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Gentile Direttore,
Nonostante il tentativo di Ventura di tenerci sempre tutti con i piedi ben attaccati alla terra, ecco che dopo il clamororso 1-5 di Bergamo si...
"Gentile Direttore,Nonostante il tentativo di Ventura di tenerci sempre tutti con i piedi ben attaccati alla terra, ecco che dopo il clamororso 1-5 di Bergamo si sono scatenati i commenti di giornali, giornalisti e alcuni tifosi circa la reincarnazione del Toro di Mondonico nel gruppo plasmato da Ventura. Per tutta la settimana si sono letti solo articoli (qualcuno anche su Toronews) circa il ritorno alla gloria, la possibilità di sognare e paragoni alquanto improbabili. Un giornale cartaceo, lunedì scorso, ha regalato le prime sei pagine al Toro! La storia non ci insegna proprio nulla?Non sono il classico pessimista, ma mi permetto di chiedere a tutti (giornalisti in primis) di fare un bel respiro, resettare e ricominciare questo campionato consapevoli che il cammino è lunghissimo. Quindi, piedi per terra!
Simone
Gentile Simone,
le tendenze della stampa granata (e "italiota") ad esaltare/bastonare le conosci. Circa un mese fa, dialogando coi miei redattori sulla linea editoriale dopo la vittoria col Pescara, si parlava proprio di questo. Il mio punto di vista è che si può discutere criticamente di una vittoria e, al contempo, segnalare eventuali positività in una sconfitta. Giornalismo è analisi. In Italia quasi sempre si fa l'inverso e ci si veste da "portatori sani di microfono". Una vittoria richiede oro, incenso e mirra. A prescindere. Una sconfitta richiama il manganello mediatico. Se perdi c'è sempre un Ventura che sbaglia i cambi o un Bianchi sciagurato sotto porta. E' il gioco scarsamente qualitativo che la stampa ci/vi propina, in cui l'analisi è tendente a zero e si bada soprattutto agli equilibri della propria parrocchietta. Sarebbe anche utile chiedersi se il tifoso medio non voglia proprio questo. I pezzi di critica costruttiva dopo vittorie o pareggi (non particolarmente brillanti, chiaro...) sono quasi sempre accompagnati da commenti negativi ed insulti. C'è uno zoccolo duro di poveretti, la cui mente è obnubilata dal tifo, che chiede questo. Tu non sei tra loro e proprio a te vogliamo parlare. A differenza di altri...
Luca Sgarbi
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