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Un altro frammento di Toro è nato. Il luogo è Nichelino, a due passi dalla città della Mole. I soci sono oltre 200 ed il club è dedicato all’indimenticabile Giorgio Ferrini ed ha la sede presso l’Associazione “Polesani nel Mondo”, dove l’allegria e la tipica cadenza veneta si unisco ai cori granata. Tra gli ospiti della serata inaugurale del club il trevigiano Gianni De Biasi, insieme a Vinicio Bisioli (preparatore dei portieri) e Antonino Asta, accompagnati dal dirigente Dario Mazza. Immancabile e preziosa la presenza di Amos Ferrini, per perpetuare il ricordo di suo padre e quella di Don Aldo Rabino, guida spirituale del Torino.
“Siamo nati a febbraio – dice il presidente Giorgio Gerbaldo – e vogliamo far conoscere la cultura del Toro. La fede granata non è solo andare allo stadio, ma un modo di interpretare la vita. Un altro obbiettivo è aiutare i bisognosi con la beneficenza”. Domenica per la prima volta è stato esposto allo stadio il loro striscione: “Nichelino era un feudo bianconero – ricorda Cristiano Lionello, vice Presidente – ma adesso siamo rinati, non ci ferma più nessuno!”. Mario Cacciolato, barba simpatica e sorriso furbo, si tocca il manto bianco sul viso: “In barba alla Juve, sono 45 anni che non perdo una partita, ho sofferto ma ne valeva la pena. Viviamo grandi giorni, il mio Torello sta per ritornare in A, mentre la Juve è in C, non posso chiedere di più”. Nutrita la presenza femminile nel club: Elena Cravero, con un sorriso disarmante afferma: “Non sposerei mai un bianconero, sono uscita con uno juventino, poi mi sono ravveduta, ho lasciato lui e sono tornata allo stadio”. “Sta ritornando lo spirito dei tempi di mio padre – sostiene Amos Ferrini -. a cui in una settimana sono stati dedicati due club.. Sono orgoglioso ed emozionato, i cuori granata sono unici., la loro forza è la cultura del ricordo e la speranza nel futuro”.Gianni De Biasi è osannato dalla folla, lo carpiscono, lo amano, vogliono una foto con lui, il famoso conterranno non lesina nulla ed è affabile e disponibile con tutti: “È sempre un' emozione particolare essere tra i tifosi. Il fatto che ci siano molti veneti mi fa sentire ancora più a casa. Raramente sono ospite dei Club, è bellissimo!”. I tifosi cercano di strappargli promesse per la promozione: “Tutti mi chiedono quella cosa là, io sono fiducioso, con un po’ di pazienza, quella cosa là, faremo sì che arrivi qua”. “I collaboratori dell’allenatore rivestono una immagine pubblica minore – sottolinea Vinicio Bisioli - ma mettiamo a disposizione la nostra esperienza. La cosa più difficile per allenare i portieri è l’aspetto psicologico, bisogna gestirli ognuno con le loro necessità, rispettando le loro gerarchie”.
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