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mondo granata
E’ senza dubbio incantevole la storia quasi centenaria del Torino Calcio 1906, che un anno fa, proprio in questi giorni, iniziava a tirare gli ultimi rantoli di vita. Purtroppo a breve, esattamente il 12 luglio prossimo, andranno all’incanto i suoi cimeli, sperando che non siano divisi, ma restino tutti uniti come la tragedia ha voluto nel ’49, quando l’intera squadra se ne andò via, spazzata dall’incidente di Superga. Una soluzione auspicata dal Comune di Torino, che per voce degli assessori allo Sport e alla Cultura, Montabone e Alfieri, hanno chiesto alla Soprintendenza di mettere in atto un vincolo storico su coppe, trofei, foto e quadri appartenuti alla societa' granata, in modo che non vadano dispersi. Un vincolo che permetterebbe al Comune di avere una prelazione sui cimeli. Poi tutti si aspettano che sia Urbano Cairo a riportare a casa un passato che in fondo gli appartiene di diritto perché, pur essendo una nuova società di fatto, che ha saputo riportare entusiasmo alle stelle, resta sempre figlia di quello che fu il Torino. I giovani, chi non ha vissuto splendori e sciagure, hanno diritto di continuare a conoscere cos’è stato il Toro, le sue imprese, i suoi personaggi, i suoi trofei, da ammirare e toccare con devozione.
Alla cancelleria del Tribunale fallimentare di Torino sono già arrivate parecchie buste con le varie offerte, la base d’asta di partenza è di 1 milione e 410mila euro, così è stato valutato il patrimonio reale della ex società gestita da Franco Cimminelli. Il valore umano ed affettivo ovviamente non ha prezzo: pensiamo che tra i cimeli ci sono tutti gli scudetti vinti dal Grande Torino, inclusi i diritti di utilizzazione economica delle foto d’epoca, con i relativi filmati, certamente un patrimonio importante per poter rivivere “quasi” in diretta le vittorie precedenti.
Purtroppo quando è stato fatto l’inventario ci sono state anche delle brutte sorprese: sono spariti dei cimeli importanti, tra cui spicca il trofeo dell’ultimo scudetto, vinto nel ’76, così come non si è più trovata la coppa vinta da Pulici come miglior realizzatore del torneo, sempre nel ’76. Per fortuna non è stato toccato il trofeo della Coppa Uefa 1992, quando il Toro fu semifinalista del torneo contro il Real Madrid, chissà dov’è finita anche la sedia alzata al cielo da Mondonico, quello sarebbe un altro ricordo che molti vorrebbero per un attimo poter accarezzare. Anni fa Vidulich aveva denunciato dei furti e può essere senza dubbio che qualche cimelio mancante sia in casa di qualche anonimo cittadino che ha voluto tenere per sé un ricordo importante. Negli anni ci sono stati anche alcuni spostamenti di sede e, non ultimo, quando è stato abbattuto il Filadelfia molto è andato perso anche in quel caso.
Ora si tratta di riportare a casa un pezzo di Toro che fu e si spera che sia Cairo a spuntarla, un altro regalo dopo la promozione per permettere ai tifosi di poter ancora ammirare i vecchi cimeli, che non dimentichiamolo appartengono, almeno con l’affetto, a tutto il popolo granata, nessuno escluso.
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