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L’ipotetico tridente delle meraviglie

Redazione Toro News
di Guido De Luca

Archiviato il primo anno in serie A del nuovo Torino Fc con una stentata salvezza, Urbano Cairo prosegue la rivoluzione in seno alla società. Cambia nuovamente il direttore sportivo. Tocca a Fabio Lupo costruire la nuova squadra del 2007-2008, con il grosso contributo di Stefano Antonelli, neo amministratore delegato ed ex procuratore sportivo. La panchina viene affidata a Walter Novellino, mentre dei giocatori della storica promozione in serie A di due anni prima rimangono solo Alessandro Rosina, Roberto Stellone, il serbo Lazetic e i fedelissimi Alberto “Jimmy” Fontana e Tommaso “Ricky” Vailatti, sebbene quest'ultimo venga ceduto in prestito a Livorno a campionato in corso. Il portiere Massimo Taibi va all’Ascoli, Jacopo Balestri al Mantova, Oscar Brevi al Venezia, Luigi Martinelli al Verona, Matteo Melara a gennaio al Livorno, il centrocampista Fabio Gallo al Novara, Andrea Ardito al Lecce, Roberto Muzzi al Padova ed Elvis Abbruscato in comproprietà al Lecce. Lasciano definitivamente  il Toro anche Doudou, Orfei e Ferrarese, mentre Claudio De Sousa continua a girare l'Italia in prestito. Dei nuovi arrivi del primo anno di serie A cambiano aria il primo portiere Christian Abbiati, direzione Atletico Madrid, il centrale Gabriele Cioffi, che va all’Ascoli, Diego De Ascentis, che prende la direzione di Bergamo (dopo un solo anno di contratto) e Axel Konan che ritorna in Salento. Tornano alle loro società di origine anche Bovo e Coco che erano arrivati a gennaio in prestito dal Palermo e dall’Inter. Termina, infine, la carriera Giuseppe Pancaro e il giovane primavera Angelo Ogbonna va in prestito al Crotone.Tante partenze, ma anche molti arrivi. Tra i pali giunge dalla Lazio lo svincolato Matteo Sereni. In difesa, in aiuto a Di Loreto e all’infortunato Franceschini, si piazzano Pablo Hernan Dellafiore e Cesare Natali: il primo è del Palermo che l'aveva acquistato dall’Inter, il secondo arriva dall’Udinese. Sempre dai friulani, in prestito, si trasferisce a Torino il laterale destro Motta, come eventuale rincalzo di Comotto. Per coprire la fascia sinistra del campo, Lupo e Antonelli prelevano dal Chievo Salvatore Lanna e dal Cittadella un giovane di prospettiva interessante: Matteo Rubin. La squadra inizia a prendere forma e ad essere coperta in ogni ruolo. A centrocampo, in cabina di regia, si posiziona Eugenio Corini, che lascia dopo diversi anni il presidente Zamparini e il suo Palermo. Paolo Zanetti viene acquistato dall’Ascoli e dal Parma giunge a costo zero l’australiano Vincent Grella. Partita dopo partita, trova sempre più spazio Davide Bottone, rientrato dal prestito al Varese. Simone Barone è, invece, al suo secondo anno di contratto, quello teoricamente della riscossa dopo i chiaroscuri del primo. E’ l’attacco, però, che riserva i maggiori colpi di scena. Al superstite Stellone, vengono affiancati Nicola Ventola, in rotta con l’Atalanta, e il croato Sasa Bjelanovic, appena retrocesso con l’Ascoli. Deluderanno entrambi. Di maggiore fattura, almeno sulla carta, l’innesto di David Di Michele: salterà le prime 9 partite di campionato a causa di una lunga squalifica. Potrebbe pestarsi i piedi in campo con Rosina, ma le ambiguità tattiche aumenteranno con l’arrivo a fine estate di Alvaro Recoba, che giunge in prestito dall’Inter di Patron Moratti. Walter Novellino avrà il coraggio di schierarli contemporaneamente tutti e tre solo nel primo tempo contro il Genoa nel 2 dicembre 2007. Infine, completano il pacchetto offensivo il francese Dominique Malonga, prelevato dalle giovanili del Monaco, e il nazionale nipponico Oguro (ex Grenoble) al suo secondo e ultimo anno in granata.Il campionato non decollerà mai, il Torino raggiungerà un’altra sofferta salvezza nuovamente con Gianni De Biasi, che per la terza volta si siederà sulla panchina granata rilevando uno spaesato Novellino, mentre gli acquisti del mercato di riparazione di gennaio (Diana e Pisano) non sortiranno effetti migliorativi.