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mondo granata
di Guido Regis *
Coroni un incredibile sogno, giungi ad un olimpiade a ventuno anni e li ti fermi, schiantandoti contro un palo d’acciaio assassino disposto a pochi centimetri di una pista...
di Guido Regis *
Coroni un incredibile sogno, giungi ad un olimpiade a ventuno anni e li ti fermi, schiantandoti contro un palo d’acciaio assassino disposto a pochi centimetri di una pista di ghiaccio dove si corre ad oltre cento all’ora su uno slittino, con altissime probabilità di essere catapultato fuori al più piccolo errore.Questo non è morire per un sogno ma per uno dei tanti atti di sporca superficialità che ci regala questo mondo fatto di uomini non all’altezza del loro compito di esseri pensanti e apparentemente dotati di anima e coscienza.Non siamo in uno sperduto stato del terzo mondo fatto di fame e capanne. Siamo in Canada e per di più a Vancouver, una delle massime espressione mondiali di città cosmopolita, un tempio della capacità di coniugare l’urbanizzazione moderna con la natura, un piccolo paradiso affacciato sul pacifico con un clima invidiabile persino per noi italiani e la possibilità in meno di un ora di trovarsi nel centro della più suggestiva catena montuosa del Nord America. Quando l’ho visitata oltre quindici anni fa, ho avuto il desiderio di andarci a vivere.Eppure anche in questo luogo si è stati capaci di selezionare professionisti o presunti tali, strapagati, capaci di allestire una simile follia.Un bambino alla prima occhiata avrebbe compreso la criminosa pericolosità di questa pista e non è ammissibile che qualcuno si azzardi a trovare giustificazioni, arrampicandosi sui vetri, a quanto è sotto gli occhi di tutti. I pilastri avrebbero potuto benissimo essere allestiti molto più lontano e con un non complicato progetto architettonico sostenere le coperture e la struttura della pista. Si doveva banalmente allestire ad esempio un sistema di protezione a reti per contenere le eventuali uscite accidentali dal circuito, e morbidi gusci per i pilastri. Che coraggio ancora una volta parlare di errore umano riferendosi al povero ragazzo georgiano e non al disgustoso malcostume di chi, non si sa come, riesce a vincere milionari appalti di progettazione ed esecuzione, senza esserne all’altezza.Il risultato è un'altra vittima che presto verrà dimenticata come è accaduto ad altri milioni di uomini sacrificati nell’arco di poco più di cent’anni, da quando cioè si è iniziato presuntuosamente a parlare di società civile.Non abbiamo ancora nulla di civile, in questo nostro errare umano. Lo si vede anche dalle piccole cose di tutti i giorni. Per fare un esempio a me famigliare è disgustoso leggere giornali e giudici che accondiscendo le pretestuose rimostranze di parenti che si scagliano contro medici, a loro dire incapaci di aver “ resuscitato ” magari la poltiglia di carne fuoriuscita da un incidente di un giovane diseducato, ubriaco e pazzo che corre a duecento all’ora di notte su un auto. Nessuno si permette, come doverosamente dovrebbe essere, di puntare il dito sui genitori che non hanno saputo insegnare le normali regole di educazione civile al proprio figlio.Magari in altra situazione lo stesso soggetto avesse investito una mamma con bambino sulle strisce pedonali, si sarebbe trovato in poco tempo scarcerato e chissà, persino protagonista di un reality.I medici non sono impegnati, come è uso dire, a lavorare con la vita umana ma semmai sono chiamati a risolvere situazioni disperate determinate da tutti quei professionisti o meno che popolano la terra e che veramente hanno in pugno la vita degli esseri umani e la gestiscono producendo le peggiori patologie. Una casa, un ponte, una pista mal costruita genera morte. Una speculazione finanziaria genera povertà angoscia e suicidi. La rincorsa senza controlli al finto progresso ed alle ricchezze ad esso conseguenti, genera tensioni sociali, inquinamento ambientale, malattie atroci e schiavitù nei paesi poveri. Potrei fare migliaia di esempi puntando il dito senza temere di sbagliare verso imprenditori da strapazzo, avvocati e politici senza onore, giornalisti senza coscienza, fino ad arrivare se volete anche ai semplici “operatori ambientali” una volta detti netturbini, quando non eseguono con amore per la città in cui vivono la loro umile ma importante mansione.Non essere all’altezza del proprio compito di uomo è la principale causa dei mali del mondo. Mentire, invidiare, diffamare, non essere di parola, vivere con superficialità, rubare magari anche con l’aiuto delle leggi etc…. etc… e soprattutto essere presuntuosi infastiditi dalle reali virtù di pochi altri.I furbi sguazzano in questo tripudio di incongruenze e di stupidità che si manifesta con la convinzione delle masse di poter riconoscere in personaggi pubblici di cartapesta, costruiti ad arte, la garanzia per un mondo migliore. Bertolaso “docet” insieme a chi lo difende e chi ne chiede le dimissioni.Ed anche in questa occasione potrei fare i nomi di grandi sindacalisti, o statisti, o ministri, per arrivare al nostro piccolo mondo di tifosi granata.Qualcuno pensa ad esempio che per dare un imprimatur ad un progetto serio e sofferto come quello dell’azionariato reale di toromio.net siano necessarie figure di garanzia? ….Interessante. Quali ?Pensate che aver militato anni nella propria squadra del cuore sia un attestato di garanzia? Tirare dei calci al pallone, non necessariamente bene, vestiti di granata per un arco limitato di tempo anni vale di più di decine d’anni trascorsi a studiare e lavorare in silenzio, nell’anonimato per contribuire a ricucire brandelli di carne sbriciolati da altri, magari senza ricevere nemmeno un grazie quando ci si riesce ?Pensate che lo sia aver passato la tua vita ad ubriacarti di birra cantando e facendo cantare con le spalle rivolte al campo un centinaio di ragazzotti con la sciarpa granata, assumendo talvolta un aria da condottiero incazzoso e qualche volta tirando qualche pugno?Oppure lo sia aver condotto una vita da pseudointellettuale scrivendo pezzi sempre uguali su una testata giornalistica, recitando a memoria alla perfezione tutte le formazioni del Toro da prima di Cristo? O lo sia fare il buffone strapagato in televisione, ricordandoti solo in qualche occasione maggiormente mediatica della tua fede granata?O ancora lo sia avere creato una fortuna economica magari utilizzando speculazioni, raggiri, sfruttamenti e perché no, proprio la povertà intellettuale, la dabbenaggine, la fame di gossip e di fatuo delle masse: non mi riferisco solo al nostro attuale presidente, è chiaro.Ebbene, la stragrande maggioranza di questi signori che qualcuno vorrebbe a garanzia per credere in un progetto, si metteranno in gioco solo se avranno l’assoluta certezza di guadagnare e non di vedere il Toro diventare grande. Nel nostro piccolo allora vi dico: se il sogno di portare il Toro a suoi tifosi non si realizzerà, non sarà perché non ha basi concettuali e strutturali solide ma perché i tifosi del Toro avranno dimostrato una volta per tutte di essere non unici ma identici agli altri “ ominicchi ” che popolano questo globo.I veri garanti, seri professionisti, ma sconosciuti, di questo progetto, dobbiamo essere noi, ciascuno di noi.Se falliremo, non saremo stati uccisi metaforicamente da un sogno irrealizzabile, ma dal solito becero e cieco malcostume figlio dei furbi e dei tanti stolti che li seguono.Fate voi.
* presidente Toro Club CTO "C. Sala"www.torinoclubcto.comwww.toromio.net
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