di Steve e Valentino Della Casa
mondo granata
Magia Granata
FATHER: La superstizione esiste. Nessuno se ne vergogna, tanto meno noi che con Giagnoni abbiamo conosciuto ogni tipo di scongiuro. Il vero tifoso ha dei veri e propri riti. Quando funzionano sono una conferma, quando non funzionano è perché non sono espletati bene. Io ricordo al vecchio Comunale un vecchio tifoso di Maratona che ogni volta arrivava con il 10 scendendo una fermata prima perché quando lo aveva fatto i gobbi si erano presi quattro pappine (era il derby dopo la morte del grande Gigi Meroni). Siccome ogni tanto non si vinceva, lui diceva che era perché gli facevano male le gambe e quindi ci aveva messo troppo, bisognava che lo facesse più in fretta ma l’età gli era da freno. Ricordo un altro che si faceva tre caffè sport borghetti al chiosco dentro lo stadio. Oggi non si potrebbe più, perchè lo hanno vietato. Io personalmente ho avuto la sfortuna di arrivare allo stadio in autostop prima di un lontano Torino – Inter 2 a 1, insieme a un mio compagno di scuola. Per tre volte l’ho obbligato a ripetere il rito, poi lui (credo per la disperazione) mi disse che dopo quattro volte le superstizioni andavano cambiate se non invertivano segno. Anche oggi ho le mie ritualità. Mi fanno contento, mi sembra di dare il mio contributo. Spero così tanto che il Toro vada bene che sono disposto a fare qualunque cosa. Basta che me la dicano. Aspetto istruzioni.
SON: Inutile dire che anch’io sia superstizioso e non poco. Dalle mutande giuste, alle magliette giuste, dalla posizione delle gambe, al posto allo stadio e così via.L’anno scorso mi ricordo che metteva la seconda maglia del Toro per le partite in casa, mentre la prima era il mio indumento per le partite di trasferta, che guardavo alla tele. Non sempre funzionava, a dir la verità, ma nel dubbio continuavo a farlo, perché magari la Dea Fortuna quel giorno si era dimenticata del vestito giusto al momento giusto. Quest’anno invece vengo al Comunale con una felpa di allenamento del Toro: morale, 4 pounti in 2 partite da quando la indosso (ieri non ce l’avevo, per questo abbiamo perso contro la Viola, ne sono convinto).A volte poi ci scambiamo i posti allo stadio tra un tempo e l’altro: col Palermo quest’anno è funzionato, e lo è stato anche l’anno scorso, tra l’altro con una fantastica rimonta, tutto merito nostro. La posizione delle gambe poi è fondamentale, si rischiano paresi cronache, crampi allucinanti, ma per il Toro questo e altro, e credo di non essere l’unico a pensarla così.Io credo che ogni tifoso, dal primo all’ultimo dia davvero del suo per aiutare questo Toro: può essere fisicamente (cantando, saltando, stando fermi con le gambe), può essere psicologicamente (bisogna stare attenti alle parole che si dicono o pensano, perché potrebbero portare sfiga), ma noi ci siamo e ci saremo sempre. E non credo che questo non sia ben visto dalla Dea Bendata…
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