mondo granata

Meno male che c’è il Toro

Meno male che c’è il Toro - immagine 1
di Walter Panero e Mauro Saglietti
Redazione Toro News

Un piccolo e gustoso "fuori programma"...

 

di Walter Panero e Mauro Saglietti

WPOh ciao Mauro....che bello rivederti dopo tanto tempo, che ci fai su Toro News a quest‘ora del mattino?

MSCiao Walter! Scrivo, come al solito. E tu? Lo stesso immagino… hey, vedo che anche tu hai un bel muso lungo… immagino che ci sia il Toro di mezzo…

WPMamma mia, 2-3 in casa… Che tristezza…

MSLascia perdere, non me ne parlare

WPParliamo d’altro?

MS:E di cosa? Di politica? Meglio di no... di libri... ecco possiamo parlare di libri.…!

WPMa dai... i libri non interessano a nessuno... la gente preferisce svagare la mente e i libri sono ormai ritenuti troppo impegnativi... magari di televisione…

MSBleah, scusa se non vomito subito. Perché alla televisione danno ancora qualcosa che meriti di essere visto? La musica piuttosto... Ti va di parlarne?

WPMusica...per me la musica vera è morta tanti anni fa: diciamo sul finire degli anni '70. E tutti coloro che per me rappresentavano la musica stanno pian piano scomparendo o perdendo l'ispirazione. Però... ricordo che c'è una cosa che ci accomuna... mi pare di aver letto che anche abbiamo la stessa passione malsana per...

MSSob! Vuoi dire per Sanremo? Ma hai proprio deciso che i nostri lettori ci chiudano qui? Parlare di Sanremo è peggio che parlare del Toro o di libri. Non interessa a nessuno, ormai. Mica come una volta...

WPNon interesserà a nessuno, ma c'è tanta gente che, pur non dichiarandolo apertamente, continua a seguirlo magari a spezzoni. E poi confessa: cosa facevi, per esempio, all'una di notte di venerdì 19 febbraio?

MSEhm....ehm... mi hai beccato... stavo incazzandomi perché avevo appena saputo l'elenco dei finalisti. Avevo appena saputo che Enrico Ruggeri era stato escluso dalla finale per far spazio a Emanuele Filiberto e agli Amici di Amici...

WPEcco! Io stavo facendo esattamente la stessa cosa... maledicevo Casa Savoia e tutti i suoi membri... Savoia che, guarda caso, fa rima con Por...

MSShhht... che poi ci accusano di essere, oltre che noiosi e prolissi, anche dei volgaroni...

WP: Va beh... va beh... allora Mauro confessa... da quando segui il Festival di Sanremo?

MSLo confesso, da sempre, anche negli ultimi anni. E’ una mia dannata debolezza. Spero sempre che possa saltare fuori qualche canzonetta, nessuno si aspetta il capolavoro, che possa farmi canticchiare tra una sconfitta e l’altr… ehm, in questi momenti amari.Pensa che con gli amici organizziamo ogni anno un gruppo d’ascolto con tanto di schede per votare canzone, interpretazione e look. Un’impresa disperata la nostra.Comunque il primo ricordo legato al Festival è il momento della dichiarazione del vincitore nel 1976, quando vinse Peppino di Capri con “Non lo faccio più”. Ricordo che in casa brontolavano tutti. L’anno seguente lo seguii più coscientemente, ma al momento della premiazione, l’allora Direttore di Rai Uno, tale Emilio Fede, tolse il collegamento per mandare in onda il telegiornale. Ne venne fuori un caso nazionale. Per la cronaca vinsero gli Homo Sapiens… e tu?

WPLa prima edizione di cui ho memoria è quella del 1978. All'epoca ci trovavamo tutti insiemi in casa con i miei genitori ed i nonni. A loro piaceva commentare quello che succedeva sul palco. Davano anche i voti a questo o quel cantante. Ricordo ancora che, quando vide la Oxa allora diciottenne presentarsi sul palco vestita da punk, mio nonno continuava a chiedersi come fosse possibile che un uomo cantasse con la voce da donna. E che voce, aggiungo io. Di quel Sanremo ricordo anche Rino Gaetano che cantava Gianna: mi piaceva talmente quella melodia semplice semplice che nei giorni successivi costrinsi mio papà a comprarmi il 45 giri. Devo avercelo ancora da qualche parte. Comunque quella era l'epoca in cui non potevo assolutamente rimanere alzato fino alla fine del Festival. Sentivo qualche canzone, giusto il tempo per appassionarmi alla gara, e poi i miei mi spedivano a letto. Piagnucolavo un po', papà alzava leggermente la voce e io me ne andavo in camera rassegnato, protestando contro l'ingiustizia che mi aveva reso troppo piccolo per poter vedere il Festival fino alla fine... vorrei tornare a quei tempi là, ma questa è un'altra storia. Ma adesso ripercorriamo un po' i Festival del passato: se ti dico anni ottanta cosa ti viene in mente?

MSAl volo? Su tutti la vittoria di Riccardo Fogli, per cui facevo il tifo, nel 1982 con “Storie di tutti i giorni”, ma soprattutto per le polemiche che accompagnarono quel Festival. L’esclusione di Claudio Villa, che assediò Ravera, l’organizzatore.Non mi posso poi dimenticare di “Maledetta Primavera”, seconda l’anno precedente dietro Alice con “Per Elisa”, la sconosciuta Tiziana Rivale che vince nel 1983... E poi una canzone forse dimenticata ma tra le più belle del Festival, Nina di Mario Castelnuovo del 1984. E ancora i Festival di Baudo, il Trio del 1987, Zarrillo che vince nelle “Nuove proposte” con “La notte dei pensieri”.  E poi “Perdere l’amore” del 1988, un anno che mi è rimasto nel cuore.

WP...per me anni ottanta significa innanzi tutto la prima volta in cui vidi il Festival fino alla fine. Ricordo le lunghissime serate in attesa di un  verdetto che non arrivava mai. Mio padre che minacciava di andare a letto ma rimaneva con noi fino alla fine. Gli esordi di Vasco Rossi, Zucchero e Ramazzotti. Pippo Baudo sempre presente. Toto Cutugno l'eterno secondo. L'abbinamento col Totip le cui schede venivano utilizzate per votare dando vita al primo televoto. Luis Miguel idolo delle ragazzine. I Duran Duran e gli Spandau Ballet. La pancia finta della Bertè. Arbore e il clarinetto. Il trio Morandi-Ruggeri-Tozzi.Potrei continuare all'infinito ma mi fermo qui. Che mi dici degli anni '90?

MSHhhhm, due gradini sotto gli anni ‘80. Ricordo i Festival con i vincitori annunciati, i Pooh, Cocciante e Barbarossa. Ma ricordo con piacere “Mistero” di Ruggeri, nel 1993. E poi, su tutti, il ciclone Elio e le Storie Tese del 1996. Arrivarono secondi ma sembra ci fu un truschino alla fine, ricordi?

WPDavvero?

MSTipico dell’Italietta, che tra l’altro era messa alla berlina nella canzone di Elio. All’ultimo minuto un gioco di case discografiche sembra fece passare al primo posto Ron e Tosca, che pure avevano una bella canzone. Guarda Walter, negli anni ‘90 la musica era già in declino pauroso ed il meccanismo del Festival non brillava per chiarezza, se mai lo ha fatto. Ricordi la scandalosa vittoria degli Jalisse? O la vittoria scontata e annunciata e un po’ pietista di Baldi e la Minetti? Shhhht, lo dico a bassa voce perché poi si esce dal coro del politically correct…Ricordo con piacere “E dimmi che non vuoi morire” di Patty Pravo, scritta da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, ma se devo essere sincero, le perle erano cosa rara, forse legate agli anni che stavano ingrigendo…

WPSì, gli Jalisse che non erano nessuno e, dopo aver vinto, tornarono a non essere nessuno. A proposito di quegli anni mi vengono in mente i grandi Festival organizzati da Aragozzini che seppe portare a Sanremo gente come i Pooh, Renato Zero, Riccardo Cocciante e Pierangelo Bertoli. Mi viene in mente l'abbinamento dei cantanti Italiani con gli ospiti stranieri. La strana coppia Cutugno-Ray Charles. Il “trottolino amoroso” di Minghi e Mietta. Ancora Pippo Baudo con la mora e la bionda (non era importante chi fossero, ma dovevano essere una mora e una bionda). I cantanti tristi come Masini, Vallesi e compagnia. Gli esordi di Giorgia e della Pausini. Elio e le Storie Tese vestiti da Rockets. Le ali di Chiambretti. La vittoria di Paola e Chiara tra i giovani.E degli anni dal 2000 in poi cosa ricordiamo?

MSNiente o quasi.Mi piaceva “Messaggio d’amore” dei Matia Bazar, che vinse nel 2002, anche se non se la ricorda nessuno, l’Uomo Volante di Masini, unico Big in un mare di nessuno nel 2004. E poi soprattutto “Vorrei avere il becco” di Povia. Quella del piccione. No, non sto parlando di Lippi. Insomma, la canzoncina era di nessuna pretesa, ma mi piacque. E poi ricordo con orrore la vittoria di Marco Carta, l’anno passato… Ma anche Arisa e Povia. Per carità, faceva molto figo dire che facevano schifo, ma questo genere di snobismo non mi è mai piaciuto. Le loro canzoni erano orecchiabili e come tali si bastavano.

WPFabio Fazio e Gorbaciov. Dulbecco e Laetitia Casta che ballano. Le vittorie di Elisa ed Alexia. Il vuoto dell'edizione 2004. Le “Categorie” inventate da Bonolis. La noia. La noia ed il progressivo svuotarsi di tutto. La canzone che, paradossalmente, sparisce dal Festival che perde ascolti e diventa un'altra cosa.Dai, veniamo all'edizione di quest'anno...

MS:Aaargh....sapevo che ci saresti arrivato... Che dire?Dico che chi ha organizzato tutto questo è stato un gran furbone.A nessuno più interessano le canzoni. Interessano i volti, i personaggi, con cui il popolotto possa schierarsi. Chi ha organizzato la pagliacciata firmata Savoia, ben sapeva che ci sarebbe stata gente che, mossa dall’odio, si sarebbe schierata, avrebbe fatto audience, avrebbe votato addirittura “contro”.  Capisci? Una volta inglobate per forza di cose le ragazzine truzzettine. “inogniluogoinognilago” scanuvotanti, si doveva coinvolgere tutti i televotanti possibili. E tu senza accorgertene sei lì che cominci a parteggiare. E ti rodi il fegato, perché in realtà avresti voluto ascoltare soltanto della musica. Lasciamo poi perdere quanto siano politicizzati i vertici e i funzionari RAI e i mille interessi che si incrociano. Comunque questa cosa del “divide et impera” non funziona solo per Sanremo…

WPFacciamo un gioco? Facciamo come fanno i giornali? Diamo un voto e un giudizio sintetico sugli artisti che si sono esibiti a Sanremo quest'anno?

MSOttima idea, così mi vendico di quando davano a me i voti a scuola. Anche se non cantavo.

 

Arisa: “Malamoreno”.WPCanzone carina e orecchiabile. Lei è sempre un personaggio nel suo essere anti personaggio. Certo “Sincerità” era tutta un'altra cosa. Le do comunque 7.

MSNon ha la capacità compositiva di Roger Waters, né la maestria musicale di Jimmy Page, e nessuno glielo chiede. Lei stessa è la prima a ritagliarsi la sua nicchia, con un certo coraggio.Mi piace, è simpatica e la sua canzone ricorda vagamente “Anni ruggenti” del Gruppo Italiano.Ce la farà a continuare? Mi auguro di sì, c’è bisogno anche di canzonette.Voto 6

 

Malika Ayane “Ricomincio da qui”. WPI critici hanno provato a convincermi che lei era la più brava. Sarà. A me il suo modo di cantare proprio non piace. Credo che la canzonetta debba essere alla portata di chiunque abbia voglia di cantare. Voto: 5,5.

MS,Dando per certa la validità dell’artista, da più parti ci si è stracciati le vesti gridando al miracolo. E questo si è inserito in uno snobismo abbastanza cieco di certa programmazione radiofonica, pronta a glorificarla a priori, qualsiasi pezzo avesse cantato. - Chi ti è piaciuto a Sanremo? - - Ah, guarda, solo Malyka Ayane, è raffinata, è chic, è…- Come fa il suo pezzo?- Boh.Voto 5

 

Simone Cristicchi: “Meno Male”. WPNiente di eccezionale, ma comunque, visto il livello generale, la mia preferita. Quindi 8.

MSE bravo Cristicchi. L’incidente della fastidiosa “Ti regalerò una rosa”, sembra superato. Ci mette grinta e ironia, dote ormai sconosciuta ai più. In un altro tempo, in un altro luogo (ma non in un altro lago) avrebbe vinto.Voto 7

 

Toto Cutugno: “Aeroplani”. WPCanzone bruttina. Lui non ce la fa più e stona in continuazione. Mi chiedo perché, se proprio ci teneva ad andare a Sanremo, non abbia scelto una canzone più adatta alle sue corde. Ma a me Toto è simpatico e poi ha avuto il grosso merito di farci vedere Belen (lei che, poverina, non appare mai in televisione) Voto 5, di stima.

MSMi ha fatto pena. Come artista.E lo dico sinceramente, con molta tristezza.La sua vera vittoria è essere uscito dai gravi problemi personali. E poi ricominci da capo, vinca i suoi nuovi limiti.Non è finito e non sto scherzando.Sarà anche sempre stato un artista da 4, ma per la sua coerenza merita rispetto.Non mi sento di dargli un voto. E nemmeno alla detestabile educanda che ha duettato con lui, perché altrimenti dovrei mettere il segno meno di fronte al voto.

 

Nino D'Angelo: “Jammo jà”.WPSi è fatto un gran parlare dell'apertura di Sanremo ai dialetti. Ci crederò quando sentirò una canzone in una lingua diversa dal Napoletano o, al massimo, dal Romanesco. Voto 5 perché la musica non era terribile.

MSSarà anche simpatico, ma non ho mai capito cosa dice. Gli darei 2, ma salgo fino a 5, perché ha rivolto al Principe l’unica parola che conosco in Napoletano.E per me è diventato un eroe.

 

Irene Fornaciari e i Nomadi: “Il Mondo Piange”. WPQuando la ascolto non posso fare a meno di chiedermi se l'avremmo mai vista a Sanremo se, anziché la figlia di Zucchero, fosse stata, che ne so? La figlia del Rag. Pautasso, impiegato di Banca. Voto 3.

MSLa canzone che, a sorpresa, mi è piaciuta più di tutte.Niente di trascendentale, ma in mezzo a tuttiiluoghietuttiiglaghi e testi il più delle volte risibili, svettava come fosse Stairway to heaven dei Led Zeppelin. Per carità, lei è una media corista e si chiama Fornaciari, ma la presenza dei Nomadi ha fatto da enzima.Orecchiabile e senza troppe pretese, fa quello che deve fare una canzone: farsi canticchiare.Voto 7

 

Irene Grandi: “La Cometa di Halley”. WPIrriconoscibile. Dico fisicamente. La canzone però, dopo un po' di ascolti, non è malaccio. Voto: 6,5.

MSNon sono riuscito a capire non solo il testo, ma neanche di cosa parlasse. Lo stile Baustelle era troppo evidente. I limiti anche.Voto 5 e sono generoso.

 

Fabrizio Moro: “Non è una canzone”. WPQuando si dice che il titolo riassume tutto. Voto 5.

MSSanto Cielo. Due anni fa quando vinse la sezione giovani, mi chiedevo se fosse un bluff o meno. Facevo il tifo per lui e speravo nella seconda soluzione.Mi sono sbagliato, era vera la prima.Piacevole come una doccia gelata il 5 di gennaio.Voto 2.

 

Noemi: “Per tutta la vita”. WPLei non è male. La canzone sa di poco. Voto 6, perché poi dicono che sono prevenuto verso le donne.

MSDicono che sia bravissima.Mi fido degli altri, voto 4.

 

Povia: “La verità”. WPOrmai ha trovato il modo per far parlare di sé ogni anno. La canzone è carina, non diversa dalle altre che ha portato a Sanremo negli anni scorsi. Gli do 6.

MSCon Povia non so mai come schierarmi, perché non ho ancora capito se sia un funambolico cialtrone, o un personaggio controverso ma sincero. Fatto sta che, a torto o a ragione, le sue canzoni rimangono in testa. Ho odiato quella dei bambini, ma quella del piccione mi era piaciuta davvero.Tra l’altro, a distanza di un anno, non ho ancora capito se Luca era gay e se adesso sta con lei.Voto 6.5

 

Enrico Ruggeri: “La notte delle Fate”. WPIl mio preferito, ma la canzone non era gran ché, e soprattutto mi sapeva di già sentito. Poteva sicuramente fare di meglio. Voto 6.

MSIl mio cantante italiano preferito. Temevo questa esibizione, perché non mi immaginavo la ragazzina imbecillina che lo votava col telefonino.La canzone era, ahimé, debole, deboluccia. Enrico ha scritto talmente tante belle canzoni, che da lui la mediocrità è inaccettabile. Vai Rrrrouge!Voto 6

 

Sonhora: “Baby”. WPPoca cosa. Poca cosa davvero. Voto 4.

MSHanno lasciato in me la stessa emozione che mi lasciò Ipoua al Toro.Avessero messo due sedie vuote con due chitarre, sarebbe stato lo stesso.Voto 3.5

 

Morgan: “La sera”. WPNon ho avuto modo di ascoltare la canzone. Gli do comunque 5 che è una media tra lo 0 per aver detto che la droga fa bene, e il 10 che premia il fatto di essersene rimasto a casa.

MSZero per quello che ha detto e fatto.Zero ai Soloni che lo hanno condannato.

 

E veniamo al podio:

Marco Mengoni: “Credimi ancora”. WPBella voce, anche se troppo impostata. Canzone così e così. Voto 6 che diventa 5 per via del vestito bianco e nero della prima serata.

MSQuesto ragazzo, per diventare una vera star, dovrà andare all’estero.I discografici, puntando tutto sulla popolarità x-factoriana, gli hanno cucito addosso una canzone sciacquetta.Se questo è quello che sanno fare qui in Italia, vada altrove, trovi gente seria e non produttori a riduzione costi. La sua voce si adatta bene alla vocalità internazionale, tra l’altro.Era il meno peggio dei tre finalisti. Voto 5

 

Pupo, Emanuele Filiberto, Luca Canonici: “Italia Amore Mio”. WPUno scandalo. Una canzone insulsa. Un'esecuzione penosa. La partecipazione di quel simpaticone di Lippi come ciliegina sulla torta. Voto? Lascio libertà di scelta purché si tratti di un numero minore o uguale a 0.

MS“Italia” di Mino Reitano al confronto era la Tosca di Puccini.Difficile catturare una così grande quantità di luoghi comuni da strappa applauso, di faciloneria, da cartolina per stranieri, da ovvietà che giocano sulla faciloneria di un popoletto dilagante.Sotto sotto c’è sempre la fastidiosa concezione dell’italianità di facciata, macchiettosa, da facile ritornello. Il vero imbecille, si dovrebbe dire, è stato chi li ha messi lì.Se non ché, non è stato un imbecille, ma un gran furbone.Sanremo è morto sulla loro esibizione.Rassicuranti come un pitone tra le lenzuola.Belli come la grandine.Convincenti come la ricostruzione del Filadelfia.Voto: 0.15 per uno.Fa 0.45, al quale aggiungo due meno.

 

Valerio Scanu: “Per tutte le volte che....”. WPCanzone orecchiabile. Bella l'esecuzione con la Amoroso. Lui non ha molta personalità. Gli do 5,5 e forse sono troppo generoso. Ma penso che sia comunque meglio di Marco Carta che vinse lo scorso anno.

MSIl nome di un TIR per un prodotto dell’interscambio Rai-Mediaset.Si sapeva che avrebbe vinto ancora prima dell’inizio della gara, esempio della credibilità della manifestazione stessa.La rinuncia mediasettiana a programmare i pezzi da 90, per tutta la settimana, è stata ricambiata dal destino con una millimetricamente fortunata pubblicità per Amici.Inciucio? Ma non scherziamo. Neanche quest’anno fosse salito sul palco Costanzo, alla serata finale.Comunque, il ragazzotto sardo è arrivato preceduto dalla sua boria, tant’è che mi sono chiesto se per caso l’Italia avesse assunto un secondo Commissario Tecnico per la Nazionale.Era stato giustamente escluso dalla giuria demoscopica, ma c’è da scommettere che le adolescenti a cui genitori baratro acquistano schede telefoniche a go-go, lo avrebbero votato anche se avesse duettato con Amoruso il calciatore, anziché la Amoroso cantante.E lo avrebbero votato anche se sul palco ci fosse stato un antifurto col suo nome, che avesse suonato a squarciagola per cinque minuti.Peccato non averlo sentito (l’antifurto), perché sarebbe stato forse più gradevole. Voto: 3Comunque devo ringraziare Scanu per la canzone e per lo splendido passaggio “a far l’amore in tutti i luoghi – in tutti laghi”, che ha suscitato l’ilarità in molti blog.Ora canticchio alla mia bimba la stessa strofa “a far la cacca in tutti i luoghi – in tutti i laghi”.E la canzone mi sembra stare in piedi meglio.Oltretutto il titolo “Tutte le volte che…” assume finalmente una sua logica.

 

I giovani: WPQuando c'erano mi sono addormentato. Senza voto quindi. Ma 8 per avermi conciliato il sonno.

MSNon li ho visti. Per coerenza, se il vincitore dei big ha 19 anni, avrebbero dovuto far vincere la sezione giovani al testimonial della Chicco.

 

Antonella Clerici: WPa me è piaciuta. Soprattutto perché, a differenza di molti, quando deve esprimere un concetto non urla. Voto 7.

MSMah… molto rassicurante… mah mah mah. Si scalda solo alla fine, quando finalmente sembra prendere posizione contro il giudizio del televoto.Non certo contro gli alti papaveri RAI.Voto 6

 

Rania di Giordania: WPBella. Bella. Bella. Viva le regine abbasso i Principi. Voto 10.

MS:Si inserisce in pieno nel filone che vede le belle principesse tramutate in ranocchie, e il suo nome sotto questo punto di vista non fa eccezione.Cosa c’entra con le canzoni? Voto N.C.

 

Antonio Cassano: WPMi chiedo come si possa applaudire uno che dice apertamente di aver letto un libro solo in vita sua. Però lui si riscatta perché il pubblico lo evoca quando sul palco dell'Ariston sale Lippi. Chiunque sia nemico di Lippi diventa mio amico. Voto 6.

MSFinirà sull’Isola dei Famosi e la vincerà. Trovo scandaloso non quello che dice, ma che ci sia qualcuno disposto ad applaudirlo. Gradevole come un attacco di gastrite. Prende un voto in più perché nemico di Lippi.Voto: 1

 

Marcello LippiWPQualcuno ha scritto che Lippi non dovrà stupirsi se ai Mondiali qualcuno tiferà per l’Isola di Tonga, pur di non vederlo gioire.Concordo con questo giudizio.Voto 0

MSMi chiedo se quest’uomo ne azzeccherà mai una.O dovremo trovarcelo sempre tra i piedi.Pallido come la notte.Simpatico come un autobus strapieno.Piacevole come il morbillo a trent’anni.Voto 0

 

WPMauro ancora due domande: so che non è facile, ma cosa cambieresti in Sanremo? E poi: pensi di guardare Sanremo il prossimo anno?Sinceramente io credo bisognerebbe intervenire sul sistema di voto.Hanno un bel dire che il popolo è sovrano, ma una cosa è parlare di gusti musicali, un’altra è avere a che fare col popolo del telefonino, che si sputtana i soldi a destra e sinistra per votare i fighettini di turno.Tutto questo non ha più niente a che vedere con le canzoni, col modo di intendere la musica come piaceva a noi.Con la speranza senza troppe pretese di legare i nostri attimi di vita ad attimi musicali, per quanto banali fossero…Non so veramente cosa farò l’anno prossimo….

MSGuarda Walter, se le informazioni di cui sono in possesso si riveleranno veritiere, l’anno prossimo ne vedremo delle belle. Ormai, sdoganata la pudica barriera cantante vero/canzone vera, avremo finalmente sul palco i personaggi che potranno dimostrare la loro reale valenza canora. Se quest’anno ha cantato il Principe, l’anno venturo aspettiamoci Pippo Baudo, ma non come presentatore, come cantante! Magari alle prese con un pezzo di Jimi Hendrix.E poi Totò Riina che suona alla batteria “Moby Dick” dei Led Zeppelin e finanche il Papa, in una tiratissima versione di Start me up, dei Rolling Stones, con tanto di coro di Cardinali, perché no? E magari, ospite straniero, Ahmadinejad che duetta con Orietta Berti.Comunque ho preso la decisione di non guardarlo più.Non voglio entrare a far parte del meccanismo che un giorno potrebbe portarmi a televotare “contro qualcuno” perché mi sta sull’anima.So che non manterrò fede alla promessa, ma ci proverò…

WPMamma mia però che tristezza… alla fine della fiera.

MSLascia perdere…, che arrabbiatura…

WPTutto questo mi deprime…

MSNon me ne parlare.

 

Attimo di silenzio…

 

WP Va bè, dai, non disperiamoci, meno male che c’è il Toro…

MSDavvero! Guarda, vado a rivedermi le immagini di Torino-Salernitana per rilassarmi…

WPAh, che bello! Io l’ho registrata…

MSBeato te! Io farò 7 copie per paura di cancellarla… Ciao Walter, viva il Toro!WPCiao Mauro…, però scusa... Alla fine Luca era gay?

MSBoh? Non so neanche se adesso sta con lei.

Walter Panero e Mauro Saglietti