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Luce argentina

Redazione Toro News
di Guido De Luca

Mentre mi interrogo sui motivi per cui la Procura Federale debba aprire un’inchiesta sull’esultanza (singolare, ma non violenta) di Rolando Bianchi a seguito del gol segnato al termine della partita scorsa contro l’Ancona, mi auguro che per domenica prossima non vada in scena un misero spettacolo tra Torino e Modena. Le mie preoccupazioni sono legate all’ultimo ricordo che ho di una sfida tra queste due squadre in serie A. Correva l’anno 2003, e come ormai è consuetudine, il campionato del Torino non risultava brillante. A metà febbraio, la retrocessione sembrava una pratica già metabolizzata dall’ambiente, ma non dai tifosi che sono sempre gli ultimi a sperare in un miracolo. La gara con i canarini si presentava come una delle innumerevoli “ultime spiagge” che avrebbero solo allungato l’agonia e, come volevasi dimostrare, non sortì cambiamenti di rotta. Non giunse la tanto sperata vittoria e l’undici di Ulivieri si trovò addirittura in casa, contro una diretta concorrente, a recuperare lo svantaggio iniziale del gialloblù Milanetto. Ad allietare i patemi dei tifosi, ci pensò comunque l’argentino Carlos Ariel Marinelli, giunto in prestito nel mercato invernale dal Middlesbrough. Cresciuto calcisticamente nel Boca Juniors, Marinelli è il classico talento, che ha difficoltà ad affermarsi a causa anche di un carattere poco docile. Ma nella grigia domenica del 16 febbraio, fece intravedere, alla sua seconda apparizione ufficiale con la maglia del Torino, delle giocate degne di un campione. Il Toro riuscì a pareggiare quasi subito dopo lo svantaggio del Modena, grazie ad una rete di Vergassola, imbeccato proprio dall’estro dell’argentino. A fine gara il Torino raccolse un solo punticino e qualsiasi velleità di rinascita, fu poi stroncata la domenica successiva dal Milan, sempre al Delle Alpi. I tifosi granata, stanchi e arrabbiati, diedero vita sullo 0-3 per i rossoneri ad una veemente protesta che portò il direttore di gara a sospendere la partita per salvaguardare l’incolumità dei giocatori in campo. La tentata invasione di campo fu scongiurata dalle forze dell’ordine. Il Torino fu costretto a giocare il resto del campionato in campo neutro e l’ultimo posto in classifica chiuse l’ennesimo triste capitolo della nostra storia recente.