mondo granata

Morire con dignità

Lettera di Carlo Romano
Redazione Toro News

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Siamo morti. Moriamo e non gliene frega niente a nessuno. Siamo quasi due milioni in tutta Italia ma ormai contiamo zero. La tele nemmeno parla più di noi, i giornali ci dedicano tre righe se va bene, noi non sfasciamo, non blocchiamo strade, non ci appigliamo a scuse da bambini. Noi siamo unici anche quando ci staccano la spina: sappiamo morire con dignità perchè siamo già morti almeno un'altra volta. Eppure mi dispiace soprattutto per i nostri vecchi. Quelli che ci hanno tramandato i loro ricordi, quella storia unica che solo noi possiamo capire perchè a chi è del Toro entra dentro e ne modella il carattere. Non se lo meritavano. Poche settimane fa sono stato per la prima volta al museo di Superga. Avrei voluto vederlo molto prima ma sono di Mantova, vivo a Roma, per me Torino insomma non è proprio dietro l'angolo. Lì dentro ho rivissuto il nostro mito con un'intensità che nemmeno immaginavo possibile. Lo conosco, l'ho letto mille volte, come tanti di noi ci sono cresciuto pur essendo nato quasi trent'anni dopo, eppure lì dentro si respira ancora il Toro. Un altro Toro, non quello che sul sito ufficiale oggi, mentre muore, ostenta la foto di un ragazzone biondo e sconosciuto che sembra un ortolano.Ma non sono solo i cimeli del Grande Torino a riempire di magia quelle tre stanze anguste, è il racconto di chi te li mostra che ti colpisce e commuove. Di più, è chi te li mostra che ti fa capire cos'è stato il Toro, quale amore ha saputo suscitare, quali sentimenti, demodè e forse proprio per questo bellissimi e irrinunciabili, ha saputo raccontare negli anni.E' per persone così, che dedicano tutti i loro giorni alla loro, alla nostra passione, senza guadagnarci niente, che mi dispiace di più che muoia il Toro. Loro, i nostri vecchi, c'erano quando il Grande Torino rappresentava un'occasione di riscatto per un'Italia umiliata dalla guerra. Loro sanno quanto quel Toro fu importante per tutto il Paese, che formidabile appiglio si rivelò in un tempo in cui non c'era altro che il granata per tornare a sognare. Noi, che siamo nati dopo e che siamo del Toro, siamo gli eredi in linea diretta di quel dna che significa voglia di riscatto ma anche consapevolezza che dalle difficoltà non si esce con le scorciatoie.Ma anche agli altri, a tutti gli altri che non sono granata, quel Toro diede molto. Se agli altri, a tutti gli altri, oggi non gliene frega niente che moriamo è anche, soprattutto, perchè quei valori non interessano più. Sono scomodi, portano con sé il concetto di fatica, di gioie sudate, di imponderabile e di sconfitta come possibili varianti di qualunque avventura, sportiva e di vita.Che il Toro muoia è un brutto segno per questa Italia. Che l'Italia nemmeno se ne renda conto è ancora peggio.

Carlo RomanoCapo Ufficio Stampa Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.

I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.

Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.

Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 963 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".