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Meritiamo di più

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 di Giacomo Serafinelli Buongiorno Toro...e così il momento tanto temuto è arrivato: il Torino è fuori dai play off.Cala così il sipario su un'annata deludente sotto tutti i punti di vista, che fa toccare ai...
Redazione Toro News

 

di Giacomo Serafinelli

 

Buongiorno Toro...e così il momento tanto temuto è arrivato: il Torino è fuori dai play off.

Cala così il sipario su un'annata deludente sotto tutti i punti di vista, che fa toccare ai colori granata il terzo punto più basso della loro storia. Posso dire solo una cosa: meritiamo di più. Molto di più.

Per cominciare meritiamo un presidente che voglia investire davvero e che non si limiti a vivere di slogan, come quello secondo cui il Toro di quest'anno sarebbe stato il più forte degli ultimi cinque anni. Cairo ha dissipato un capitale immenso: la fiducia di un milione di tifosi. Questa è una grave colpa. Così come una colpa è stata quella di non aver dato un vero assetto societario alla squadra, limitandosi a cambiare direttori sportivi; per non parlare della schiera di allenatori che si sono succeduti senza un senso logico, richiamati anche due volte nella stessa stagione.  Tutto questo sarebbe il progetto?  

Ma non possono essere esenti da colpe l'allenatore e i giocatori.

A mister Lerda vorrei dare un consiglio: faccia un bagno di umiltà. Il Toro, purtoppo, per evidenti limiti tecnici, non può giocare come il Barcellona; l'efficacia dell'attacco di una squadra non dipende dal numero di attaccanti che si mettono in campo, ma dalla capacità di effettuare una buona fase offensiva.

Invece il Toro non è riuscito, in un intero campionato, a dirimere la “questione” Bianchi. 

Chi lo doveva assistere con palloni giocabili? Perché il capitano era quasi sempre solo in mezzo alle difese avversarie e rimaneva per interi quarti d'ora senza mai ricevere un pallone giocabile?

E per fortuna  il suo talento ha fatto sì che realizzasse 19 reti, grazie alle quali abbiamo mantenuto un obbiettivo fino all'ultima giornata. Ma certo, vedere Bianchi che puntualmente rientrava a centrocampo per conquistarsi un pallone non era quello che mi aspettavo.

Vengo ai giocatori: cari ragazzi, non è colpa vostra se, con le dovute eccezioni (di una ho appena parlato) non siete molto talentuosi. Ma ciò che vi ha fatto veramente difetto è stata soprattutto la grinta. In tutto il campionato non ho mai visto partite  giocate per novanta minuti col cuore e con il coltello tra i denti.

Ogni volta che passavate in svantaggio vi scioglievate come neve al sole, e avete trasformato l'Olimpico in un terreno di conquista.

Così non va, non è questo lospirito con cui si gioca nel Toro.

Meritiamo, decisamente, di più.