mondo granata

La possibile invasione dei ‘Minghia’

Redazione Toro News
di Mauro Saglietti

Nonostante tutti noi ci si auguri il contrario, gli scongiuri potrebbero non bastare.Diciamola tutta, sarebbe bello che il destino avesse in mente in mente un finale così pirotecnico e scoppiettante, quasi tutto fosse un film dal finale a sorpresa.Mi riferisco ai Soliti sospetti, a Le ali della libertà, al Sesto senso, insomma, uno di quei film il cui finale così ben studiato, ti fa riapprezzare anche quanto è stato nel corso del film.Purtroppo, per quanto bello e intrigante questo pensiero possa essere, la vita non è un film e c’è, inutile nasconderlo, la concreta possibilità che Torino nella serata di domenica venga invasa da parecchi “Minghia”, spesso conosciuti con nomi scientifici più lunghi, che possono contenere anche il famoso goals.Non siamo qui per menare il can per l’aia o per fingere indifferenza.Qualsiasi persona dotata di buon senso non può che provare dispiacere per un evento chiaramente collegato alla inesorabile involuzione culturale che ci accompagna.Ma diciamola proprio tutta. Quello che ci deprime maggiormente è vedere tutto questo associato alla città di Torino, a un qualcosa che sentiamo nostro nel profondo e che vediamo violentato moralmente ancora prima che fisicamente, come un’associazione perennemente estranea, maligna e contorta.Torino è la città delle grandi ambivalenze, della magia bianca e di quella nera, che grazie a Dio non vengono esercitate insieme.Un così forte flusso di negatività non può che essere che recepito dalle menti più semplici (i Minghia in questo caso), che la catalizzano ingenuamente sublimandone lo squallore, scambiando vizio per gloria, repulsione per amore, amoralità per onore.E questo in una città “minghizzatasi” sempre più per scelte sociali, post industriali e politiche , dove l’infausta malattia ammorba ormai anche i soggetti che per condizioni intellettuali e dignità morale avrebbero dovuto tenersi ben lontano da cotanta perdizione.Ma il virus come detto ama confondersi e ammantare di finta gloria le sue ramificazioni orride, una sorta di gigantesco carrozzone horror che, almeno per una sera, finge di risollevare la condizione sociale di molti, troppi, per poi riportarli beffardamente e inesorabilmente al loro posto a partire dalla mattina seguente.A noi che è toccato vivere da testimoni tutto questo per tanti anni, non rimane che prendere coscienza che il mondo non si può cambiare a testate e che la negatività sociale ne è parte integrante, per facilità di scelta, per limitatezza di vedute, per povertà di obbiettivi.A noi davvero il dovere di testimoniare l’eterna opposizione del Bene, benché in tempi di vorticosa e dilagante degenerazione, contro i banali bastioni del male.

Nonostante noi tutti si abbia coscienza del nostro ovvio ruolo di Giusti, in questa contrapposizione, nessuno è immune da sentimenti umani, quali  vulnerabilità o sensibilità.Eccovi dunque dieci consigli su come fronteggiare l’eventuale e probabile invasione dei Minghia.

 

1) Il momento.Naturalmente, lo ripetiamo, speriamo che tutto ciò non avvenga.Ma non c’è cosa negativa peggiore di quella che arriva inaspettata, quindi teniamoci pronti a parare il colpo. Se poi, ma non capita, dovesse capitare…Teoricamente l’invasione dei Minghia potrebbe scattare già domenica sera.Non storcete il naso, è una possibilità e forse neanche tanto infausta.Una invasione a partire dalle 22:30 di sera, lascerebbe molto meno tempo alle orde per occupare il suolo pubblico, rispetto a quanto potrebbe capitare una settimana più tardi.Per il giorno 13 infatti l’orario di inizio dell’evento che potrebbe portare alla festa dei Minghia, non è stato ancora fissato in modo definitivo, quindi tutto potrebbe benissimo svolgersi di pomeriggio, anche se si tratta di una eventualità improbabile.Tenete ancora presente che molti, tantissimi di loro vengono da fuori Torino, quindi, per quanto scatenato (e, aggiungiamo noi, insensato) un raduno serale dei Minghia possa essere, non avrà mai a disposizione le stesse ore che avrebbe a partire dal pomeriggio.In questo caso però vale però lo stesso discorso fatto prima, che deve essere fonte di fiducia per noi. In capo a poche ore molti di loro salirebbero sul Minghiaexpress che li riporterebbe nelle altre regioni italiani, dalle quali sono convenuti per il Minghiaraduno.Inoltre altri elementi potrebbero aiutarci o comunque venire in nostro soccorso.

 

2) Il tempo atmosferico.Anche in questo caso sembra che le condizioni meteo potrebbero favorirci.Allo stato attuale delle previsioni, per domenica è prevista pioggia al 70% in serata. C’è dunque da sperare in una bella giornata, magari una di quelle giornate fredde (10° gradi max - temperatura stimata) che rovinerebbe in qualche modo l’adunata.Forti della nostra moderazione, ci auguriamo quindi che piova in maniera terrificante (un po’ come quando nevicò nel Capodanno 1996-1997, i botti di molti simili dei Minghia furono ovattati, con loro grande disappunto).Troppo incerta invece la previsione per il giorno 13, ma c’è da sperare che le correnti atlantiche che rendono sempre speciale la primavera torinese, non decidano di abbandonarci proprio prima di quella data.

 

3) Mantenete la calma.Sopportate questa prova come un passo in più verso la purezza.Non si può mirare alle vette della spiritualità senza prima aver conosciuto i livelli più bassi della degenerazione umana, avendola pertanto respinta e rifiutata con disgusto.Avete mai conosciuto un Minghia Maestro Zen?Ci sarà un motivo, no?

 

4) Siate sereni.E’ l’incedere ovvio dei tempi.Ma scusate? In un periodo mondiale in cui valori morali vengono calpestati, in un periodo di decadenza nel quale la corruzione furoreggia baldanzosa in Italia…Volevate che i Minghia non facessero festa?Il fluire dell’energia verso la negatività è nell‘ordine delle cose.

 

5) Non rispondete alle provocazioni.Tenete sempre e comunque presente che avete a che fare con dei Minghia e dunque con degli esseri che hanno alla base della loro esistenza una scelta semplicistica, con la quale sono stati marchiati e lo saranno, per tutta la loro vita. Questi esseri dal giorno seguente torneranno ad essere in attesa di vincere qualcosa per poter “dire di essere“.Numerosi scienziati hanno studiato incuriositi e divertiti il comportamento di questo branco, che in pratica vive per un giorno all’anno, sempre che capiti, sempre che non venga revocato.Tutto il contrario di una persona normale, che vive tutti gli altri giorni del calendario.

 

6) L’invidia fuorviante.Nella loro esposizione minimale e nei loro processi di elaborazione mentale approssimativi, i Minghia tenteranno di dirvi che voi li invidiate.Non cadete in questa provocazione ed in questo tranello, che tenta di travestire da invidia ciò che in realtà è profondo disprezzo.

 

7) Prendete le opportune precauzioni.Non vi sto chiedendo di mettervi in coda in farmacia, no.Piuttosto, chiudete tutti i canali tramite i quali “essi” verranno sicuramente a stuzzicarvi.Profili Facebook: fate in modo di impostare le modalità privacy in modo che SOLTANTO VOI possiate aprire nuovi argomenti. E’ fattibile e ci si mette minuti due.Riporterete tutto alle condizioni iniziali dopo pochi giorni ed avrete così piazzato un muro di fronte all’irruenza primordiale della tribù.Riceverete della mail. Non cadete nel tranello di rispondere. Cancellatele senza leggere.Poche cose sono belle come cancellare una mail di un Minghia che ha impiegato tempo per scriverla, senza neanche leggerla.Stesso discorso per gli sms.Una volta visto il mittente, cancellate senza leggere.Il poveraccio avrà speso 15 cent per nulla e voi vi sarete fatto una risata alla faccia sua.Attenti con gli smartphone e le messaggerie internet.Piuttosto eliminate temporaneamente un Minghia, se per caso ne avete, dalla vostra rubrica.

 

8) Sfruttate il territorio.Soluzione A)Se dovesse capitare il 13 maggio (se avvenisse di pomeriggio), perché non essere previdenti, se il tempo invece deciderà di volgere al bello?Perché non impegnare la giornata con una bella escursione in montagna?State tranquilli, chi mai ha visto un Minghia per i sentieri montani? Quella è gente che arriva fin dove va la macchina. Poi, i più ardimentosi fanno addirittura qualche decina di centimetri per posizionare griglia e tavolino da picnic a bordo strada, o al limite per stendere la coperta per la ragazza masticante chewing-gum, fine come un‘emissione aerofaga.In molti si lamentano del silenzio e ne approfittano per infettare anche i pianori dove riescono ad arrivare con i loro unz-unz da uomini duri.Avventuratevi senza paura lungo qualche sentiero dal quale si goda una visuale libera e ampia.Sembra incredibile, ma più si sale, meno si ha, di meno cose si ha bisogno.La mente si apre e ci si concentra soltanto sul proprio respiro e sul silenzio.Proprio il silenzio.Per quanto i Minghia possano pigiare sui clacson delle loro Punto, voi non li sentirete.E sorriderete con un ghigno beffardo.Padreterno ci ha regalato luoghi bellissimi in questo mondo. Che sono inaccessibili e tali resteranno.

 

Soluzione B)Se avete la sventura di capitare in centro proprio durante le ore di possibile invasione dei Minghia il 13 maggio - pomeriggio (o perché siete anime candide, o proprio perché non ne potete fare a meno), cercate di rifugiarvi in qualche luogo a loro completamente inaccessibile.Esempio: una bella libreria.Ci pensate? Avete ma visto un Minghia in una libreria? Oppure prendete un tram ed entrate al Salone del Libro. Lì non si trova un Minghia a pagarlo oro.State tranquilli che si guardano bene dall’entrarci, a meno che non regalino un libro su Belen.

 

9) I centri commerciali rappresentano un luogo ambiguo (eventualità pomeridiana).Se solitamente sono luogo di pascolo tipico per i Minghia, d’altro lato la loro transumanza verso il centro potrebbe liberarli dalla loro presenza, garantendo un riparo acustico minimo, per quanto lo possa essere un centro commerciale.Il rischio però è quello di trovarsi di fronte ai megaschermi dei supermercati, che trasmetteranno sicuramente le immagini dei Minghia che fanno festa.

 

10) La cosa più dannatamente fastidiosa sarà la grancassa mediatica alla quale saremo sottoposti, fatta di titoloni allucinanti, che riveleranno che i Minghia hanno acquistato un giocatore arrivato dalla Luna, che imbottiranno con inserti, dvd e qualsiasi interstizio tra una pagina e l’altra. Oppure i servizi dei vari telegiornali, i terrificanti collegamenti dal centro con i Minghia che guardano nella telecamera ed emettono suoni gutturali, le eventuali feste nella pattumiera, dove i panini costano 15 euro…Questo è il punto più difficile da affrontare, ma sta al buon senso di ognuno di noi guardare un documentario e, per una sera, evitare di ascoltare notiziari che ti dicono che mezza Italia è in vacanza.

 

Insomma, nulla di trascendentale, si tratta soltanto di cautelarsi rispettando le più normali norme di coscienza civile e morale.E se infine fossero i bambini a chiederci che cosa sta capitando, possiamo soltanto sorridere paterni e proteggere la loro innocenza ed il loro candore dall’universo perverso dei Minghia.

 

P.S.Ricordo a tutti l’iniziativa FRATELLI PER UN GIORNO per la partita contro il padova. Ciao e viva il Toro.Minghia!