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Nulla da drammatizzare

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Ho visto la partita in differita e alla fine penso che non ci sia nulla da drammatizzare per una sconfitta che mi sembra ingiusta, al di là degli episodi come il goal di Danilevicius, che sembra portarsi il pallone avanti con una mano e...
Redazione Toro News

Ho visto la partita in differita e alla fine penso che non ci sia nulla da drammatizzare per una sconfitta che mi sembra ingiusta, al di là degli episodi come il goal di Danilevicius, che sembra portarsi il pallone avanti con una mano e anche in posizione di fuorigioco.

Una partita ogni tanto si può anche perdere, senza fare troppe polemiche, pensando già che i nostri ragazzi si siano montati la testa o abbiano giocato con supponenza. Non mi sembra proprio il caso di fare discorsi di questo tipo, è stata solo una partita nata male con il goal subìto dopo neanche un minuto, colpevole la difesa che ha lasciato tutto solo l'attaccante avellinese e anche un po' di sfortuna come il palo colpito da Muzzi all'ultimo minuto. Bisogna anche considerare le numerose parate di Cecere che hanno salvato il risultato all'Avellino, perché alla fine un pari rispecchiava di più i valori in campo.

Voltiamo pagina e guardiamo al futuro: la società ha fatto sapere che prenderà iniziative in tutti i settori, dal mercato di gennaio, all'interesse per i nuovi stadi, al futuro sito web. Questo significa che Cairo vuol rendere i tifosisempre più partecipi al progetto Toro, come mai nessuna presidenza aveva fatto finora, almeno degli ultimi anni. Mi piace soprattutto la linea della presidenza che prima fa le cose e poi informa la gente, senza mai illudere nessuno con promesse che non può mantenere.

Mi spiace tantissimo quello che è successo ai nostri tifosi, accusati dei fatti accaduti ad agosto, sembra chiaro che la colpa di quanto successo sia causa dell'esasperazione di un'estate che non auguro a nessuno. Dopo una promozione tanto sognata immediatamente dopo s'è vissuto l'incubo imperante di sparire, questo ha fatto sì che i fatti trascendessero un poco. Dopo quegli episodi tutta la tifoseria si è attaccata alla nuova società in modo sì passionale e caloroso, ma non ha fatto più parlare di sé per incidenti o cose del genere.

La violenza come il razzismo si devono combattere in tutti i modi, però non bisogna neanche provocare la gente come ha fatto un certo Giovannone, che ha infierito contro una tifoseria che era appena uscita da una tempesta e stava pregustando il sogno di rinascere con un futuro migliore, grazie a Cairo.

 

 

Carlo Gribaudo