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L'allenatore ex-granata Sinisa Mihajlovic ha parlato oggi ai colleghi de La Stampa di Torino, i quali hanno voluto rivivere con lui la sua esperienza in granata. "A Torino sono stato benissimo - inizia Sinisa -, mi sono divertito. I tifosi del Toro sono sempre meravigliosi con me. Potevamo fare meglio se tutti fossimo stati tutti più convinti. La mia squadra era partita nel modo giusto, si poteva costruire. Giocavamo sempre per vincere e per divertire. Per lottare come deve fare il Toro. Poi sono cominciati gli screzi con il presidente", ha detto Mihajlovic, che comunque dopo la sua esperienza al Torino ha ricucito i rapporti con Urbano Cairo.
Il 51enne serbo, questa sera ospite al Festival di Sanremo, ha commentato con orgoglio la sua personale capacità di farsi amare dai tifosi del Toro, riferendosi anche al suo rapporto con la Juventus: "Anche se la città è divisa tra Juve e Toro ci siamo amati e ci amiamo ancora. Ma vede ho cercato di riportare lo spirito del Toro, senza mai mancare di rispetto alla Juventus. La via giusta non è quella dell’odio perché la Juventus è stata un esempio. La gestione Juve è sempre un modello da seguire. Non bisogna mancare loro di rispetto. Poi si va in campo per batterli. E divertire".
Infine il tecnico si reputa fiducioso circa il futuro della città di Torino: "Torino è una città straordinaria. Forse ha bisogno di un nuovo salto di qualità dopo quello delle Olimpiadi. Per questo sono contento che si sia candidato a sindaco il mio amico Paolo Damilano. Ci siamo conosciuti grazie al Torino ma oggi siamo diventati molto amici. È un imprenditore indipendente, come me. Siamo persone che combattono, lottano non si arrendono mai e raggiungono sempre gli obiettivi."
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