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mondo granata
di Silvia Lachello
Mercoledì 2 giugno 2010, mattinaCaro Diario,meno male che è festa così sarà tutto più facile.Tutt'altro discorso sarà mercoledì prossimo. Proprio tutto un altro discorso... perché se sì, allora... mentre se no, ahiahiahi... intanto vediamo di arrivare integri alla fine di questo giorno, perché l'ansia sta raggiungendo livelli intollerabili.E poi fa caldo.Mercoledì 2 giugno 2010, notte, Toro-Sassuolo 1-1Caro Diario,buona (più o meno...) la prima.Recuperato lo svantaggio.Hai visto il gol del Cap? L'abbiamo visto tutti.Non ti ha fatto venire in mente un gol di taaaaanto tempo fa? L'ha fatto venire in mente a tutti.Per caso qualcuno ha parlato di questa similitudine? Ne hanno parlato tutti.Ne hanno parlato tutti senza fare nomi, senza fare riferimenti, senza... oh, gente: sveglia. Sveglia!Il futuro si costruisce dal presente solo se si ha coraggio di parlare del passato.Senza timori reverenziali, senza dietrologie.Sento la paura intorno al Toro, annuso l’aria come una bestia selvatica in cerca di una preda, e sento un odore nauseante, spesso, quasi melmoso.La paura di vincere, la paura di sperare, la paura di ammettere che siamo diversi ma mica tanto, la paura di doversi ricredere, la paura che le cose vadano bene, così non ci sarebbe nessuno da mettere sul rogo.E anche la paura di metterci la faccia: comodo, molto più comodo nascondersi dietro a qualcosa, qualcuno, una sciarpa, una sigla, un prestanome, qualunque cosa.Paura di tornare sui propri passi, paura di ammettere di avere sbagliato, paura di concedere un'altra possibilità, paura di azzerare preconcetti, paura di cambiare idea.Dovrei essere felice per il risultato di questa sera, in fondo poteva andare peggio... poteva anche andare meglio, è vero, ma... boh, che dire? Amo anche questo senso di incertezza.Masochista?No, possibilista.Buonanotte.Giovedì 3 giugno 2010Caro Diario,suona già la carica.Si sente ronzare per l'aria, in rete, dappertutto, un grande mumblemumble nel quale scenari diversi si intrecciano, si scontrano, coesistono.Scenario n. 1: il Toro perde. Contestazione.Scenario n. 2: il Toro pareggia. Contestazione.Scenario n. 3: il Toro vince. Caccia al biglietto.Boh.Io dico che ci sarà una bella caccia al biglietto: per le contestazioni c'è sempre tempo.Venerdì 4 giugno 2010Caro Diario,sai che cosa ti dico? Chi se ne frega.Chi se ne frega di scenari, idee, contestazioni, dietrologie.Il pensiero, il MIO pensiero, è tutto rivolto a domenica sera.E' un pensiero che sovrasta tutti gli altri pensieri, mi fa rispondere distrattamente alle domande di figli e amici, come un coro sommesso, ma non per questo flebile, come una vibrazione costantemente in crescita, una vibrazione in perfetta risonanza con le mie corde più essenziali.C'è qualcosa che mi disturba, qualcosa che si arrampica limaccioso intorno al Toro, però.Non riesco a dargli contorni precisi e, a dirla tutta, non mi interessa farlo.Forse è il discorso insensato di Fabrizio, insensato dal MIO punto di vista, chi lo sa... lui recrimina in continuazione, ha sempre qualcosa da dire CONTRO.E vagli a spiegare che si tifa PER... niente da fare: posizioni inconciliabili.Ne parliamo spesso, parliamo spesso e non riusciamo a concludere alcun confronto se non con un reciproco vaffanculo. Fino alla volta dopo.E' incredibile: nonostante tutti i vaffanculo finora scambiati, continua ad esserci la voglia di parlare di Toro. Senza sentire l'estrema esigenza, che si vede altrove, di voler tirare acqua al proprio mulino. Forse c'è più rispetto in tutti quei vaffanculo che in altri confronti... che confronti non sono.Vabbe'.Sabato 5 giugno 2010Caro Diario,a volte vado in luoghi in cui non vorrei andare ma... ma tutto ha sempre un significato, sempre."La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza", diceva William Blake.Bene, questa mattina ho avuto la bella pensata di andare a perdermi in un centro commerciale.Che perversa, eh?Non essendo avvezza a frequentare il mondo 'normale', non ho prestato sufficiente attenzione all'ora (e vabbe'... non ho orologi...) ed ho fatto un viaggio strano.La struttura era praticamente vuota, i miei passi risuonavano come quella volta in cui pensavo di essere braccata da un licantropo in una fermata della metro di Londra (vedo troppi film... ma sempre sia lodato John Landis, sempre).Gli orologi appesi alle pareti indicavano orari diversi fra loro. Un rapido conto mi ha permesso di capire che nel giro di un'ora avrei potuto fare acquisti. Bene.Il problema era che c'erano simboli della giubbentus dappertutto. Dappertutto. In abbondanza, in eccesso. Che nausea.Ma tutto ha sempre un significato, come dicevo prima.Sai, io odio la giubbentus.Non posso farci nulla.Non sono cattiva (be', non sempre, via...).La odio e non posso farci nulla.La odio e non voglio farci nulla.Perché contrastare un moto dell'animo? Già si vive di costrizioni e convenzioni... perché non lasciare libero sfogo a ciò che è sincero?E' un odio cristallino, puro, pulito... molto più pulito di certo amore che è, invece, contaminato da SE e da MA e da BOH.Domenica 6 giugno 2010, mattinaCaro Diario,alcuni pensano di essere condottieri, alcuni pensano che la vita, che ogni 'compartimento' della vita, sia da trattare come una guerra.Al di là del fatto che anche decidendo che la vita sia un continuo susseguirsi di battaglie non ci si improvvisa condottieri... prendere le cose con più calma? No, eh?Io la definisco 'calma', forse farei meglio a chiamarla leggerezza.La leggerezza del dare il giusto peso a tutto, non la leggerezza del non andare a fondo.Faccio il conto alla rovescia per arrivare alle ore ventuno di questa sera, poi due orette di attesa e infine... infine il Toro. Comunque e sempre.Tra l'altro... la tensione sta scemando. Salirà di nuovo verso il tramonto.Domenica 6 giugno 2010, pomeriggioCaro Diario,ma quando arriva il tramonto?Domenica 6 giugno 2010, sera, è quasi oraCaro Diario,se quasi tutti i tifosi del Toro sono a Modena, come mai in un tragitto di circa cinquecento metri ne ho incontrati quattro, escludendo me?Semplice: perché siamo taaaaaaaaaaaaaaaaaantiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!Il primo: un passante che, vedendo la mia t-shirt granata, si lascia andare ad un'invocazione a tutti gli dei superni.Il secondo: una cameriera in pizzeria che, vedendo la mia t-shirt granata, mi chiede come stia andando il Toro. "Be', posso dirtelo tra un bel po': la partita inizia tra un'ora...". "Uh, come sono distratta... però qui siamo quasi tutti del Toro, sai!" e ci stringiamo la mano.Il terzo: il cassiere che, vedendo la mia t-shirt granata, dice che è una gran bella maglia e forza Toro.Il quarto: un cane che, vedendo la mia t-shirt granata, esclama bau bau arf mentre, di rimando, il suo umano grida "Forza Toro!". Ti giuro che è andata proprio così.E' bella.La mia t-shirt granata.E' bello.Il Toro.Il Toro?Ca§§o, il Toro!Vado: sta per iniziare la partita... forza Ragazzi, forza!Domenica 6 giugno 2010, notte, Sassuolo-TORO 1-2Caro Diario,Scaglia, Bianchi, olé.E chi riesce a prendere sonno questa notte? Io no di sicuro.I miei amichetti Granata hanno voluto condividere la gioia del momento con i soliti SMS:- Stragodoooooooooooooooo!- Sto piangendo.- Eccociiiiii!- Ma vieniiiiii!- E orA prendiAmocelA!!!Mi piacciono le abitudini, certe abitudini: fanno sentire a casa.E per ogni SMS di goduria c'era la mia risposta e la mia risposta era "Sììììììììììì!!!!".Solo a chi mi ha scritto di star piangendo ho risposto in maniera diversa... gli ho scritto semplicemente "Ridi!" anche se poi... a pensarci bene... piangere non può che fargli bene, non può che sciogliere alcune sue tensioni... e vabbe': spero che abbia pianto e che poi si sia fatto una bella risata... e il Toro?Il Toro. Punto.Lunedì 7 giugno 2010, seraCaro Diario,come vogliamo chiamare questo giorno?Semplicemente lunedì?Fai un po' tu... più di una volta ho ritenuto plausibile pensare che stesse passando una cometa maligna: andava tutto a rotoli, tutto tutto tutto.Manco il tempo di godere come si deve del risultato di ieri sera... macché: un problema dopo l'altro, compreso quello - tremenderrimo - di non riuscire ad esercitare il diritto di prelazione derivante dall'essere titolare di un abbonamento per assistere alle partite casalinghe del Torino FC per la stagione calcistica 2009/2010.Comprare un biglietto, insomma.Non un biglietto qualsiasi, eh? No, no: quello per Toro-Brescia. Mercoledì. Praticamente è fra due minuti, altro che fra due giorni.Problemi tecnici. C'erano problemi tecnici.Ma perché la vita, a volte, è così complicata?Per fortuna o per carattere (sul carattere bisognerebbe aprire un'ampia parentesi: magari un'altra volta, eh?) non mi perdo mai d'animo.Cioè.Mi abbatto.Subito.Catastrofizzo.Apocalisseggio.Tuttonerotuttonerotuttonero.E nell'oscurità delle tenebre buieggianti, sempre ed immancabilmente, fa capolino d'improvviso l'idea giusta, la chiave di volta, le maniche da tirare su, le maniche che IO tiro su, e... good day sunshine (ah-ha: Beatles, sì, lo so, non dire niente, lo so, esiste anche altro, lo so).Ho dovuto fare un lungo giro ma alla fine... alla fine il biglietto c'è, è mio, mio mio MIO.Problema risolto: brava.Martedì 8 giugno 2010, seraCaro Diario,oggi ci si scrutava.Per le strade, negli ascensori, nei bar, nei supermercati.Sguardi che si incrociavano (l'ansia ti fa spiare gli occhi altrui), domande silenti ("Sarà uno di NOI?"), ritmi cardiaci a palla (si sentono, si sentono: boom-boom-boom, cuori che escono dalle casse toraciche, sembrano i tamburi di una curva che conoscevo bene mille anni fa), sfacciati tentativi per non sentirsi soli ("Ma anche tu... anche tu sei del Toro?"), orgoglio trattenuto e poi manifestato ("Hai già preso il biglietto? Io sì.").E poi.E poi c'è questa specie di 'febbre' che mi fa tremare le mani, che mi distrae, che mi fa sussultare ad ogni minimo rumore.Questa mattina ho espresso uno strillo isterico, condito da salto sul posto e successivo batticuore, quando:- la gatta Kida mi si è strusciata su un polpaccio (il che ha prodotto una reazione scomposta anche in lei, che è saltata per aria in diagonale atterrando contro la porta);- si è accesa l'auto (oh, la chiave l'avevo girata io, eh?);- uno dei tanti semafori è diventato verde (lì ho avuto paura per la mia sanità mentale);- un collega mi ha detto "Ciao!" (eccheddiamine, abbassa 'sta voce del piffero!);- è suonato il telefono dell'ufficio (alla terza telefonata ho abbassato la suoneria).E quindi ho deciso di fare un po' di training autogeno, di yoga, di stretching, di mobbing (no, questo no, dai...)... no, ho deciso di stare in silenzio fino al fischio di inizio della partita.Tanto manca poco.Giusto ventiquattro ore.Millequattrocentoquaranta minuti.Ottantaseimilaquattrocento secondi.86400: che cosa vuoi che siano... spero che le mie coronarie reggano...Però devo ricordarmi di raccontarti che... senti, non ce la faccio, non riesco a concentrarmi, ho tantissime cose da raccontarti e lo farò, ma non adesso, non adesso...Approfondimenti:- William Blake: tutto, in particolare The Marriage of Heaven and Hell- John Landis: Un lupo mannaro americano a Londra. E ovviamente Animal house. Obbligatoriamente The Blues Brothers.
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