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Buongiorno Toro... l’ultima cosa da Toro che ho visto? Mia figlia a Estate Ragazzi che, vedendo passare quattro povere anime innocenti travestite da zebre, mi guarda con quell’espressione che, in parole povere, significa: “Ma guarda questi...” e quando si trova in prossimissima prossimità dei quattro li apostrofa con una benedizione (“Forza Toro!”... che cosa pensavate che potesse dire?).La penultima cosa da Toro che ho visto? Me medesima che, alla notizia della partenza di Antenucci (grazie, Mirco), ha messo nel cassetto della drugia (*) un’altra palata di materiale difficile da ingoiare, mantenendo una calma che non lascia presagire nulla di buono. Bene: significa che me medesima sta reagendo.La terzultima cosa da Toro che ho visto? Due persone che camminavano nella notte con l’intenzione di parlare del Toro e poi hanno finito per riflettere sul fatto che il chitarrista ed il cantante dei Led Zeppelin si chiamano Giacomino Pagina e Roberto Pianta e che i Beatles si chiamavano Giovanni, Paolo, Giorgio e Riccardo e tutto ciò era misticamente grandioso perché essere del Toro significa anche andare oltre.La quartultima cosa del Toro che ho visto? Me medesima che non ha dato in adozione la propria gatta dopo che quest’ultima aveva avuto la geniale pensata di pisciare sulla bandiera del Toro. ‘sta stron§a: è la gatta più dolce e simpatica del mondo, ma ogni tanto ha cadute di stile. No, non è gobba: solo un po’ dispettosa. E dove sta la Toritudine in questo frangente? Essere sopravvissuta (lei). Sono ancora un po’ sotto shock, devo ammetterlo.La quintultima cosa del Toro che ho visto? Boh. Ne vedo tante. Alcune le racconto, altre no. Alcune le condivido perché se non si condivide che gusto c’è? Altre le conservo gelosamente perché così mi faccio una buona scorta di calore per quando farà freddo e - chissà perché mai... - ho come l’impressione che l’autunno sarà talmente gelido che l’inverno mi troverà assuefatta.E che cos’è tutto ‘sto disfattismo, che diamine! Oh be’, mica posso essere sempre ottimista, insomma... boh. Sì, ‘boh’ è la parola che, purtroppo, associo automaticamente al Toro ultimamente. Al Toro come “andiamo al mercato ma guardiamo solo, mica è il caso di sprecar soldi”, non al Toro come IDEA: quella rimane intatta e inalterata. Anzi: muta d’intensità. Nel senso che cresce. Sempre. Un giorno esploderò e, dai brandelli ampiamente sparsi qua e là e pure laggiù, capiranno chi ero e che ero del Toro. Scriveranno sul referto medico-legale: “Ennesima vittima del troppo amore che uccide (v. Toro)”.E con questo lugubre pensiero di me sbrindellata, vi auguro una buona settimana invitando soprattutto me stessa a mantenere la calma e a rimandare alla fine d’agosto ogni valutazione: meglio incazzarsi di brutto tutto in una volta, piuttosto che lasciare che ‘ste gocce d’acido mi bucherellino qua e là.Intanto... tre domande per la Dirigenza della Juventus:1) Perché il toro al posto della zebra nel vostro stemma?2) Perché tre stelle?3) Perché Invincibili?Ciao.(*) drugia (piem.) = letame. Silvia Lachello
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