Circa 150 cuori granata si sono riuniti questa domenica all’Hotel Gallia in Pianezza (Torino) per dare vita agli Stati Generali Granata, dove con questa definizione si intende un’aggregazione quanto più possibile trasversale di tifosi, a cui ha dato origine un’insieme di associazioni, che si pone l’obiettivo di riunire le diverse anime della tifoseria per portare avanti istanze e idee condivise che possano sfociare in iniziative a tutela della fede granata.
news
La prima riunione degli Stati Generali Granata: “Noi uniti per difendere il Toro”
Al tavolo dei relatori si sono seduti gli esponenti di spicco delle associazioni di tifosi protagoniste. Si è parlato, in termini generali, di cosa può fare la componente del tifo per mantenere viva l’identità granata che, a dire dei presenti, è stata soffocata dall’attuale società. Non si è certo trattato di una riunione di sostenitori del presidente granata Urbano Cairo, insomma, ma nemmeno di una contestazione pura e semplice, bensì di una riunione e di un confronto in cui ciascuno ha voluto dare un contributo per ragionare in chiave costruttiva.
A prendere la parole sono state tra gli altri: Marina Cismondi dei Resistenti Granata 1906, che ha condiviso e commentato una serie di sondaggi portati avanti tra i tifosi granata su temi di attualità; e Maria Rosa Mascheroni, presidente dell’Unione Club Granata, che ha insistito sull’importanza dei Toro Club e sulla fondamentale necessità di rispetto e tolleranza delle opinioni altrui per arrivare a formare una tifoseria compatta e unita sui temi più importanti.
Non poteva mancare l’intervento di Domenico Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino, che ha ricordato un passaggio dell’epopea del Grande Torino: “Per capire cosa fare e chi vogliamo essere dobbiamo tenere a mente da dove veniamo. A noi tifosi spetta tenere viva la fiammella granata di Valentino Mazzola e compagni”. Da non dimenticare anche l’intervento di Davide Pollano, neo presidente di ToroMio, l’associazione granata che si occupa di rilanciare l’idea di azionariato popolare nelle squadre di calcio. “Abbiamo aperto una sede di fronte ai cancelli del Filadelfia, una scelta ben precisa perché per noi il Filadelfia deve restare aperto e accessibile ai tifosi per tornare quel fondamentale punto di aggregazione tra tifosi che era un tempo. Non solo: al Filadelfia deve giocare la Primavera (attualmente costretta a disputare le partite casalinghe a Vercelli, ndr). Questo è fondamentale per tutti noi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA