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Montagne russe

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 di Giacomo SerafinelliBuongiorno Toro....ormai lo sappiamo, tifando per te non ci si annoia mai, ma durante la settimana appena trascorsa, mi è addirittura sembrato di vivere sulle montagne russe.Prima la brutta sconfitta di...
Redazione Toro News

 

di Giacomo Serafinelli

Buongiorno Toro....ormai lo sappiamo, tifando per te non ci si annoia mai, ma durante la settimana appena trascorsa, mi è addirittura sembrato di vivere sulle montagne russe.

Prima la brutta sconfitta di Frosinone, la quarta consecutiva, contro una squadra che tutto pareva meno che imbattibile.

Un Toro svogliato, senza personalità e sulle gambe, ha lasciato sul campo dei gialloblu gli ennesimi tre punti.

Il giorno dopo è arrivata la notizia più incredibile e inattesa: dopo soli undici giorni sulla panchina, via Papadopulo e si riparte con Lerda. Grande l'incredulità del mister toscano, dei giocatori e dei tifosi tutti; quali siano state le colpe del Papa, ci sfugge ancora, ma comunque avanti così, si volta pagina, sotto con un altro capitolo.

A metà settimana scorsa è successo qualcosa di bellissimo e memorabile: si sono riviste sul campo le vecchie glorie impegnate nel derby per la raccolta fondi a favore della ricerca contro la Sla, e nel cuore dei tifosi si sono ridestate sensazioni che erano sopite ma tutt'altro che scomparse.

Vedere Lentini correre, dribblare e segnare partendo dalla sua fascia, quella sulla quale ha macinato centinaia di chilometri, rivedere Pulici, il mitico Puliciclone sempre forte e sorridente, rivedere Junior, che unì la bellezza del calcio Carioca alla concretezza che solo lui possedeva, e rivedere tutti gli altri campioni di tempi più o meno lontani, ha suscitato  in tutti noi  emozioni contrastanti.

Da un lato una grande malinconia per il tempo che è passato e perché da troppi anni ormai le maglie granata non sono indossate da campioni come quelli, dall'altro un forte senso di orgoglio e rinnovata voglia di continuare a lottare. 

Il Toro che voglio io ha lo spirito di quei giocatori in campo, le “vecchie glorie”,e deve lottare fino alla fine per riprendersi la dimensione che gli spetta.

Infine siamo arrivati a sabato, per la partita di campionato contro una delle squadre più in forma e meno propense a lasciare punti a chi va a farle visita: l'Ascoli.

Ebbene, si è visto il miglior Toro della stagione: forte, cinico e concreto. Quattro reti, tre punti e play off di nuovo a portata di mano.

Che i giocatori di oggi abbiano preso in prestito da quelli di ieri un po' di volontà e di spirito Toro?

Cosa è successo tra la partita di Frosinone e quella di Ascoli? Si sa, quando si è sulle montagne russe non si riesce ad inquadrare bene la realtà circostante, ma il tempo sarà galantuomo, e già dalla prossima partita potremo avere significative indicazioni.