Non erano stelle, erano i nostri sorrisi

Buongiorno signori,mi chiamo Valentino...Valentino Mazzola.Credo di essere abbastanza conosciuto tra voi.Dopo questi brutti mesi sono stanco, molto stanco.Anche Ossola, Gabetto e gli altri sono stanchi.Bacigalupo poi forse è più stanco di tutti.Ha parato tutto.Anche i colpi bassi.E' stato un momento che ho avuto paura,quando dopo il primo tempo sullo 0-0ho tirato su le maniche.Dovevamo vincere.Ma non riuscivamo ad arrivare al goal.Sentivamo i vostri pensieri urlare.Un urlo quasi disperato che ci chiedeva aiuto.E noi stavamo male perchè il goal non arrivavaEravamo al 90° minuto.Extra-Time come si dice oggi.Due tempi corti.Ma noi eravamo stanchi.Ho guardato il trombettiere.Aveva la testa tra le mani.Vedevo che piangeva.Io e i ragazzi ci siamo guardatie abbiamo di nuovo cominciato.Gli altri tiravano da tutte le partierano forti, forse piu' di noi.Ma era strano, non avevano tifosi.Non avevano nessuno.Allora abbiamo capito.Giocavamo contro il Nulla.E contro il Nulla ragazzi non si può perdere.Così ho cercato il trombettiereE ho visto che anche lui sapeva.Ha alzato la testa come ai vecchi tempi.Lo sguardo fiero, lo sguardo granata.E ha suonato.Era il rumore di milioni di trombe, tutte venute quidagli anni della storia.Per l'ultima partita.E il Nulla è scappato...scomparso!La porta era vuota, Gabetto ha tirato.E il vostro urlo ha coperto tutto il mondo.L'arbitro ha fischiato.Era la fine.Da voi lì sotto qualcuno ha guardato su.Non erano stelle.Erano i nostri sorrisi.Un abbraccio di speranzaHans Schlagt