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La storia delle rovesciate

Redazione Toro News
di Guido De Luca

Noi tifosi del Toro siamo così. E’ sufficiente che un nostro calciatore segni in rovesciata che ne parliamo per settimane, se non per anni. Probabilmente non siamo abituati bene come i tifosi di altre squadre e proprio per questo motivo, già venerdì scorso, al termine della partita con la Reggina, ho cercato di ripercorrere le reti segnate in acrobazia dai nostri beniamini per puro diletto statistico.Tanto per cominciare, ho posto ai miei amici di stadio il quesito di quale fosse stata l’ultima bicicletta di un calciatore del Torino andata a segno. Siamo rimasti in silenzio con lo smarrimento dipinto negli occhi per una trentina di secondi, poi la ragione mi ha portato a ripercorre tutte le reti di Marco Ferrante, l’ultimo dei nostri grandi goleador. Tra i più di cento gol segnati, deve averne realizzato uno in rovesciata, mi sono detto. Niente, faticavo a ricordarmene uno (che mi è poi venuto in mente con colpevole ritardo). Ho cercato allora di appellarmi ai ricordi degli anni ’80, nel decennio precedente non avevo l’età per seguire dal vivo tutte le gesta di Pulici. Quindi, mi sono venute in mente due rovesciate a Verona di Aldo Serena nel 1985 e di Antonio Comi l’anno seguente (ma forse quest’ultima, presente nella sigla iniziale della Domenica Sportiva del 1987, non si concretizzò con un gol). Ho ripercorso subito dopo i gol di Ezio Rossi, che di professione non faceva l’attaccante, ma, quando segnava, stupiva tutti per come riusciva a sorprendere i portieri avversari con tiri dalla parabola impensabile. E una mezza rovesciata vincente contro la Sampdoria nel 1987 sono sicuro che la mise a segno. Ah, ecco che la memoria mi torna in aiuto: Ferrante a Venezia, nei minuti di recupero. Che spettacolo, che impresa; sotto di due reti sino al 90’, il Toro riesce a pareggiare con Grandoni prima, e con il nostro bomber in rovesciata all’ultimo respiro. Una rete da cineteca, una rete da campioni. Possibile che da quel freddo pomeriggio di fine gennaio del 2000, non abbiamo più avuto gol incredibili da festeggiare? Cerco di sforzarmi, per giorni non riesco a trovare spunti. Nel frattempo devo pensare a scrivere il pezzo di una partita del passato contro la Triestina, sperando che sia di buon auspicio per sabato prossimo. Rifletto sul 3-3 del 1990, quando tornammo matematicamente in serie A con Eugenio Fascetti in panchina, ma penso anche alle ultime due vittorie in terra giuliana. La doppietta di Stellone il 6 maggio 2006 e la rete di Marazzina del 19 dicembre 2004. Marazzina! Com’era possibile che me ne fossi dimenticato! La rovesciata di Massimo Marazzina. Ecco l’ultima bicicletta vincente di uno dei nostri giocatori. A Vicenza il 22 novembre del 2004, l’ultima rete in rovesciata di un calciatore del Toro (nella foto) prima della perla balistica di Rolando Bianchi di venerdì scorso.

PS: cari lettori, chiedo la vostra gentile collaborazione a ricordare altre rovesciate andate a segno negli ultimi anni, oltre a quelle citate nell’articolo.