O Capitano! Mio Capitano!

Buongiorno Toro... sei pronto per la partita di lunedì sera? Spero di sì, spero di poter intonare forte il mio “O Capitano! Mio Capitano!” come mi è accaduto di fare tre sere fa.Ero incredula mentre lo pronunciavo. Intanto toccavo legno e ferro perché nella poesia di Whitman il Capitano non è esattamente nel pieno della sua forma... ma quella prima frase, ah, quella prima frase... O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito, / La nave ha superato ogni tempesta, l'ambito premio è vinto, / Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante... è quello che perseguiamo da una vita ormai ed è ciò che abbiamo visto in campo.Allora, Toro, sei davvero pronto? Io la sono.Sono pronta a sostenerti come e più di sempre, sono pronta a rimproverarti quando ci saranno pomeriggi e sere gelide, sono pronta a riceverti in termini di stupore com'è accaduto venerdì sera.Venerdì, giorno di Venere, la Dea dell'Amore. E mi sono di nuovo innamorata di te: per la tua normalità, per la tua concretezza, per il tuo avere un senso (finalmente!).Non deludermi, Toro, non deluderci ancora... NOI ci saremo anche se e quando cadrai, lo sai... cerca di non cadere. Punta l'altra parte del campo e corri veloce. Ti sosterremo con i nostri canti. Corri a riprendere quello che è tuo (la Dignità) ed a noi sarà restituito ciò che mai perderemo (l'Orgoglio) ma che ogni tanto vacilla.O Toro! Mio Toro! Questa è la mia preghierina della sera, la mia prima orazione del mattino, il mio mantra costante: esprime la mia voglia di non arrendermi mai. Te la regalo, Toro, ti regalo tutta la mia forza: tu prendila e proviamo a camminare insieme. A passo costante. A testa bassa. Pronti a caricare. Sembra che tu, Toro, ti stia ricordando come si fa. E allora forza, stupiscici ancora, fai diventare ogni partita un onesto arrembaggio. Il resto verrà da sé.I granata son qua, non importa dove il Toro giocherà, i granata son qua...