Avete presente l'otto volante? Personalmente non ne sono un appassionato, ma so che questo particolare intrattenimento ha molti fans. È la giostra più classica, forse insuperabile per le emozioni forti che sa regalare. Ebbene immaginate, mentre sul più bello state pregustando l'ennesima discesa che inizierà tra poco, proprio al termine della salita che la giostra sta scalando col suo caratteristico rumore metallico, immaginate, dicevo, che il giostraio dica:“Fine della corsa! Si scende!”E lentamente vi fa tornare indietro dove tutto era iniziato. Ma voi proprio non ce la fate a ricacciare dentro tutta quell'adrenalina che vi è entrata in circolo e che vi ha lasciato in bocca un sapore amarognolo e un senso di insoddisfazione. Certo, è stato bello arrivare fino a quel punto. Bello ed emozionante. Ma niente vi toglierà dalla testa che il divertimento doveva ancora venire, perché sarebbe stata una discesa veloce e liberatoria. La discesa che aspettavate dal primo momento in cui vi siete accomodati a sedere. Vi eravate preparati ad urlare e l'urlo vi si è strozzato in gola. La sconfitta di Empoli mi ha lasciato quel tipo di sensazione. Niente è compromesso, per carità, e personalmente ritengo esagerarte e inopportune le critiche a Ventura, proprio nel momento cruciale della stagione che, fino a prova contraria, il Toro affronta da capolista. Tuttavia non riesco a fare a meno di pensare a come sarebbe stato bello, per la prima volta nella stagione, farla quella discesa ed urlare con tutto il fiato possibile. Invece è stata sprecata l'ennesima occasione di andare in fuga, lasciando gli altri ad azzuffarsi nelle liti di condominio per i rimanenti posti in paradiso. Il Toro ha perso perché ha peccato di superficialità, affrontando non con la giusta cattiveria (una cattiveria da capolista) un avversario modesto che non ha fatto altro che usare la sua unica arma a disposizione: l'agonismo. Non mi dispero e confido nelle prossime importanti sfide interne. Ma l'adrenalina non è ancora andata via...
mondo granata
L’urlo strozzato
Avete presente l'otto volante?
Giacomo Serafinelli
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