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mondo granata
di Silvia LachelloBuongiorno Toro... qualcuno una volta mi ha detto che le storie degli altri rendono le nostre vite migliori.Un po' come quando si vivono quei giorni fatti di lamentele, continue lamentele, non ci va mai bene niente, piove come ai tropici, c'è troppo sole, che palle 'sto vento, il Toro sta sempre lì dove sta, non cambia mai nulla, che schifo, che orrore... avete presente quei giorni, no?Alcuni fanno lo sforzo di trovare qualcosa di positivo, altri autoalimentano il proprio lamento fino a divenire – ahimè – voce sovrastante e assordante. Che caciara.E poi accadono cose che danno uno scossone, accadono eventi inaspettati, inimmaginabili, raccapriccianti che... be', quando avete mal di schiena, un mal di schiena che vi fa camminare a fatica, e qualcuno vi dice, per esempio, che ha solo più qualche settimana di tempo per lamentarsi o per gioire... come reagite?Sono certa che la maggioranza di noi, comprendo anche me nel computo, improvvisamente non ha più mal di schiena e, anzi, si sente rinnovato in termini di forza e di entusiasmo per la vita.E io mi domando: è sempre necessario ricevere botte dal Fato, per rendersi conto delle opportunità che offre la vita? Sto riflettendo a voce alta, sto tentanto di trovare il bandolo di una matassa che non comprendo fino in fondo... e ancora: possibile che solo certe tragedie riescano a far recuperare il senso della vita? A dare il giusto peso a certe esistenze?Nel caso della Tragedia di Superga, quanto meno, il Torino era Grande già prima di andarsi a schiantare... ma nella stramaggioranza dei casi... ecco, a voi non disturbano i chiacchiericci funeraleschi della serie "Era davvero un uomo integerrimo...", "Era una donna incredibilmente intelligente...", "Quanto sentiremo la sua mancanza..."?Ho voglia di vita, Sorelle e Fratelli, tanta voglia di vita.Tanta voglia di una vita che non sia incaponirsi su posizioni le cui origini si perdono nella notte dei tempi, che sia dare possibilità di riscatto (ops... parola che disturba un po', eh?) ad eventi faticosi. Tanta voglia di vita, della MIA vita, senza stare a guardare come agiscono gli altri, pensando con la mia testolina bacata, agendo realmente come singolo, come singolo che sa di far parte di una massa, come singolo che non dimentica che la propria singolarità, come la singolarità di tutti gli altri, è il dono più prezioso.Sapete, l'altro giorno mi è successa una cosa particolare.Stavo andando fra le colline da cui proviene il 50% dei miei cromosomi e, pur sapendo di star indossando una t-shirt turchese, avevo la percezione di starne indossando una Granata. Come se avessi, in quel momento, la possibilità di vedere il VERO colore della mia pelle. Non so spiegarvelo diversamente, né con altre parole.So, però, che ho sorriso (merce rara, di questi tempi) e... niente: io indossavo una maglia Granata, anche se la t-shirt era turchese. E bene che stavo.Come dicevo prima, le storie degli altri rendono le nostre vite migliori... sarebbe bello diventare migliori iniziando a guardare dentro se stessi.Senza capo né coda, ma chi lo sa... vi auguro una settimana serena.silviatoronews@gmail.com
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