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CONSIDERAZIONI SU CAIRO
Buongiorno Redazione e buongiorno a tutti i tifosi granata.
Colgo l'occasione per scrivere e cercare di precisare al meglio il mio parere sulle volontà di Cairo.
Premessa: piccoli...
"CONSIDERAZIONI SU CAIROBuongiorno Redazione e buongiorno a tutti i tifosi granata.Colgo l'occasione per scrivere e cercare di precisare al meglio il mio parere sulle volontà di Cairo.Premessa: piccoli cenni storici.Il presidente Cairo nel 2006 ha acquistato la società a zero euro (e nemmeno in modo troppo convito a giudicare dalle tempistiche).Al primo anno ha conquistato la promozione via play off dopo i primi mesi di sofferenza e acquisti di gennaio che hanno dato i frutti sperati.Tutto sommato una stagione molto positiva visto il poco tempo in cui ha dovuto allestire la rosa iniziale.Nei 2 anni successivi di A, forse facendosi prendere la mano, si è lasciato andare a slogan berlusconiani che, uniti a pochi mezzi finanziari effettivamente dimostrati, sono finiti per diventare ridicoli agli occhi degli addetti ai lavori e, ancor più grave, di molti tifosi granata. Ci siamo sempre salvati all'ultimo minuto e, almeno in una circostanza con una partita a Roma contro la Roma alquanto miracolosa.La terza stagione di A non abbiamo avuto la stessa fortuna delle altre due e a fine anno siamo retrocessi senza appello. Rosa di basso livello e mal assortita, peraltro triste tendenza di ogni stagione così come quella di sostituire allenatori per poi richiamarli a turno e alternare di anno in anno dirigenti senza mai inserire ex granata. Insomma una confusione tale che ha ridotto al lumicino la credibilità del presidente agli occhi degli addetti ai lavori e, ancor più grave, di molti tifosi granata.Si scende quindi in B. Solito balletto di dirigenti e allenatori al quale si aggiunge anche un teatrino di scelte di giocatori prima ridicolo (alcuni esempi: buste a zero euro tra noi e Genoa per acquisire il cartellino di Gasbarroni, cessione di Rosina e gradi di capitano conferiti a Di Michele da sempre un elemento che mai ha dimostrato attaccamento alla causa granata). Il teatrino ridicolo dei giocatori diventa poi surreale per non dire tragico a dicembre. Toro ad un passo dai play out, cambio dell'allenatore e mezza squadra ceduta per disperazione. Nella contestazione generale, arriva Petrachi che acquista parecchi giocatori a zero euro o poco più da tutte le serie (alcuni erano fermi per infortunio o per scelta tecnica). Poco dopo Cairo si defila accusando una parte del tifo e vestendo i panni della vittima, salta l'appuntamento di Superga e soprattutto mette in vendita la società con prerogative per gli eventuali aspiranti acquirenti all'atto pratico quasi impossibili. Praticamente l'ultima carta da giocare per un abile manager berlusconiano abbastanza tirchio e con la tifoseria ormai sul chivalà.In tutto questo can can l'operato di Petrachi risulta positivo e ora ci troviamo a disputare i play off anche se in una posizione non di privilegio.Opinione personale:Ecco il mio pensiero sulle volontà di Cairo. E lo scrivo prima di iniziare a giocare (i calciatori) e a tifare (io insieme a tutti i tifosi granata speranzosi e passionali come sempre) i play off, perchè ne sono fortementeì (ahimè) convinto.Il Toro non andrà in serie A perchè Cairo non vuole sostenere i costi che la serie A e i tifosi del Toro richiedono per una squadra come è appunto il Toro. Cairo sa che una volta in A dovrebbe allestire una squadra degna del massimo campionato italiano e della gloriosa storia del Toro.Questo comporterebbe acquisto di giocatori validi e pronti subito con costi considerevoli per cartellino e ingaggio. Investimenti per gli stadi Olimpico e Filadelfia. Ingaggio di un allenatore degno di un progetto.Insomma, una programmazione seria che fino ad oggi non è mai stata fatta e che dopo anni di pazienza declinata in credito da parte dei tifosi, ora non avrebbe più. E anche i tanto dichiarati 40mln (perchè sono 40 e non 45) dei diritti tv che riceverebbe salendo in A a giugno 2010 non andrebbero a pesare troppo nel bilancio poichè sarebbero divisi in 2 anni e perchè i costi di gestione per un progetto serio sono, a mio avviso, più alti. La rosa attuale vede solo 10 elementi di proprietà sui quali puntare davvero, il che vuol dire che una bella fetta di giocatori sarebbe da acquistare in toto. I peones vanno bene, ma in A qualche dubbio ci sarebbe.Inoltre i play off conclusi a metà giugno non favoriscono la scelta più importante per avviare un progetto: la scelta dell'allenatore.Il fatto tecnico inoltre mi porta a pensare che la squadra abbia dei limiti tecnici e psicologici non da poco che avallerebbero la scelta del presidente.Lo si può capire da alcune prestazioni a dir poco sconcertanti e sempre in partite chiave in cui si sarebbe dovuto dare la svolta: Toro Salernitana (sconfitta con l'ultima in classifica!) e tutta la settimana di Toro Piacenza e Toro Cesena finite entrambe con un pareggio. In quella settimana avremmo raggiunto il secondo posto vincendo banalmente in casa.Ecco, se oggi, alla vigilia dei play off, Petrachi dichiara che sia in A che in B le strategie societarie sarebbero comunque pronte mi sembra più di una conferma del fatto che resteremo in B. Certo, con Petrachi faremo una squadra di giovani partendo da quelli già in rosa ma perderemo sicuramente Bianchi e quasi sicuramente Ogbonna e Sereni. I migliori, direi.In sintesi Cairo vuole rimanere in B per risparmiare sui costi di gestione (leggasi Petrachi e i peones a zero euro e meno pressioni della piazza).Un ridimensionamento totale e preciso su tutta la linea.Un vero peccato se si pensa al bacino d'utenza che il TORO ha in dote.Spero di sbagliarmi ma ne dubito fortemente.Forza TORO.el principe
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