Il Torino è una di quelle squadre il cui settore giovanile, storicamente, è sempre interessante. Se nel corso degli ultimi anni i talenti prodotti si possono contare quasi sulle dita di una mano (Barreca, Buongiorno, Segre...), bisogna anche mettere sotto la lente di ingrandimento l'esplosione di un giocatore che forse è stato categorizzato troppo presto come inadatto per il campionato nostrano. Parliamo di Mattia Aramu, ex attaccante della Primavera del Torino, uno dei pupilli di Moreno Longo, con cui arrivò in finale Scudetto.
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La rinascita di Mattia Aramu: l’ex granata ha conquistato Venezia
Approfondimento / Dopo periodi difficili, l'attaccante arrivato dalle giovanili del Toro pare essere esploso con la maglia della squadra veneta
RIVINCITA - Aramu è rinato, si può dire. Con la maglia del Venezia, squadra che lo ha accolto nel 2019, l'attaccante ha davvero trovato la sua dimensione, producendo numeri di tutto rispetto. Solo in questa stagione, Aramu ha messo a segno 9 gol e 6 assist in 30 partite, arrivando ad un bottino complessivo (in due stagioni) di 62 presenze, 22 reti e 12 assist. Un ritmo da giocatore vero, concreto e soprattutto molto costante nell'arco di due annate diverse. Un nuovo inizio, una notizia lieta anche per il Toro, che lo ha cresciuto.
ANIMA GRANATA - L'ex attaccante è rimasto nella recente memoria dei tifosi granata, così come Aramu non si è dimenticato e - forse - mai potrà dimenticarsi del Toro: "Lontano da Torino ma con il Toro nel sangue", sono state le sue parole quando, nel 2018, ha dovuto separare la sua strada da quella granata con la cessione a titolo definitivo al Siena. Il rammarico resta per il Torino, perché Aramu ha disputato con la squadra piemontese soltanto due partite, accumulando soltanto 50 minuti complessivi (45 in Serie A, 5 in Coppa Italia), in cui ovviamente non è riuscito a mettersi in mostra. Però le possibilità sono infinite e un suo ritorno sotto la Mole sarebbe quantomeno romantico.
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