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Lettere: ‘Lo stadio non è un salotto’

Redazione Toro News

Salve,
sono un tifoso e forumista attivo in curva Primavera, e vorrei controbattere alle lettere che avete pubblicato, in particolare sul problema del rispetto dei posti numerati nelle curve dell'Olimpico.

Salve,sono un tifoso e forumista attivo in curva Primavera, e vorrei controbattere alle lettere che avete pubblicato, in particolare sul problema del rispetto dei posti numerati nelle curve dell'Olimpico.Premetto che negli anni ho sempre seguito le partite seduto e tranquillo con gli amici, e che solo dall'anno scorso, grazie alla mobilitazione della Primavera, ho iniziato a partecipare all'organizzazione del tifo. Capisco quindi perfettamente il punto di vista di chi vorrebbe stare seduto in un posto prefissato.Faccio però notare che è stata la società per prima a decidere che i posti nelle curve non fossero preassegnati. Quando i club e i gruppi hanno chiesto gli abbonamenti, hanno ricevuto posti sparsi un po' dappertutto, alcuni addirittura in anelli diversi; ci è stato detto esplicitamente di non preoccuparci, perchè tanto non si sarebbe dovuto rispettare nè l'anello nè il posto, e comunque (fatto ribadito anche pochi giorni fa sui giornali dal responsabile della sicurezza dello stadio) chi voleva sarebbe stato libero di seguire la partita in piedi dove voleva.Credo che si tratti peraltro di una scelta inevitabile. Così come va rispettato il desiderio di vedere la partita da seduti, va rispettato anche il fatto che esistono migliaia di persone che invece la vogliono vedere in piedi, cantando e abbracciandosi ai gol. Sono le stesse persone che mettono impegno, tempo e denaro nel sostenere la squadra in casa e in trasferta, nel preparare i cori e nel creare le coreografie che ci rendono giustamente famosi.Se per assurdo queste persone dovessero spargersi per la curva seguendo la numerazione dei posti, la situazione sarebbe ancora peggiore: ci sarebbero ciuffetti di persone in piedi e sbandieranti in mezzo alla gente seduta, che non vedrebbe proprio più nulla, mentre sarebbe impossibile lanciare anche un solo coro in modo coordinato, e il nostro tifo morirebbe. Credo sia meglio per tutti se i tifosi attivi si concentrano dove sono collocati in tutti gli stadi del mondo, al centro della balconata, mentre gli altri possono stare comodamente seduti ai lati e al primo anello senza disturbo; del resto era già così al Delle Alpi.Chiudo con la bizzarra idea, attribuita da alcuni lettori al sindaco, di voler trasformare lo stadio in un salotto, idea che dimostra che chi ci governa, a parte i periodi elettorali, non ha bene idea di cosa sia uno stadio (basta vedere l'Olimpico per averne conferma). Questa idea è peraltro realizzabile facilmente proprio nel salotto del sindaco, dove egli potrà seguire la partita in modo perfetto con l'ausilio di un mirabolante impianto home theatre e delle decine di telecamere di Sky.E' difatti evidente che, se l'obiettivo è vedere bene, viste anche le dimensioni e le innumerevoli pecche progettuali del "pacco" olimpico che il sindaco stesso ci ha rifilato, la cosa migliore da fare è guardare la partita sul divano di casa; nessuno stadio batterà mai quella comodità, e il costo è anche inferiore. Chi viene allo stadio, invece, lo fa anche per trovarsi in mezzo ai cori e allo spettacolo della folla viva e pulsante. Per questo non capisco troppo le proteste relative alla "invadenza" del tifo organizzato, senza il quale lo stadio sarebbe identico alla TV, e lo spettacolo dal vivo non esisterebbe più.E comunque, nonostante il volantino (che voleva essere più che altro un aiuto per chi veniva allo stadio per la prima volta), nessun gruppo organizzato ha impedito a chicchessia di venire al secondo anello della curva Primavera. Invito anzi tutti i lettori scontenti a farlo, unendosi alla folla che segue la partita in piedi e cantando per novanta minuti; penso che scopriranno, come è successo a me, che così è molto più divertente.Grazie,Vittorio 'vb' Bertola,

SIAMO ALLO STADIO, MICA A TEATROCaro direttore sono un abbonato in curva maratona,l'anno scorso io e la mia famiglia avevamo 3 abbonamenti in secondo anello curva maratona, quest'anno al rinnovo mi sono ritrovato con un abbonamento secondo anello e due in primo anello, ma le pare normale che io vado allo stadio con la mia famiglia mi vado a dividere??? non ci penso nemmeno!!La legge della curva e chi prima arriva si mette dove vuole!! Chi non é d'accordo vada a far spostare i ragazzi degli ultras in mezzo alla curva e far valere la sua numerazioni in mezzo???? forza toro!! LA GENTE CHE VIENE IN CURVA MARATONA LO SA CHE NON VIENE A TEATRO!!!!Dario Lancia,

RETTIFICAGentile direttore, mi rendo conto ora, rileggendo la mia mail pubblicata, che ho usato un'espressione infelice. La pregherei cortesemente, ove possibile, di sostituire la frase "visto che il secondo anello è ostaggio dei Club Organizzati (che addirittura ieri volantinavano per dissuadere il tifoso normale a salire nel secondo livello)" con la più corretta "visto che ormai anche la Curva Primavera è territorio pervalente del tifo organizzato (che ieri volantinava per invitare i tifosi più tranquilli a non salire al secondo livello)".La ringrazio e , pregandola di omettere il mio cognome, la saluto cordialmente.Fabrizio,Ps: la situazione da me descritta è riferita al primo livello, non al terzo, come si evince dal titolo.

VISIBILITA' A DIR POCO LIMITATAGentile direttore, volevo unire la mia voce alle altre voci di protesta verso la società, che vende a prezzo intero posti a visibilità che definire limitata mi sembra riduttivo. I posti a me assegnati sono in seconda fila al primo anello della curva primavera. Non si riesce a vedere neanche la lunetta dell'area di rigore, e il portiere lo si vede solo dalla cintola in su, e questo è quello che si vede prima dell'arrivo dei fotografi, delle telecamere di sky ecc... come possono farmi pagare 230 euro per un posto da dove non vedo la palla all'interno di tutta l'area di rigore? Noi abbiamo dovuto per forza cambiare posto, occupandone di liberi più in alto, e per fortuna nessuno si è presentato per reclamarli (la vista era limitata anche da li a causa dei vetri di plexiglass). Io capisco le proteste di chi ha dovuto litigare per ottenere il posto a lui assegnato (io mi sarei spostato se si fossero presentati i proprietari), ma bisogna anche capire chi ha dovuto per forza spostarsi per poter vedere almeno un minimo. Come si fa ad andare allo stadio e non vedere la palla? Spero che lei possa far giungere la nostra voce fino alla società. Lo so che la soluzione non sarà semplice, ma non mi sembra corretto vendere le pubblicità a bordo campo e i posti che non possono vedere la partita a causa di esse, delle due o l'una o l'altra. Mi spiace dover polemizzare contro la società, ma sinceramente la situazione è seria. Per quanto mi riguarda se mi lasciassero la possibilità di vedere la partita in piedi dal secondo anello io sarei contento, ma l'accesso era chiaramente chiuso da degli addetti. Se almeno provvissoriamente lasciassero la possibilità a chi può seguire la partita da in piedi di accedere al secondo anello. La ringrazio molto per la sua attenzione. Cordialmente. Stefano Maletto,

HO CAMBIATO IDEAEgregio Direttore, leggendo gli articoli e le lettere degli scorsi giorni ho trovato quasi solo lamentele sul "nuovo" stadio. Pur essendo d'accordo su tutta una serie di problemi (capienza, acustica, ecc), non tornerei MAI e POI MAI al Delle Alpi. Non solo per la distanza delle curve dal campo (al Comunale è tutta un'altra cosa, a confronto sembra di essere dentro la partita) o fattori simili, quanto per l'atmosfera intorno allo stadio! Entri, segui il match, esci e non sei alle Vallette (cemento, asfalto e MCDonalds) ma sei in mezzo ad un bel giardino in centro, con fontane e passeggiata, a pochi minuti dal Fila (sarebbe bello organizzare qualcosa dopo i match importanti!!)... al confronto pensare di uscire dal Delle Alpi mi deprime! Siamo una squadra che merita un'ambientazione come questa, non certo una fredda e triste di periferia. Insomma, da critico che ero, dopo ieri sera mi sono quasi innamorato, attendendo i necessari ampliamenti!Saluti,Stefano Bertone,

SI VEDE MALE Peccato, sì, peccato per quanto si sia parlato di sicurezza, di stadio bellissimo eccetera, la mia impressione è che ancora una volta nessuno si èpreoccupato di considerare che quando si parla di stadio, ci si deve per forza di cose preoccupare dei primi ad usufruire dello stesso,"i tifosi". secondo me tutti i posti devono avere la possibilità di vedere il campo, ma ecco che nuovamente il primo anello è penalizzato, da tutto cartelloni mobili, panchine, barriere; ecco che si perdono fette di campo, perchè tutto questo, quando basta poco per verificare la fruibilità e la funzionalità di quanto si progetta, mi viene da chiedere, se tutti dovessero occupare il posto assegnatogli (attenzione non è stato scelto) molti potrebbero chiedere di restituire l'abbonamento ed ottenerne il rimborso. Ora perchè invece di polemizzare sul numero non ci si preoccupa di rendere la visibilità migliore per tutti?F.B.,

MEGLIO IL FRATELLO DI TIFO CHE UN NUMERO Egregio Direttore,in risposta e a commento ad “assegnazione posti”: Sono abbonato da 30 anni e già questo meriterebbe attenzione da parte della Società per quanto “dato precedentemente”; ma la mia piccola nota è riferita a chi si lamenta dell’assegnazione del proprio posto allo stadio. La cultura del “non posto”, secondo me, non è un malcostume bensì un modo di vivere e concepire il calcio in Italia. Per tanti anni siamo andati a vedere la partita nella speranza di una vittoria e nella certezza di ritrovare per un paio d’ore amici e conoscenti che di solito non frequentiamo. Sono pochi attimi di aggregazione sociale; ma attimi unici che lasciano ricordi ed emozioni particolari. Se il proprio posto per alcuni è un numero, per me è avere il piacere di condividere queste ore con altre persone che frequento da anni; è il piacere di snervare la settimana lavorativa appena passata; è la gioia di parlare del nuovo Toro. Così il mio numero stampigliato sull’abbonamento resta un insieme di cifre, mentre i visi e le voci degli amici ritornano importanti. Sedetevi, state in piedi, saltate, ma per favore non creiamo commedia in un calcio che di bello ha davvero poco oramai; il malcostume risiede in altre problematiche ben più grandi di un seggiolino.Alessio Turco

Egregio Direttore,in risposta e a commento ad “assegnazione posti”: Sono abbonato da 30 anni e già questo meriterebbe attenzione da parte della Società per quanto “dato precedentemente”; ma la mia piccola nota è riferita a chi si lamenta dell’assegnazione del proprio posto allo stadio. La cultura del “non posto”, secondo me, non è un malcostume bensì un modo di vivere e concepire il calcio in Italia. Per tanti anni siamo andati a vedere la partita nella speranza di una vittoria e nella certezza di ritrovare per un paio d’ore amici e conoscenti che di solito non frequentiamo. Sono pochi attimi di aggregazione sociale; ma attimi unici che lasciano ricordi ed emozioni particolari. Se il proprio posto per alcuni è un numero, per me è avere il piacere di condividere queste ore con altre persone che frequento da anni; è il piacere di snervare la settimana lavorativa appena passata; è la gioia di parlare del nuovo Toro. Così il mio numero stampigliato sull’abbonamento resta un insieme di cifre, mentre i visi e le voci degli amici ritornano importanti. Sedetevi, state in piedi, saltate, ma per favore non creiamo commedia in un calcio che di bello ha davvero poco oramai; il malcostume risiede in altre problematiche ben più grandi di un seggiolino.

PICCOLO E SCOMODOEgr. Direttore,mi unisco a tutti coloro che stanno esprimendo il proprio dissenso rivolto al nuovo stadio, piccolo e scomodo, con servizi inesistenti (neanche un bar in curva) o insufficienti (quelli igienici). I disguidi legati alla "corsa abbonamenti" hanno fatto si che con il mio gruppo di amici ci siano abbonamenti in diversi settori (maratona laterale o curva); come poterci dividere dopo 15 anni di curva? I diabolici controlli messi in piedi non faranno altro che fomentare disordini!! Bisogna correre al riparo urgentemente, portiamo avanti la causa!!Forza Vecchio Cuore GranataFulvio '73

49 EURO E NON VEDI NEMMENO L'AREASalve Direttore,mi spiace veramente essere tra quelli che si lamentano, ma non ho trovato poi tanti motivi di soddisfazione alla prima partita casalinga della stagione del Toro in serie A. Come si può pagare 42 euro di biglietto più 7 di prevendita per un posto di tribuna 2° anello e ritrovarsi attaccati a dei "separè" che non permettono di vedere né un'ampia porzione di area, a causa dei sostegni, e nemmeno la coreografia della curva, avendo tutte le caratteristiche tecniche tranne che la più banale e cioè l'anti-riflesso? Inoltre i seggiolini erano veramente sporchi (polvere e residui di saldatura!) per essere "vergini". CordialmenteMaurizio Del Grosso