Buon anno Toro, che il 2011 sia con te. Con l'augurio che si possa parlare delle tue vicende sul campo, di vittorie e di sconfitte, di giocatori e di allenatori, anche del presidente, purche' non ci sia piu' il TORmentone.
mondo granata
La Stampa e il TORmentone di Natale
Dall'articolo del 27 dicembre 2008 de La stampa di Torino dal titolo ''Toro, e' caccia a Mister X'' e dal sottotitolo ''Da Bertone a Miroglio: in tv e sui blog impazza il toto-compratore''
...Un personaggio che a febbraio svelerà la propria identità e che fino al momento in cui non si appaleserà chiameremo Mister X, vuole comprare il Torino. Non fosse che sulla scena granata si sono susseguiti già vari e sedicenti milionari pronti a rilevare la società, verrebbe da dire che finalmente per il Toro è arrivata la svolta. ...A detta dei tre avvocati che il 20 novembre si sono presentati negli uffici milanesi del presidente Cairo e che martedì hanno chiesto a La Stampa di dare la massima visibilità all’offerta del magnate piemontese, non si tratta di una «bufala», ma di proposta serissima da parte di una persona che avrà presto parecchi euro da investire....
Iniziava cosi', parlando di un fantomatico Mister X, lo scoop del quotidiano torinese sui presunti tentativi di acquisizione del Torino Football club. Era la fine del 2008 e aveva inizio la tradizione del TORmentone di Natale, come al cinema da piu' di 25 anni esiste il cinepanettone, il solito film che approfitta delle vacanze di Natale per racimolare milioni di euro. D'altronde quale periodo migliore se non quello tra Natale e Capodanno per tenere viva l'attenzione dei lettori sportivi di fede granata in un momento in cui non ci sono partite e il calciomercato invernale non e' ancora entrato nel vivo? E soprattuto quale argomento puo' stuzzicare (e destabilizzare) di piu' il lettore se non la possibilita' che il Torino Football Club del presidente Urbano Cairo sia nel mirino di facoltosi e ricchissimi personaggi interessati a riportare in alto il Toro? La prima telenovela, da quei giorni di fine dicembre, ando' avanti sino a febbraio, per quasi due mesi, senza che i tifosi potessero sapere di piu' su chi fosse realmente intenzionato al Torino, ma generando una serie di domande, sogni, speranze e discussioni infinite che riuscirono solo a distrarre l'attenzione di tutto l'ambiente granata dai veri problemi della squadra che cercava di ottenere sul campo la terza salvezza consecutiva in serie A dell'era Cairo. Solo a febbraio venne poi svelato il nome del ''serissimo'' personaggio che avrebbe investito parecchi euro e che avrebbe dato la svolta alla storia del Torino. Tale personaggio veniva cosi' tratteggiato nel primissimo articolo de La Stampa sulla grottesca vicenda, il 24 dicembre 2008, dal titolo ''L'eredita'':
...piemontese, di mezza eta', con la passionaccia per il Toro e portatore di un cognome noto...
Alla faccia della piemontesita' e del cognome noto; ecco cosa riportava Il Giornale.it il 13 febbraio, giorno succesivo alla conferenza stampa tenuta dagli avvocati di Mister X:
...Pomeriggio da avanspettacolo puro, targato Toro. Nell'albergo più lussuoso di Torino tre avvocati - Massimo Durante, Grazia Porta e Anna Pasquinelli - hanno rivelato il nome del Mister X che vuole comprare la società granata. Trattasi di Raffaele Ciuccariello (anche se la Pasquinelli aveva inizialmente parlato di "Ciuccarini"), «nato a Lucera (Foggia) il 7 febbraio 1941, da quasi 40 anni residente a Torino e da sempre innamorato del Toro, impegnato nel campo della ristorazione».... e poi, ….peccato che il potenziale acquirente della società non era presente in sala («ha il dono dell'umiltà»), su internet non compariva alcuna attività legata al suo nome e, anzi, il solo Raffaele Ciuccariello ad avere un'utenza telefonica, registrata a proprio nome sul territorio nazionale «ha 80 anni e sta male», almeno questa la versione della signora che ieri ha risposto al telefono da Lucera...E per concludere ...a suo modo, la giornata passerà comunque alla storia, tra promesse di uno stadio di proprietà (te pareva...) e la rivelazione che «Cairo ha rifiutato l’ offerta di 40 milioni impedendo così una seria campagna di rafforzamento. Non ci vuole incontrare e tiene il Toro in ostaggio»....
Sono passati due anni dal primo articolo sulla vicenda Mister X e a distanza di due anni, puntuale appunto come il cinepattone di Natale, La Stampa pubblica pochi giorni fa, prima di Capodanno, l'interesse di una cordata di imprenditori italiani rappresentati da una societa' finananziaria svizzera (tale Alessandro Proto Consulting) pronti a rilevare il Torino.
Dall'articolo del 29 dicembre scorso de La Stampa di Torino dal titolo: ''Toro, spunta la cordata per l'acquisto. Offerta pronta entro il 15 gennaio'' e dal sottotitolo ''Una finanziaria svizzera esce allo scoperto. Tratta per conto di imprenditori italiani''.
...Idee chiare, contatti già avviati e tempi stretti. C'è un gruppo di imprenditori italiani che ha stretto alleanza per raggiungere un preciso obiettivo: acquistare il Torino entro un mese... e continua ...a rappresentarli c'è la «Alessandro Proto Consulting», società finanziaria svizzera, che ha riunito alcuni soggetti privati per trattare l'acquisizione del Toro. «La “Alessandro Proto Consulting” - confermano da Milano attraverso un comunicato stampa - per conto dei suoi investitori formalizzerà un'offerta di acquisto per le quote di maggioranza del Torino Fc entro la metà di gennaio 2011»...l'«operazione Toro» è portata avanti da Alessandro Proto, nato 35 anni fa a Milano e residente in Svizzera dal 2004, che di mestiere cura il settore immobiliare "vip" (compra e vende ville anche per attori di Hollywood) e la consulenza per aziende ed investitori...
Ma, ecco, che arriva la parte piu' interessante argutamente inserita dall'articolista:
...memori delle vicende di "Mister X", al secolo Raffaele Ciuccariello, le persone interessate al Toro sono pronte ad uscire allo scoperto quando tratteranno direttamente con Cairo. Finora i contatti sono passati attraverso persone vicine al presidente, che lo affiancano anche nella Cairo Communication, ma non sono ancora sfociati in una «due diligence» e soprattutto non hanno portato all'incontro preliminare tra le parti...
Il presidente Urbano Cairo rimane sorpreso come tutti i lettori d'altro canto. Senza perdere un secondo, ''colui che tiene in ostaggio il Torino'' smentisce il giorno dopo le voci sulla trattativa con un comunicato chiaro.
Dall'articolo del 30 dicembre 2010 sempre de La Stampa dal titolo ''Toro, Cairo boccia l'offerta di acquisto'' si legge:
...Sono tutte falsità - ha replicato con furia il presidente - e mi sono rotto di dover intervenire su queste vicende...Basta pagliacciate...
Nello stesso articolo, verso il fondo, forse per soddisfare la curiosita' dei lettori e forse allo stesso tempo per ingolosirli, l'articolista azzarda uno dei nomi degli imprenditori italiani facenti parte della cordata:
...il gruppo di imprenditori, composto da 5-6 investitori italiani, vuole mantenere un profilo di riservatezza ed evitare annunci roboanti: tra questi, però, figura una primaria azienda di abbigliamento sportivo. L'identikit porterebbe ad Anzibesson, da un anno tornata pienamente italiana con l'ingresso della BasicNet di Boglione (per altro sponsor del Toro con la Kappa)...
Peccato che nello stesso giorno su un sito internet svizzero, Ticinonews, compariva l'articolo «I misteri di Alessandro Proto» in cui veniva riportata la condanna per truffa, falsità in documenti e calunnia da parte del giudice Claudio Zali risalente a pochi giorni prima. Una notizia giudiziaria per fatti risalenti al 2008 e riferiti a polizze assicurative false stipulate da Alessandro Proto, il quale smentiva tutto e subito dopo emetteva un nuovo comunicato stampa.
''In riferimento all'attacco mediatico che la Alessandro Proto Consulting sta subendo, a fronte della notizia della volontà di alcuni investitori di acquistare la maggioranza della proprietà del Torino, con questo comunicato dichiariamo interrotta qualsiasi trattativa inerente la stessa. Valuteremo di procedere per vie legali contro chi pubblichi notizie calunniose e non veritiere''
Insomma, non c'e' pace per questo Torino, due anni fa Ciuccariello, ora Proto; in mezzo, nell'arco di 24 mesi, si sono alternati gli scoop sulla famiglia Tesoro (gli unici ad aver veramente provato a portare avanti una trattativa con Cairo, poi subito tramontata) la Red Bull, la Etihad Airways. Con l'aggravante che questi ultimi tre pacchi pieni di illusioni non sono stati confezionati sotto l'albero di Natale. La domanda, allora, sorge spontanea: come mai tutto questo interesse mediatico attorno al Torino, quando sarebbe molto piu' sano e benefico parlare delle vicende che accadono sul campo, senza destabilizzare l'opinione pubblica? Anche perche' a forza di parlare di Ciuccarielli e Proti vari, ci si scorda di come si chiamano i giocatori del Torino, quelli sulle cui gesta si dovrebbe scrivere realmente. Come non scordare, a tal proposito, il titolone comparso la sera del 18 dicembre scorso su La Stampa nella versione on line, al termine della partita vinta dal Torino contro l'Empoli:
Iunco e Polidori, l'Empoli va ko!*
Caro Alessandro Pellicori, ci scusiamo noi per la storpiatura del tuo nome da chi di mestiere dovrebbe fare giornalismo e invece tenta di fare il fenomeno...(per onor di cronaca vedi foto allegata all'articolo).
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