mondo granata

Menefreghista

Menefreghista - immagine 1
di Silvia Lachello
Redazione Toro News

Buongiorno Toro... quando intorno tutto sta crollando, sembra impossibile che esistano vie d'uscita, eppure le via d'uscita ci sono (quasi) sempre.Si può scegliere di farsi prendere dal panico e di correre senza una meta precisa, oppure di controllare il panico e di procedere nella direzione che sembra la più sensata.Non necessariamente la direzione più sensata è quella che viene seguita dal maggior numero di individui, ma spesso viene più comodo andare dove va la massa.Perché mai, mi domando e vi domando? Secondo me perché, per qualche strana legge insita nell'homo sapiens, la quantità è preferibile al resto. Bah...Se si trattasse di quantità, allora, sarebbe molto più comodo tifare giuve: ci hanno tanti scudetti, ci hanno tante righe, ci hanno tanti stadi... no, che sciocca, ce ne hanno uno solo, ma è grande, uh, quanto è grande, ed è brutto, uh, quanto è brutto. Vabbe'...E invece no: a noi la quantità non interessa, ci basta solo un po' di qualità.Ora come ora non c'è, ma non si può mai sapere: finché non li vedrò in campo, non sarò in grado di dirlo.Finché non li vedrò in campo... tra l'altro, non mi interessa neppure un po' sapere chi ci sarà in campo. Non mi interessano i loro nomi, non mi interessano i loro numeri. Mi interessa solo ed esclusivamente ciò che sta fra essi e le scritte che si portano addosso, mi interessa solo ed esclusivamente la Maglia. Non mi interessa la terrificante gestione societaria, non mi interessano le divisioni all'interno della tifoseria. Mi interessa solo ed esclusivamente quel rettangolo di stoffa Granata che ho sempre nello zainetto e, ultimamente, non ho più avuto voglia di sventolare. Che menefreghista...A proposito della mia Bandiera... sapete, qualche mese fa Giulia, la mia bimba più piccola, ha attraversato un momento un po'... come dire?... difficile. Per darle un po' di coraggio, un po' di sicurezza, un po' di sostegno nei momenti in cui non potevo esserci (lei a scuola, io a lavoro), avevo preso la decisione di affidarle il mio rettangolo di stoffa Granata. Le avevo chiesto di custodire la mia Bandiera nel suo zaino e di sfiorarlo con le dita nei momenti in cui il magone le saliva su per la gola. Non aveva detto nulla, mentre le affidavo la mia Bandiera... se l'era portata al cuore e mi aveva guardata con quello sguardino che io so bene significare Amore più qualcos'altro. Qualche tempo dopo, andando a prenderla al post scuola, l'avevo trovata con la Bandiera annodata al collo a mo' di mantello ed un sorriso, che non vedevo da tempo sul  suo musetto, ad illuminare il mondo. "Hai visto, mamma? La Bandiera mi rende più forte!", mi aveva urlato (dolce bimba dalla voce spacca timpani...).Era vero: la Bandiera l'aveva resa più forte.Ora: io continuo a non capire che cosa sia il Toro e continuo nel mio percorso di apprendimento. A volte incontro eventi e persone che non comprendo, altre volte il contrario, altre volte ancora un misto di entrambe le cose.Continuo a non capire che cosa sia il Toro, ma sono giunta alla conclusione che posso davvero fregarmene di CHI/QUANDO/CHE COSA finché un gagno qualsiasi si sentirà come si è sentita quella bimba lì.E questo è quanto.Buon fine settimana...