anni ha incarnato il Toro.Presso Villa Claretta, a Grugliasco (TO), la sede del Museo gestito dall'AMSG ha così ospitato un'intensa mezza giornata. Domenico Beccaria ha introdotto i tanti visitatori alla mostra; ha poi preso la parola Amos Ferrini, per pochi ma commossi pensieri intrisi dei valori del padre. Quindi, la vedova Maroso, signora Carla, che non ha perso occasione di esprimere la sua amarezza per il presente del Toro, lei che ha vissuto da vicino la più grande squadra di tutti i tempi; poi è stata la volta di Angelo Cereser (compagno di squadra per tanti anni di Giorgio Ferrini) a intrattenere la folla con aneddoti poco conosciuti e molto divertenti su un passato granata più recente e che tutt'ora rimane l'ultimo a potersi definire “glorioso”. Il giocatore anni '70 ha anche raccontato di come lui stesso, insieme al Capitano, rifiutarono di comune accordo offerte milionarie dalle due milanesi, alimentanto nei presenti l'ammirazione per i calciatori che furono e il rammarico per quanto il Toro sembri aver perso di significato oggi, per l'attuale generazione.E proprio su un problema generazionale, più che legato in particolare agli uomini che compongono nello specifico l'attuale squadra, ha puntato l'obiettivo Fabio Bernardi quando chiamato a parlare al microfono, con l'autorevolezza datagli da una militanza ventennale in seno al Torino che nessun altro dirigente può minimamente vantare. Infine, saluti, ringraziamenti e ricordi di Ferrini anche da parte di Giampaolo Muliari, presidente del Museo, e di Mario Cacciolatto, presidente del Toro Club Nichelino che al Capitano è dedicato.
Tra gli applausi convinti dei molti tifosi accorsi a Villa Claretta, si è aperta la Mostra temporanea. Molti dei visitatori non hanno rinunciato a prendere parte ad una visita guidata al Museo tutto, resa possibile come sempre dall'impegno dei volontari. Un paio d'ore per ricordarsi cosa vuole dire “Toro”, quanta gloria c'è nel colore granata, e quanta storia possa renderne orgogliosi i tifosi, è un'esperienza da consigliare a tutti. Ricordiamo che la mostra su Giorgio Ferrini sarà aperta fino al 10 di Gennaio.
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