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mondo granata
di Silvia LachelloGiovedì 31 marzo 2011Caro Diario,essere perennemente in guerra con il mondo, significa essere buoni guerrieri?Anzi: lasciando per una volta da parte gli aggettivi, essere perennemente in guerra con il mondo, significa essere guerrieri?Oppure significa essere guerrafondai?È meglio regnare all'inferno o servire in paradiso? [cit. Paradise Lost, John Milton]Ma che cosa c'entra? Niente, torno alla domanda originale.Che cosa rende un uomo (o una donna) un guerriero?Il celodurismo?Avere il fegato sull'orlo della cirrosi perché le cose non vanno come si vorrebbe che andassero?Aggredire gli altri (di chiunque si tratti) in nome della propria presunta chiaroveggenza relativamente alle cose del mondo?Non vado molto d’accordo con l’umanità, oggi.Venerdì 1° aprile 2011Caro Diario,viva la goeba.Pesce d’Aprile!!!Sabato 2 aprile 2011, notte, era venerdì fino a poco fa, Torino-Grosseto 1-0Caro Diario,vittoria di misura.È stata una sera strana, densa di significati extra Toro.Te li racconterei tutti, ma devo ancora razionalizzarli e poi... e poi ho proprio voglia di dormire.So che mi addormenterò.Bene così: Ragazzi, smettetela di fare i coglioni, continuate così.E per quelli che ci son rimasti male... eddai... non dispiacetevi per una vittoria.Siete o non siete guerrieri?Domenica 3 aprile 2011Caro Diario,è buffo, sai?Quando salgo al Colle, il mio iPod sa sempre come comunicarmi qualcosa.Domenica scorsa, per esempio, proprio mentre imboccavo la salita finale, è partita “Show me the way to go home”.E’ questa la strada di casa, gli ho risposto e, per non turbare quel silenzio che tutto cura, ho spento cellulare, iPod, auto.Ho continuato a parlare dentro di me.Sussurravo.Non mi andava di turbare il silenzio, proprio non mi andava.Anche se un po’ ridevo.L’ultima volta in cui ero salita al Colle, l’iPod aveva deciso che l’ultima canzone prima del Silenzio dovesse essere “The Fool on the Hill”.I begli scherzi della casualità.E il caso, caro mio, non esiste, lo sai.Martedì 5 aprile 2011Caro Diario,parlo spesso delle sfaccettature dell’essere Granata, talvolta mi dimentico di parlare delle persone.Qualche tempo fa ti avevo parlato di “In My Life” (Beatles, ovviamente).Ti avevo parlato di quella prima strofa che... leggila:Ci sono luoghi che ricorderò per tutta la vita anche se alcuni sono cambiati, alcuni per sempre e non in meglio, alcuni sono scomparsi ed alcuni ci sono ancora. Tutti questi luoghi hanno i loro momenti con amanti e amici che riesco ancora a ricordare, alcuni sono morti e alcuni sono vivi, nella mia vita li ho amati tutti.Oggi voglio che ne conosca qualcuno anche tu:- Deda e Franco, tre quarti di secolo a testa: fra quattro giorni festeggeranno le Nozze d’Oro, da sposini andarono ad abitare di fronte al Filadelfia (auguri, mamma e papà: siete due Grandi)- Luca, 49 anni: solitamente controllato, allo stadio tira fuori la sua umanità (ciao, sono tua sorella, non una sorella delle più facili da gestire, ma sono una gran simpaticona, sappilo)- Antonella, 43 anni: non è tifosa del Toro, ma ha voglia di imparare e di scoprire: è la mia Granata Jones, spesso capisce il Toro più di chi del Toro si proclama d’essere- Giulia, 6 anni: e il Toro? Olléééééééééé!!!- Hakim, 41 anni, e Gawain, 48 anni: uno è francese, l’altro inglese, seguono le vicende del Toro via Internet, partecipano con il cuore- Mauro, 43 anni: è sempre arrabbiato, tifa ancora come sentivo tifare negli anni ‘70 e, quando lo fa, diventa più umano di quanto vuole dare a vedere- Giorgia, 33 anni: era del Toro anche quando non sapeva di esserlo, poi è venuta allo stadio ed è stata passione- Stefania, 45 anni: è la mia compagna di stadio, la mia amica del cuore, il mio specchio, il mio albero del bene e del male- Tiziana, 48 anni: è nata il tre dicembre, un giorno mi ha detto: “Perché non scrivi di Toro?”- Massimo, 40 anni: come tutti i fotografi, quelli Grandi, sa vedere oltre, si emoziona ancora- Alessandro, 33 anni: farà tanta strada e mi ha insegnato che come si diventa del Toro non si diventa di nessun’altra cosa- Paolo, 39 anni: sta per tornare allo stadio, dopo tanto tanto tanto tempoCi sono persone che ricorderò per tutta la vita anche se alcune sono cambiate, alcune per sempre e non in meglio, alcune sono scomparse ed alcune ci sono ancora. Tutte queste persone hanno i loro momenti in luoghi che riesco ancora a ricordare, alcune sono morte e alcune sono vive, nella mia vita le ho amate tutte.Sai, paradossalmente sono i grandi momenti di tensione quelli che mi fanno venire più voglia di scrivere... quando sono serena rimango ad ascoltare me stessa e un po’ me ne frego di quello che mi accade intorno.A volte è un bene guardarsi dentro: si può scoprire qualcosa di nuovo, a dispetto degli anni che scorrono inesorabili portandosi via un po’ di energia e lasciando, in cambio, qualcosa di sempre più simile alla saggezza.Devo fare ancora tanta strada per diventare saggia: sono pronta a farla.E ogni volta che vedrò una bandiera Granata, mi ritroverò a sorridere.Anche quando le cose andranno, come spesso sono andate, male.Mi fa un baffo, il male.Io sono del Toro e quindi... e quindi ti devo raccontare tante altre cose, ma non adesso, non adesso...
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