mondo granata

Non c’è più rispetto

Redazione Toro News
di Paolo Pupillo

Buongiorno Toro...Il fondo è stato toccato sabato con una contro-prestazione letteralmente indecente e il mio pensiero corre agli amici che si sono sobbarcati una trasferta mica da ridere: non è stata certo una gran moneta con cui ripagare la dedizione e l'amore di quella gente. Sono d'accordo che ora come tifosi dovremo farci sentire soprattutto lunedì sera allo stadio ma fino ad allora rimane ancora un punto che un certo signore dovrebbe capire...Caro il mio Sereni, al Toro abbiamo visto passare campioni e caproni: alcuni di essi sono stati a volte osannati, a volte spronati, a volte fischiati, a volte applauditi... Qualcuno è diventato talmente "fratello" da essere spesso ospite delle famiglie dei tifosi e qualcuno si è ritrovato la 500 cappottata nell'antistadio del Filadelfia, ma tutti avevano una caratteristica in comune. Nessuno si è mai permesso di alzare un medio nei nostri confronti o di insultarci. Siamo al secondo episodio del genere in due anni e mi sembra che già il primo fosse di troppo, figuriamoci quello di sabato!Il punto non è che al Toro siamo speciali, parliamo di fatti concreti: poiché ai giocatori moderni piace essere considerati professionisti, io sono un libero professionista e non mi sono mai permesso di mandare a stendere un cliente, e non capisco il motivo per cui atteggiamenti del genere debbano essere tollerati da chicchessia. Tirare fuori nomi come Marchegiani, Castellini o Vieri, senza arrivare a scomodare i defunti, non significa essere nostalgici, significa constatare amaramente che una volta le maglie granata erano indossate da uomini, oggi no.Dal nostro portiere, finché rimarrà al Toro, pretendo non scuse vuote o di circostanza, bensì il ritorno a quelle prestazioni che gli hanno fatto pretendere (e purtroppo ottenere) il raddoppio di stipendio. Chiedo forse la luna?