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Non tutto è da buttare

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Molti, tra chi mi conosce di persona, mi prendono per un inguaribile ottimista; però lo scorso anno già dopo poche partite capii che c’erano dei segnali negativi sull’andamento della stagione, segnali che poi per me...
Redazione Toro News

Molti, tra chi mi conosce di persona, mi prendono per un inguaribile ottimista; però lo scorso anno già dopo poche partite capii che c’erano dei segnali negativi sull’andamento della stagione, segnali che poi per me diventarono certezze il giorno del ritorno di Novellino quando in tanti soprattutto in società erano sicuri di aver fatto la scelta buona, scelta buona che fu fatta quando arrivò Camolese, o meglio fu esonerato Novellino, scelta che ci diede un po’ di speranza anche se il tempo era poco per rimediare ai tanti errori commessi, poi non vincendo lo spareggio col Bologna (altro segnale simile a quelli dell’andata) anche la speranza svanì.

Tutto questo per dire che (anche) oggi io vado controcorrente.

Il primo tempo della partita di Livorno mi ha fatto vedere, tra le righe, cose che possono essere positive.Innanzitutto un miglioramento nella manovra collettiva, cioè palla che gira abbastanza velocemente e giocatori che si muovono senza palla. Queste cose le abbiamo viste ben poche volte nella breve storia del Torino fc, poi talvolta la manovra è abbastanza prevedibile però non dimentichiamo che ieri mancava Di Michele uno dei pochi giocatori che fa spesso superiorità numerica, che Loviso è al Toro da neanche dieci gg. In fase difensiva invece le occasioni concesse agli avversari sono nate per errori dei singoli e non del mal posizionamento della squadra, solo una volta i padroni di casa hanno sfondato sulla sinistra ma il cross è stato fermato da una manovra correttiva, manovre correttive che nel primo tempo hanno funzionato bene finche le gambe hanno retto, infatti c’è stato un discreto mutuo soccorso tra i reparti e gli spazi venivano chiusi abbastanza bene.

Il secondo tempo invece mi ha detto una sola cosa e non tanto tra le righe perché è stata ben visibile. Il Livorno aveva una marcia in più.Già dai primi minuti si vedeva che i granata faticavano a tenere il ritmo degli avversari e nonostante questo hanno tenuto per quasi mezz’ora creando anche due ipotetiche occasioni da rete, dopo pochi minuti quando Belingheri si è accorto in ritardo (probabilmente già non al 100%) del pallone che gli aveva servito Colombo e verso il quarto d’ora quando un tiro a colpo sicuro di Gasbarroni veniva stoppato da Diniz.

Avere una marcia in meno di questi tempi può essere visto come una cosa positiva in quanto la squadra sta immagazzinando energia per i momenti in cui servirà di più. Poi se la preparazione di Colantuono e del suo staff porterà gli effetti che noi tutti ci auguriamo lo scopriremo solo vivendo. Io per il momento voglio pensare che sia così.

Dare giudizi definitivi su giocatori imballati mi pare prematuro, già mi è stato difficile stilare le pagelle con due tempi così diversi.

Per finire mi rallegro su una dichiarazione del presidente che dice di aver capito che tenere i giocatori controvoglia è un errore; meglio tardi che mai. Per tornare subito in serie A occorre gente motivata e speriamo che queste due settimane di mercato servano per consegnare a Colantuono un gruppo di persone tutte motivate…di capitani che portano a spasso la fascia per il campo ne abbiamo visti fin troppi negli anni scorsi.