Mezzogiorno

di Giacomo SerafinelliBuongiorno Toro,mentre preparo questo cappuccino, torno alla partita di domenica.Ci speravo, come tutto il popolo granata, e fino a quattro minuti dalla fine ci credevo.Ci sono stati degli errori, è vero, sia da parte dei giocatori che dell'allenatore, c'è stata cattiva sorte e un arbitraggio non all'altezza; ovviamente, mi sono arrabbiato, come tutti i tifosi che hanno creduto alla vittoria durante l'intera partita.Ma, nonostante questo, sono contento e ti ringrazio.Ti ringrazio perché ho visto impegno e grinta da parte di tutti, perché nessuno ha tolto il piede e perché su ogni pallone c'era sempre una maglia granata che correva per arrivare prima di quella a strisce.Ti ringrazio perché se quella dei toscani è (a detta dei Soloni che si intendono di calcio) una corazzata, tu hai dimostrato di non essere da meno. Ti ringrazio perché erano mesi che non ti vedevo così, bello e coraggioso, con la voglia di far capire che, a casa tua, vige la tua legge.Sarà stato l'osceno accostamento cromatico dei senesi, o la presenza sulla loro panchina di un allenatore presuntuoso, sopravvalutato e, soprattutto, gobbo, ma i granata sono partiti alla carica, come sta capitando loro di frequente nelle ultime partite.Anche se privi di un terminale offensivo, i ragazzi hanno profuso un grande spirito di sacrificio, e le fasce laterali senesi sono state terreno di conquista per buona parte della sfida.Poi purtroppo la sorte, insieme alla nostra cronica incapacità di chiudere le partite, ha dato ossigeno agli avversari. Sappiamo come è andata a finire, inutile tornarci sopra, ma ripartiamo dall'ottimo primo tempo, dall'orgoglio dimostrato da tutti e dai tifosi belli e rumorosi.E continuiamo la rincorsa.Buona giornata, Toro, e ricorda: nel dubbio, tira in porta!