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La partita del Centenario

Ermanno Eandi
Probabilmente per la partita del Centenario i tifosi avrebbero preferito avversari come il Benfica o il River Plate, per una serie di legami storico- affettivi che tutti conoscono, mentre il Peñarol non suscita nessun pathos nei cuori...

Probabilmente per la partita del Centenario i tifosi avrebbero preferito avversari come il Benfica o il River Plate, per una serie di legami storico- affettivi che tutti conoscono, mentre il Peñarol non suscita nessun pathos nei cuori granata.La scelta della data è ostica, buona parte delle persone sono in vacanza o sono appena tornate, così si spiegano gli ottomila tagliandi venduti. Quindi ritengo che per molti la vera partita del centenario rimane Torino-Empoli con il rocambolesco salvataggio di Barone e il super gol di Comotto. Fatte le dovute premesse, questo è il primo incontro del Toro di Cairo con una squadra extra-europea, blasonata e importante con un buon palmares. Rivedremo nelle file uruguagie Franco Ramallo, eterno incompreso, sopravvalutato e bistrattato, con la sua memorabile sgroppata con gol finale a Verona che diede al Toro di Camolese la certa permanenza in serie A.La partita, come appunto afferma il Mister, sarà un test importante, per valutare le condizioni reali della squadra e prepararsi alla difficile trasferta romana. L’osservato speciale sarà Alessandro Rosina, che probabilmente giocherà tutti i 90 minuti, e dovrà dimostrare, oltre le sue indubbie capacità, la sua forma fisica e la tenuta. Interessante sarà valutazione per il posto in squadra tra Lanna e Rubin e tra Barone e Zanetti. Anche Vailatti, tenuto in altissima considerazione da Novellino, dovrà dimostrare il suo valore. In avanti qualche dubbio rimane. In attesa del ritorno di Di Michele, per ora il migliore, si deve puntare sul trittico delle incognite e degli acciacchi di Stellone, Ventola e Bielanovic. La partita di oggi è importante, è l’incontro dei cento anni del Toro. I cancelli saranno aperti alle 18, sarebbe bello, anche se difficile,vedere lo stadio pieno, per vivere e condividere un momento unico e per dire insieme “io c’ero”.