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Non sarà un’avventura

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MARCO PERONI Ragazzi, finalmente siamo ripartiti. In agosto ho staccato un po’ la spina e scritto in Fuoriarea a corrente alternata. Si vede, a proposito di corrente, che dovevo ricaricare un po’ le pile. Mentre il più grosso...
Redazione Toro News

MARCO PERONI

Ragazzi, finalmente siamo ripartiti. In agosto ho staccato un po’ la spina e scritto in Fuoriarea a corrente alternata. Si vede, a proposito di corrente, che dovevo ricaricare un po’ le pile. Mentre il più grosso dei miei problemi era trovare la posizione giusta sullo scoglio, mi sono appassionato a una bellissima biografia di Lucio Battisti (di Giuseppe Salvatore, edizione Giunti).Naturalmente senza perdere di vista il Toro, che nel frattempo ha messo il naso fuori dall’Italia e iniziato il campionato con il piede giusto...

Questa è la prima stagione, da molto tempo a questa parte, in cui si vede un progetto chiaro, riconoscibile e condivisibile. Il Presidente Cairo aveva fatto già un miracolo e mezzo (portarci su, tenerci su partendo da zero), ma adesso ha compiuto l’Opera senza sfidare ancora il destino: ha saputo delegare, dare una struttura alla società, portare un grande allenatore, mettere in fila un buon acquisto dopo l’altro.E mentre faceva tutto questo qualcuno in estate è riuscito persino a criticarlo, con toni sgarbati, tipo “Cairo caccia i soldi!”, oppure apocalittici. Beh, forse sarà stato il sole, ma queste accuse mi hanno ricordato la ferocia con cui, in un’Italia attraversata dalle ossessioni politiche degli anni Settanta, Battisti fu accusato prima di essere disimpegnato e individualista (ma come, canta d’amore in mezzo a una Rivoluzione!) e poi addirittura fascista.. no, di più: finanziatore di Ordine Nuovo! A pensare a come è nata questa stupida leggenda vengono i brividi: in un’esibizione televisiva in cui proponeva E penso a te, a un certo punto Lucio alzava il braccio destro per dare il tempo al coro… venne fotografato in quella posizione: i fascisti pensarono “è dei nostri!”, e gli altri naturalmente “è dei loro!”… Era un sintomo dell’esasperata politicizzazione del decennio, che aveva risvolti a volte tragici e a volte comici (ad esempio, in un noto covo delle Brigate Rosse a Roma, fu trovata l’intera collezione dei suoi dischi!). Di tutto questo gran farneticare oggi resta poco o nulla: ma in qualcuno, magari anche soltanto parlando di calcio in un forum, ogni tanto riaffiora il vizio, il tic, la tentazione della scorciatoia. Quel fastidiosissimo trovare sempre un nemico, vedere sempre il marcio, sentirsi custodi del candore senza sporcarsi mai le mani... Per fortuna la grandissima parte dei tifosi granata ha un punto di vista assai più adulto. E ha capito che se Cairo lo scorso anno ha sbagliato non poco (ex calciatori pagati a peso d’oro, sovraesposizione personale e rapporti poco chiari con gli allenatori ), lo ha fatto sempre in totale buona fede: in pochi mesi ha fatto retromarcia, permettendo alla squadra di salvarsi, e si è messo con vigore su tutta un’altra strada (giovani, motivazioni, oculatezza e società affamata e competente). Ha dimostrato intelligenza, oltre che passione, e dopo averci ridato ossigeno ci regala adesso anche un bel po’ di futuro.Insomma, qualcuno dovrebbe sgomberare la testa dai fantasmi, buttare le dietrologie alle ortiche e gli occhi al prato verde: dovrebbe divertirsi, naturalmente se ne è ancora capace. Per alcuni la notizia sarà forse insostenibile, ma questa sarà una stagione meravigliosamente normale. Fatta di gioco e botte, schemi e parate, striscioni e sorprese.

Non sarà un’avventura, intesa come un tirare in alto la moneta e sperare in dio, ma la storia giusta per sentirci di nuovo, ogni tanto, forti. Un abbraccio a tutti, Marco